Liberati dal “Magna Magna”
Poteva mai una Comunità come Forio (oggi guidata da un “catto-rosapugnista”) che sta costruendo il porto dal 1900 (cioè da 110 anni)… che ha partorito aborti come la banchina di sottoflutto nel citato “costruendo” porto… (mentre l’antico molo borbonico si sbriciola…)… che sta abortendo il parcheggio interrato a Monterone… che ha impiegato 30 anni per far nascere l’aborto del Palasport…che ha dato vita ad altri obbrobri come i marciapiedi dell’ex Viale della Rimembranza (ovvero l’attuale Via Giovanni Castellaccio)… o del lungomare di Citara… che ha portato l’inquinamento luminoso nelle campagne e nei boschi e tiene al buio i vicoli del centro storico… che ha sfregiato la baia di S.Francesco… che se ne infischia del suo vero patrimonio artistico e culturale… che tiene chiuso (e circondato dalla munnezza) il Torrione e non fa nulla per recuperare le sue edicole votive (testimonianze di storia, fede e cultura)… che per dare una nuova sede agli uffici comunali spenderà 200mila euri annui per il fitto di un ex albergo sulla fatiscente ex “Marina”…
Poteva mai un Paese che ha scelto come simbolo la vuotezza sporcacciona e pederasta della Villa La Colombaia…
Poteva, mai un Paese così, evitare di ostacolare un progetto di grande levatura spirituale come quello del Vescovo Filippo sul convento di monache claustrali a Santa Maria al Monte?
No che non poteva.
Cara Forio, vuoi tornare bella, affascinante e ricca? Liberati dal magna magna. Soprattutto, difendi, conserva, prega (o, almeno, lascia che altri lo facciano per te).
MAGISTRATURA
Vorrei tanto che i giudici iniziassero a occuparsi anche delle mille ruberie quotidiane che si consumano lontano dai riflettori, nei così detti piccoli centri. Purtroppo, in Italia la Magistratura lascia impuniti il 93 per cento dei reati e si eccita solo quando si tratta di fare indagini che troveranno largo spazio sui giornali compiacenti.
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riccardo sepe visconti - Data: 28/6/2010 21:31:56 - IP: 95.226.191.xxx
Luciano definire “la vuotezza sporcacciona e pederasta della Villa La Colombaia…” la villa ischitana di Luchino Visconti mi sembra un’inutile caduta di stile, omofobica e intollerante, con una certa nuancè di bacchettonismo provinciale.
La Colombaia è una stupenda struttura, fortunatamente sottratta negli anni ’80 (grazie a Franco Iacono) alle speculazioni private. Semmai c’è da rammaricarsi dell’incapacità dell’attuale sindaco di renderla viva e attrattiva. ma, per carità, non diciamo castronerie facendo sproloqui sugli orientamenti sessuali del suo defunto ex padrone di casa. Molti dei film di Visconti restano pietre miliari della cultura italiana, e con essi altrettante messe in scena di Opere Liriche, tutt’oggi insuperate!
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