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Solo per passione: l’esempio di Antonio Calise, pugile di Forio

di Emanuele Verde. “Mi piace fare la boxe come una partita a scacchi, quindi fare il picchiatore con il tecnico e il tecnico col picchiatore. Se poi è longilineo ci muoviamo col tronco e lo attacchiamo dalla corta distanza”. Per giorni sono stati questi i discorsi con Antonio Calise, giovane pugile di Forio di cui vi ho già parlato qualche tempo fa.

L’adrenalina del primo match senza caschetto, in pratica l’esordio nell’élite dilettantistica, lo ha spinto a confidarsi con me, probabilmente per stemperare l’emozione di dover affrontare una sfida così importante da solo e per di più a 700 chilometri da casa. La cosa, lo ammetto, mi ha onorato non poco, perchè a parte l’articolo di cui sopra non ho fatto niente di particolare per meritare la fiducia del ragazzo.

Così ho deciso di parlarvene nuovamente, perchè la storia di questo giovane foriano sia di monito per tutti quelli che spesso e volentieri si lasciano andare a giudizi liquidatori sulla perdita dei valori, sul presunto nichilismo dei giovani, con l’immancabile attacco: “ai miei tempi, invece …

Invece niente, perchè Tony ha preso la boxe talmente sul serio da rinunciare a quasi tutto di bello e piacevole c’è per un ragazzo di 25 anni: non uno sgarro alimentare; non un’ora di sonno meno del dovuto; non un allenamento saltato perchè magari fuori piove, fa freddo e a casa si sta tanto bene.

Il merito di tanta abnegazione è certamente del ragazzo, ma anche di chi lo segue da anni. Abbiamo già parlato (vd. articolo precedente)  di Giovangiuseppe Scotti e Giuseppe Lauro, gli istruttori ischitani, ma vanno ricordati anche Diego Saggin, Nicola Valeri e Iannone Aniello, i tre maestri del team vicentino “Mai Domi” che sin dall’inizio hanno accolto Antonio come fosse lì da sempre. Soprattutto, meritano di esser ricordati Fulvio Marchesini, il presidente del team e primo mentore del ragazzo, e l’allenatore Paolo Bonifacio dell’Asd Santamonica. Quest’ultimo per mesi, dopo il trasferimento di Antonio ad altra sede lavorativa, si è preso cura sportivamente del ragazzo macinando 40 chilometri alla volta pur di farlo allenare.

Poi c’è il maestro De Novellis, dell’omonima palestra di Rione Traiano a Napoli che ha sempre creduto nelle qualità umane e pugilistiche del giovane anche – soprattutto – nei momenti di difficoltà. Difficoltà che si sono ripresentate anche all’esordio senza caschetto, visto che Antonio ha perso il match ai punti per quella che lui definisce una cattiva gestione dell’emotività, quella strana sensazione di non farcela che ti fa venire le gambe molli all’improvviso vanificando tutto quanto di buono si è provato in allenamento per mesi.

Niente paura, però. Antonio Calise ha perso anche il primo incontro di kick-boxing e poi è diventato ben 3 volte campione italiano; ha perso il primo incontro col caschetto, e poi ha esordito nell’élite dilettantistica; chissà perciò che questa sconfitta, peraltro di misura, non sia il preludio a qualcosa di più grande: i campionati regionali del Veneto e subito dopo il campionato italiano.

Gli addetti ai lavori scommettono su di lui. Anche io che non capisco un acca di boxe ma sono affascinato dall’idea che un paesano, foriano verace, possa farsi strada in uno sport tanto nobile e difficile. Se non dovesse farcela c’è il piano B, che poi è tutto tranne che un ripiego: l’Università, ovviamente la facoltà di Scienze Motorie, e il sogno di aprire una palestra a Ischia, sul modello di quelle attrezzatissime e bellissime in cui si allena da qualche anno su in Veneto.

Intanto, il movimento pugilistico sull’isola d’Ischia cresce lento, ma inesorabile. Un altro ragazzo si sta affacciando sulla scena: si chiama Ciro Colella, si allena nella palestra Balboa di Campagnano (la stessa dove si allena Antonio Calise quando è a Ischia, vd. copertina) ha già 2 match all’attivo e si appresta a disputare un torneo campano. Insomma, non solo di calcio si vive alle nostre latitudini, ma anche la boxe comincia pian piano a far proseliti sull’isola d’Ischia. Antonio Calise sta solo spianando la strada!

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