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“Migliaia di isolani costretti ai doppi turni, mentre parte del Polifunzionale è abbandonato”. Gennaro Savio attacca la Città Metropolitana

Il Comune sarebbe disposto a cedere parte dei locali alla Città Metropolitana che però da anni fa orecchio da mercante…

di Gennaro Savio. Soffitti infraciditi dalle infiltrazioni di acqua piovana, servizi igienici mai utilizzati e rovinati dall’incuria, vetri delle finestre spaccati e disseminati sul pavimento, calcinacci caduti e tondini arrugginiti che fuoriescono dai cornicioni dei solai. Le immagini che vi stiamo mostrando in esclusiva non si riferiscono a uno degli  scantinati delle “Vele” di Secondigliano, ma ad una porzione del centro polifunzionale di Ischia solo in parte utilizzato dalla pubblica amministrazione.La cosa più vergognosa è rappresentata dal fatto che dopo il terremoto di Casamicciola del 21 agosto scorso, mentre migliaia di alunni e studenti isolani sono costretti a sostenere i doppi turni a causa dell’inagibilità di ben quattordici scuole, ampi spazi di edifici pubblici come il polifunzionale che potrebbero essere adibiti ad aule, sono vuoti ed inutilizzati: assurdo! Si tratta di un offesa per i nostri figli costretti a frequentare scuola nelle ore pomeridiane quando cioè è bassa la soglia di attenzione e di conseguenza la capacità di apprendimento.  E pensare che un piano dell’ala di proprietà comunale di questo edificio è già occupato dal Liceo, quest’ultimo al momento utilizzato senza titolo poiché il comodato d’uso concesso dall’Ente locale alla Città Metropolitana è scaduto da tempo. Ebbene, per evitare i doppi turni ai liceali e dargli finalmente dopo decenni una sede stabile e definitiva, basterebbe creare appena dieci aule proprio nei locali abbandonati al loro destino di degrado. Dieci aule che permetterebbero di effettuare una turnazione in orario antimeridiano compattato di 6 ore in 5 giorni su 6 che eviterebbe a tutti il turno pomeridiano. Ma da anni le istituzioni dello Stato hanno dimostrato di preferire far infracidire gli edifici pubblici anziché metterli a disposizione dei nostri ragazzi, anche oggi che siamo in piena emergenza terremoto: da non credere. Eppure ci risulta che il Comune di Ischia sarebbe disponibile a vendere o fittare questi locali alla Città Metropolitana ma l’Ente guidato dal Sindaco Luigi De Magistris al momento continua a fare orecchio da mercante. Caro De Magistris, se ci sei batti un colpo ci verrebbe da dire anche perché continuare a giustificarsi con la scarsa disponibilità economica delle casse della Città Metropolitana, non vi esime per nulla dalle responsabilità politiche che portate circa l’assurdo ed intollerabile immobilismo che sull’isola d’Ischia si registra nella messa in sicurezza delle scuole di vostra competenza e che compromette il pieno diritto allo studio dei nostri studenti. Infatti a quasi due mesi dal terremoto, ovunque non avete avviato i lavori. A partire dall’Istituto “Enrico Mattei” dove non si è andato oltre la spicconatura dell’intonaco delle pareti. E che dire del “San Severino” e dello stabile situato al Corso Garibaldi che ospitano le aule dell’Istituto superiore “Cristofaro Mennella”? Al momento, come potete vedere dalle immagini, è tutto fermo e dei lavori di messa in sicurezza non vi è alcuna traccia. E pensare che se l’ex Provincia acquistasse o prendesse in fitto l’area attualmente abbandonata del polifunzionale e la destinasse al liceo, lo stabile dell’ex Liceo Classico di via Michele Mazzella a Ischia, dove attualmente è allocata la Sede distaccata del Tribunale di Napoli, una volta ristrutturato potrebbe essere consegnato al “Mennella” che dopo decenni finalmente avrebbe a disposizione una sede dignitosa. Come vedete, però, tutto dipende dalla volontà politica della “Città Metropolitana” che al momento non sembra disposta a prendere, come si suole dire, la situazione di petto e a risolvere positivamente e definitivamente l’atavica mancanza di istituti per le scuole superiori.  E se passata l’emergenza terremoto parte dei liceali dovesse ritornare a popolare lo stabile-mercato di Lacco Ameno, sarebbe davvero una sconfitta per tutti. Un ultimo appunto. La “Città Metropolitana” nonostante non abbia spese di pagamento del fitto dell’Istituto ex mercato di Lacco Ameno (attualmente utilizzato dai ragazzi del “Mattei”) e del padiglione del polifunzionale di proprietà del Comune di Ischia occupato dai liceali, alle nostre scuole non solo non fornisce neppure detersivi, carta igienica e sapone, ma fa mancare persino i fondi necessari per gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione. Pensate che al Liceo presso il polifunzionale è stata la scuola a doversi far carico della sistemazione delle porte interne e dell’acquisto di nuove dove mancavano, della registrazione  degli infissi esterni, dell’acquisto e della collocazione delle inferriate di sicurezza e  della revisione degli impianti elettrici ed idraulici. E nonostante questo, quando si deve mettere mano alla tasca per evitare i doppi turni ai nostri figli si ha pure il coraggio di piangere miseria. Ma stiamo scherzando? Al Sindaco Luigi De Magistris e ai consiglieri di maggioranza della Città Metropolitana, tra cui gli onorevoli Domenico Marrazzo e Salvatore Pace che sono bene a conoscenza delle varie problematiche relative alle scuole isolane di competenza dell’ex Provincia di Napoli, il nostro appello a mettere immediatamente fine all’assurdo ed intollerabile immobilismo dell’ente metropolitano con l’acquisto o il fitto dei locali vuoti ed inutilizzati del polifunzionale di Ischia, l’avvio dei lavori di messa in sicurezza del “Mattei” e degli altri istituti resi inagibili dal terremoto con l’impegno, appena possibile, di effettuare i lavori di straordinaria manutenzione presso l’ex liceo classico di Ischia dove sistemare il “Mennella” di Casamicciola. Agli amministratori comunali di Ischia, ed in modo particolare al sindaco Enzo Ferrandino del Partito Democratico, chiediamo di non limitarsi solamente a mettere a disposizione della Città Metropolitana parte del polifunzionale, ma di esercitare le dovute pressioni politiche presso i Consiglieri dell’ex Provincia, a partire da quelli della loro stessa parte politica, affinché sull’Isola si risolva definitivamente l’atavica questione relativa agli istituti scolastici superiori e ai nostri studenti venga finalmente garantito, e sino in fondo, il pieno diritto allo studio in sedi scolastiche definitive e dignitose. E noi vigileremo e ci batteremo affinché ciò avvenga.


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