IschiaBlog é un blog d'informazione e satira locale, un elenco dei negozi e servizi dell'Isola d'Ischia, un sistema di annunci ed un centro offerte di hotel a Ischia

Ischia Blog

Rappresentanza e comune unico

di Emanuele Verde C’è una frase di Giovanni Sartori a proposito della scala e l’ambito della rappresentanza in politica che mi sembra assai pertinente rispetto al dibattito sul Comune unico. Scrive il politologo: “tanto più numerose le persone che si cerca di rappresentare, e tanto più esteso l’ambito in ordine al quale si cerca di rappresentarle, tanto meno la parola rappresentanza mantiene un significato riconducibile alla effettiva volontà di persone reali, che non sia la volontà di quelle stesse persone designate come loro rappresentanti“.

In altre parole, quando il rapporto tra elettori ed eletto è di tanti ad uno, la rappresentanza, come dispositivo di protezione contro l’arbitrarietà del potere di chi governa (amministra, nel nostro caso) impallidisce rispetto alla quantità di materie cui il rappresentante è chiamato a decidere, materie la cui complessità spesso sfugge ai rappresentati.

È chiaro che i termini della discussione nel nostro caso non vanno assolutizzati, dal momento che in Italia esistono tantissime altre realtà amministrative di 60.000 e più abitanti, non di meno una riflessione sulla portata e l’ambito delle decisioni che farebbero capo ad un ipotetico amministratore del comune dell’isola d’Ischia credo vada fatta. Senza fasciarsi la testa prima di essersela rotta, mi pare si possa dire che esiste il rischio che i processi decisionali diventino ancor più autoreferenziali. Che diventino roba per pochi eletti.

La faccenda è senza dubbio molto complessa, ma ne incrocia un’altra che lo è ancora di più, quella dei costi generali della politica. Anche considerando i soli appuntamenti elettorali, viene da chiedersi quanto costerebbe una campagna elettorale nel comune unico dell’isola d’Ischia, tenuto conto della distribuzione della ricchezza sul territorio e, mi sia concesso, della voracità di alcuni appetiti.

Il timore è che, al di là delle intenzioni, il salto dimensionale da sei comuni ad uno finisca col deprimere la possibilità di nuove energie di inserirsi stabilmente nel gioco politico, vista la barriera dei costi di ingresso e che, per questa via, il cambiamento, da tanti evocato, venga in realtà scoraggiato e non sostenuto.

Naturalmente le domande sono sempre più delle risposte ma sarebbe bene che le parti a confronto oltre che fare il tifo – il che per carità è legittimo visto l’imminente referendum – sviscerassero tutte le criticità sul tappeto. Più in generale il mio timore è che qualcuno possa pensare di risolvere tramite l’ingegneria istituzionale un ben più antico e intricato problema di cultura politica, con il rischio di accorgersi poi che è sì stato bello sognare, ma che il sogno era quello sbagliato.


Nessun commento, Commenta o Pinga

NOTA BENE
  • I commenti ritenuti diffamatori saranno cancellati.
  • Messaggi ostili, provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, col mero obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi saranno cancellati.
  • Dopo aver inviato un commento riceverai una e-mail di verifica. Clicca sul link presente nella e-mail per verificare il tuo indirizzo altrimenti il commento non sarà pubblicato.


Ti invitiamo a rispondere a “Rappresentanza e comune unico”:



Ischia: Recensioni Hotel
Efficienza energetica ||