La società civile
Comune Unico dell’Isola d’Ischia Crediamo opportuna una nota di chiarezza, non per spirito di sottigliezza, ma per una consapevolezza più lucida – almeno si spera – importante non tanto sul piano teorico, anche e soprattutto su quello operativo. Vogliamo chiarire cosa intendiamo con l’espressione “società civile”, tenuto conto della centralità che le attribuiamo e per evitarci fraintendimenti proprio tra gli amici. Non ci interessa qui il rigore scientifico, tanto meno servirci di elaborate categorie sociologiche. Usiamo questa locuzione in un’accezione molto semplice in contrapposizione al termine “politica” – anche di questo ne facciamo un uso empirico. Assumiamo i due terrmini come complementari: chi appartiene alla società civile è un non politico, che non si realizza nella politica attiva. Chi è politico, non appartiene alla società civile. Non è una distinzione rigida e non esprime alcun giudizio di valore.
Provo ad esprimermi in breve.
La società civile siamo noi. Ecco alcune conseguenze pratiche di questo chiarimento. Liberiamo il campo da ingiustificate sovrapposizioni. Non siamo politici e non ci interessa partecipare a nessuna elezione. Non facciamo politica con il progetto del comune unico. Non uniamo a questo altri progetti e progettini. Non spetta a noi allevare una nuova e diversa classe politica. Quel che spetta a noi è valutare e dobbiamo farlo bene.
Il nostro contributo è eccezionale come è eccezionale la riforma del comune unico che non è politica, ma metapolitica.
In questo senso il comune unico è una battaglia eccezionale della società civile. Anche perché solo la società civile, libera e indipendente, può legittimare e vincere il referendum.
Purtroppo siamo solo una parte della società civile e chissà quanto rappresentativa. Dove sta la restante parte? sta con noi? E’ possibile averla al nostro fianco prima del referendum o bisognerà attendere questo per sapere se è dalla nostra parte?
L’appello alla società civile è un appello della società civile alla società civile.
Dobbiamo diffondere l’idea dell’eccezionalità del momento, che siamo in un momento storico, in un momento fondazionale della nostra comunità, che il futuro ci sta guardando.
2 Commenti, Commenta o fai un Ping
Carmine Castaldi - Data: 29/3/2011 14:18:15 - IP: 151.56.99.xxx
Ognuno è libero, adulto e vaccinato, in quanto tale decide. Se la decisione investe solo la propria persona non deve chiedere parere ad altri. Il comune unico è una scelta collettiva. La stessa passa attraverso Referendum 50% + 1 degli aventi diritto, di conseguenza volendo o nolente è un diritto di tutti gli aventi diritto al voto. In quanto tale, il sottoscritto ritiene, che l’iniziativa è politica.Tutti gli iscritti (votanti) sono elettori attivi e passivi. Per avere una seria discussione vanno tutti anagraficamente individuate onde poter scegliere componenti all’altezza dei compiti, dinamici di massima fiducia ed integerrima fiducia. Continuiare con persone sconosciute è impossibile, ancor con chi vuole un’amministrazione apolitica, a chi si rivolge a livello istituzionale?
Carmine Castaldi - Data: 29/3/2011 14:23:14 - IP: 151.56.99.xxx
P.S.
correzione (integerrima garanzia)
Carmine Castaldi
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