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Ischia: ridicolo concetto di decoro dei centri storici

di Bruno Mancini. Il Vicesindaco della Città d’Ischia, Dottor Carmine Barile – ottimo professionista -, deliberando di impedire la somministrazione di degustazioni di cibi e bevande all’esterno degli esercizi commerciali del comune che egli governa in stato di reggenza in seguito all’arresto del Sindaco Giosi Ferrandino, e motivando il suo provvedimento con la seguente spiegazione, dimostra di avere un strano, nonché del tutto personale concetto di tutela del “decoro dei centri storici”…

A lui che dichiara “È stato rilevato sul territorio comunale ed in particolare nei centri storici in prossimità degli esercizi dove si svolge la vendita di prodotti tipici, l’abuso dell’attività di degustazione di tali prodotti, consistente nell’offrire ai pedoni che transitano nelle ZTL assaggi e degustazioni, sovente inseguendo gli ospiti. Il tutto, pubblicizzando i prodotti ad alta voce e con modalità non compatibili con il decoro dei centri storici di un comune a vocazione turistica“, chiediamo se lo stato schifoso in cui si trovano le latrine pubbliche situate nella centralissima pineta Nenzi Bozzi della città d’Ischia, confinante con la Piazzetta San Girolamo, luogo d’eccellenza per l’immagine internazionale del Comune, rientri nelle modalità di gestione di un bene pubblico “compatibili con il decoro dei centri storici di un comune a vocazione turistica“.

Oppure preferisce che gli chiediamo se le “cacche” lasciate ovunque da cani randagi; le siringhe usate disseminate tra spiagge, pinete e parcheggi;i lampioni stradali sgangherati e con i contatti elettrici non protetti; i tombini che traballano al passaggio di auto e di persone e un lunghissimo elenco di altri simili realtà presenti nelle ZTL comunali siano “compatibili con il decoro dei centri storici di un comune a vocazione turistica?

A lui, Operatore sanitario di ottima professionalità, chiediamo se l’antigienica manutenzione delle suddette latrine pubbliche; le “cacche” lasciate ovunque da cani randagi; le siringhe usate disseminate tra spiagge, pinete e parcheggi; i lampioni stradali sgangherati e con i contatti elettrici non protetti; i tombini che traballano al passaggio di auto e di persone e un lunghissimo elenco di altri simili realtà presenti nelle ZTL comunali siano “compatibili con le norme di tutela della salute pubblica di un comune a vocazione turistica”.

A lui Amministratore comunale chiediamo se ritenga che l’antigienica manutenzione delle latrine pubbliche; le “cacche” lasciate ovunque da cani randagi; le siringhe usate disseminate tra spiagge e pinete e parcheggi; i lampioni stradali sgangherati e con i contatti elettrici non protetti; i tombini che traballano al passaggio di auto e di persone; e un lunghissimo elenco di altri simili realtà presenti nelle ZTL comunali siano “compatibili” con i contratti di gestione stipulati dal nostro Comune per la manutenzione dei luoghi pubblici, oppure se lo stato di profondo degrado in cui essi sono abbandonati non sia, indiscutibilmente, incompatibile con un “comune a vocazione turistica”.

Se il nostro Vicesindaco volesse (e potesse) chiedere alle migliaia di turisti che ogni sera affollavano i banchetti delle degustazioni, di scegliere tra l’abolizione di tale (per lui) “indecorosa” attività e l’accomodamento di uno dei suddetti (per noi) scempi urbani inqualificabili (ossia la pulizia dei “cessi” pubblici; il controllo del randagismo per impedire le “cacche” lasciate ovunque da cani; la rimozione delle siringhe usate disseminate tra spiagge e pinete e parcheggi, la messa in sicurezza dei lampioni stradali sgangherati e con i contatti elettrici non protetti; la sistemzazione dei tombini che traballano al passaggio di auto e di persone; e un lunghissimo elenco di altri simili realtà presenti nelle ZTL), quale pensa che sarebbero la loro risposte?

Forse il compito degli Amministratori comunali è quello di non tenere presente le vere priorità, ma solo le apparenze?

Decoro è una parola che merita rispetto!

 


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