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L’opinione: il progetto pilota geotermico merita un’analisi più approfondita

Dal punto di vista metodologico è meglio un rischio gestito che un rischio subito!

di Angelo D’Abundo. Quando sono venuto a conoscenza del progetto pilota geotermia la prima reazione istintiva è stata di forte preoccupazione.
Abito a meno di 600 metri in linea d’aria dal futuro impianto e sulla verticale di uno dei due pozzi produttivi. Pur non essendo un geologo sono a conoscenza dei fenomeni di sismicità indotta/innescata e di subsidenza che questo tipo di impianti possono generare.
Ad ogni pioggia intensa guardo con preoccupazione alla zona soprastante dei Frassitelli da cui spesso cadono massi di tufo di diverse tonnellate.
Insomma sono stato anch’io sul punto di essere colpito dalla famosa sindrome NIMBY, perché stavolta il “cortile dietro casa mia” era quello direttamente interessato dal progetto!
Volendo però approfondire ho ripreso gli studi dell’ingegner Beniamino Santi relativi alla campagne esplorative della SAFEN, mi son ricordato di quei pozzi a Montecorvo, Ciglio, Cuotto da cui da bambino vedevo fuoriuscire potenti getti di vapore ed ho miracolosamente ritrovato un ciclostile del PCI, sezione di Forio, del 28/ 12/1978! dove, partendo dai dati SAFEN, prospettavamo l’utilizzo della fonte geotermica per usi plurimi per sviluppare l’occupazione giovanile.
Mi sono immerso a fondo nell’interessante lettura della documentazione del VIA, dei pareri del Prof. Ortolani, del Dott. Toccaceli, delle posizioni espresse da Domenico Savio e Maria Orlacchio e dei molti altri finora pubblicamente intervenuti.
Ho partecipato con interesse al Convegno di Forio, recentemente organizzato da Ischia Forum ed ho molto apprezzato la professionalità degli interventi del Geologo Bartolomeo Garofalo e del Prof. De Natale, direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
Alla luce di tutto questo ho maturato la convinzione che il progetto, pur presentando dei rischi che molti hanno evidenziato, permetterebbe una migliore conoscenza del nostro sottosuolo ed un migliore monitoraggio del territorio sotto il profilo della sismicità, della subsidenza e delle frane.
Il valore aggiunto del progetto può aumentare significativamente se diventa l’occasione per implementare adeguate misure di compensazione ambientale tese alla prevenzione del rischio frane.
I comuni potrebbero inoltre avvalersi del supporto di un Comitato Tecnico-Scientifico di esperti della materia per il monitoraggio costante e la valutazione dei parametri operativi sia in fase di costruzione che di gestione, dettando opportune misure di migliorie e modifiche del progetto, volte al controllo e riduzione dei rischi potenzialmente indotti dal progetto.
L’analisi dei costi di investimento non considera adeguatamente gli elementi di costo, che possono derivare dalla realizzazione di tutte queste opere di miglioria e modifica.
Per mia antica cultura sindacale so che i rischi non si monetizzano e che gli investimenti devono essere destinati al miglioramento delle condizioni di sicurezza, per cui il piano di investimenti dovrebbe considerare adeguatamente tutti i suddetti oneri da considerare a carico del progetto.
Il sistema di incentivazione e di valorizzazione della produzione elettrica offre ampi margini per poter tener conto adeguatamente delle necessarie misure di mitigazione del rischio.
Dal punto di vista metodologico è meglio un rischio gestito che un rischio subito!
Per fare un esempio oggi il rischio frane (che abbiamo a prescindere dal progetto) viene subito passivamente come una calamità, meglio sarebbe gestirlo predisponendo il monitoraggio del territorio e su questo anche il progetto geotermico dovrebbe, a mio avviso,  fornire un concreto contributo.


3 Commenti, Commenta o fai un Ping

  1. Cacciatore a vita - Data: 6/8/2015 12:56:14 - IP: 79.43.149.xxx

    Lei, sig.D’Abundo, usa il condizionale.
    Ecco, per chiunque, potrebbe gia essere sufficiente.

    Current score: 1
  2. Bartolomeo Garofalo - Data: 6/8/2015 13:35:27 - IP: 95.245.176.xxx

    Ringrazio del commento l’amico Angelo, che ho avuto modo, ahimè, di conoscere solo da pochi giorni. Dopo tutto questo marasma, tra pareri contrari, scadenze imminenti, osservazioni basate sul nulla, brilla un’analisi oggettiva basata su un’osservazione scevra da qualunque interesse vero o presunto che sia. Auspico anch’io che questo progetto, a valle degli assolutamente necessari approfondimenti, apporti dei benefici a questa isola che in fondo, a mio parere, non merita una classe dirigente, politica e imprenditoriale, come quella che abbiamo oggi. Volevamo scuotere la coscienza delle persone, e forse un poco ci siamo riusciti anche grazie a persone come l’ingegnere D’Abundo.

    Current score: 2
  3. Lello - Data: 7/8/2015 05:35:16 - IP: 79.58.101.xxx

    Sig.D’Abundo nessun rischio sismico chieda agli abitanti di Lardarello, Pisa, ove da circa 40 opera una centrale geotermica che non ha ridotto le falde termali, nè ha incrementato l’attività sismica.

    Current score: 0
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