di Nicola Manna Il PdL nasce su valori imprescindibili liberali e di libertà, dell’individuo e della società. Nasce dalla necessità di esprimere compiutamente le proprie opinioni nel pieno, legittimo e produttivo confronto democratico.

De Siano non è il PdL e il Pdl non è solo De Siano, anche se si ritiene “unico come Ischia”. Dicesi una storiella: De Siano si è candidato a Sindaco dell’isola perché oggi non ha abbastanza potere (Consigliere Provinciale; Consigliere Regionale; ex Deputato e Sindaco in pectore di Lacco Ameno) per affrontare i problemi dell’isola. Sic!

LA DESTRA. Il socialismo fascista è stata una idea politica coraggiosa, nata nelle masse e dalle masse popolari, umiliate e sfruttate da una odiosa aristocrazia dominante. La destra italiana deve recuperare un senso valoriale di orgogliosa appartenenza politica nelle idee, nella sostanza e nella forma, NON certo in un nostalgico, romanticamente simbolico, Comune Unico.

LA SINISTRA. Patetica e ridicola. Portata alla catastrofe Forio e ora Ischia Porto, svenduto completamente il proprio patrimonio valoriale di principi e partecipazione democratica, mette in saldo quello che resta, sulla bancarella del COMUNE UNICO: la dignità del lavoro e della persona. Le dirigenze sinistrate non meritavano e non meritano tante persone che negli anni hanno combattuto per una società migliore e che oggi sono umiliate da una fiumana di cortigiani.

Dicesi un’altra storiella! Il Pd riesce ad esprimere l’alternativa al Sindaco Unico De Siano: Ferrandino (Consigliere Provinciale; Sindaco di Ischia e in pectore di Casamicciola, ex FORZA ITALIA) con Vice-sindaco Regine (Sindaco di Forio), pare anch’essi carenti di potere. Sic..sic!

Il CENTRO. Carmine Bernardo a parte. Se il patrimonio di idee, programmazione e progettualità politica della Democrazia Cristiana è l’UDC isolano, certo è triste! Don Sturzo e De Gasperi hanno ricostruito una Italia distrutta nelle cose e nell’anima, partendo dalla centralità dell’individuo e quindi, dalle autonomie locali, come vera palestra della democrazia e della capacità delle persone di partecipare alla costruzione di una società meno ingiusta.

Per notizia l’UDC a Forio ha la delega al turismo ed attività produttive. Dicesi una storiella: dopo il suggerimento del Comune Unico come soluzione a tutti i problemi dell’isola e la l’inutile fierezza dell’opposizione al Comunello, nell’ottica della maggiore selezione della classe politica, l’UDC è pronta a rendere partecipe tutta l’isola dello stesso progetto di sviluppo che sta attuando per Forio. Sic…sic…sic!

I GRILLINI. Simpatici..ma INCOMPRENSIBILI. A nome e per conto di De Siano, Ferrandino e Regine;….di marchi di autotrasporti, supermercati… e quant’altro insieme: comunisti ….boh, comunisti di Mao e ascetici tibetani (seppure i tibetani sono trucidati dai cinesi maoisti), tutti insieme in una grande parabola d’amore verso gli ischitani: il Comune Unico

Tutti a votare i 2 (De Siano, Ferrandino) +1 ( Regine) di Nora Orlandi.

Tutti rivoluzionari qualunquisti, anarco-insurrezionalisti, comunisti che aspettano i cosacchi alla fontana del Pontone di Forio. Tutti contro tutti e tutto e no global…in Italia. MA a Ischia….. sono per la globalizzazione e paladini della degenerazione del “sistema”: il Comune Unico.

MA DA QUALE GALASSIA VENITE? CHI SIETE VERAMENTE?…USCITE FUORI DA QUEI CORPI (..si scherza)

Non si sono accorti che tutti e tutto sono dietro le loro spalle e la rivoluzione la stanno facendo contro il cambiamento. Gridavano..”De Siano dove sei” manifestando contro lo sfascio della Caremar e il monopolio dei privati dei trasporti marittimi. Finalmente lo hanno trovato: era nascosto tra di loro.

Un fatto incontrovertibile: al grido …”conto io che conti tu”, gli isolani sono stati messi nella condizione di poter contare manco fino a 1….azz! e azz ancora!. Grillo? No grazie…votiamo Alvaro Vitali, sempre scherzosamente ma con stima perché va loro dato il merito di proporre il confronto mentre i responsabili del referendum si nascondono e altri cercano di entrare alla corte del re. Il coraggio delle proprie convinzioni, seppure non condivise, merita rispetto.

RIVOLUZIONE ISCHITANA. Al di là delle persone in buona fede che lo sostengono, il Comune Unico è in se, una idea ingiusta e grossolana, paradossale e schizzofrenica, di rivoluzione del sistema contro se stesso. Ma una rivoluzione contro chi? A favori di chi o cosa? Chi impedisce il cambiamento e quale cambiamento? Chi o cosa ha portato al disastro di oggi il sistema Ischia? Quale è il potere da abbattere a forza di tanta costosissima vuota propaganda commerciale senza argomentazioni? Siamo al paradosso: chiede il necessario cambiamento chi lo impedisce !?

De Siano, Ferrandino e Regine, per il potere e le istituzioni che rappresentano; le piccole lobbies della finanza locale che stanno affossando l’economia ischitana (turismo, servizi, commercio e distribuzione etc.); il conservatorismo delle piccole corporazioni; sigle e solo sigle personificate di partiti nichilisti…nullisti,

Tutti per il cambiamento! Stupefacente!

Se sono tutti per il cambiamento perché finalmente non cambiano!

DAVANTI A TALI E TANTI RIVOLUZIONARI DEL CAMBIAMENTO, GARIBALDI APPARE UN CRETINO

SE NON CI FOSSE DA PIANGERE, SAREBBE DA RIDERE.

MA, come detto,……C’È MOLTO DA PIANGERE. Sistema sociale smembrato: disoccupazione, sotto occupazione e occupazione sotto qualificata (talora 12 ore di lavoro al giorno per 300-600 euro mensili e per 2-3 mesi l’anno!? Stipendi da fame sotto il ricatto della miseria); sanità pubblica smantellata; crisi dell’artigianato,della piccola e media impresa; accesso negato al credito; accesso alle libere professione reso difficilissimo; tassazione diretta e indiretta insostenibile; altissimo costo della vita; libero mercato dopato; ETC. Una simile crisi, di tipo strutturale, è la manna…la cuccagna per la bassa speculazione finanziaria: la miseria costa molto poco! Chi oggi ha liquidità o fruibilità di capitale ha il triplo o quadruplo del capitale. Vogliono più potere contrattuale forse per vendersi anche gli organi degli isolani! IL COMUNE UNICO E’ UNA VECCHIA ISOLA D’ISCHIA MAI RASSEGNATA.

IL VOLO combatte per il reale cambiamento. Il cambiamento è la libertà di pensiero e di opinione; la libertà di intraprendere impresa, la libera professione, di poter accedere senza filtri al mondo del lavoro, per capacità e merito; la libertà di poter dire e fare. La libertà del potere terzo della politica.

L’ultima unica cosa ancora da prendere alle persone è la libertà: la libertà di partecipare e la libertà di vedere ciò che la impedisce!