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Ischia, l’isola governata dal volontariato

Il Dispari Quotidiano – giovedì 15 settembre 2016 – “Il Punto”

di Giuseppe Mazzella. Qualche tempo fa ho scritto un pezzo sulla “forza del sistema” economico e sociale dell’isola d’Ischia. Ho cercato di trovare una chiave di lettura per spiegare perché – nonostante tutti i guasti prodotti da un sistema istituzionale inadeguato – sei Comuni al posto di uno solo – una scadentissima classe dirigente che non vuole e non cerca una “identità politica o partitica” dei nostri sei Comuni che allontana anziché avvicinare i cittadini alla Politica; un Ente inesistente come la novella Città Metropolitana di Napoli che ha fatto rimpiangere la vecchia Provincia che almeno aveva un Presidente e 45 consiglieri ai quali ci si poteva pure chiedere il fitto di un palazzo per una scuola superiore (di sua competenza istituzionale) o un poco di asfalto su di una strada; una altrettanto scadente classe dirigente alla Regione – in maggioranza ed all’opposizione perché prima l’opposizione di oggi era maggioranza e la maggioranza era opposizione e le cose sono rimaste sostanzialmente invariate – tanto da trasformare il presidente-governatore in un “podestà” con caratteristiche monarchiche o alla Napoleone III che trasformò la Francia con la “restaurazione” in Secondo Impero con la conseguenza che i servizi pubblici – un tempo DIRITTO del Cittadino – come i trasporti pubblici, la scuola, la sanità non funzionano in maniera CIVILE e chi più ne ha più ne metta, quest’isola – che è la più importante località turistica della Campania quantitativamente per ricettività e qualitativamente per ricchezza ambientale – va avanti tanto che è la più bella isola d’Europa secondo l’americano Express Pubblishing con il suo “sistema di accoglienza” e con il “superlativo trattamento nei suoi centri benessere” secondo l’inglese “The Telegraph” ed ancora “straordinariamente bella” secondo la svedese “travelblogger” Daniela.
Giudizi lusinghieri soprattutto dalla stampa di lingua inglese che è la lingua del mondo globalizzato come ha scritto Maria Funiciello. Perché nonostante tutti i guasti del “troppo sviluppo” siamo ancora fra le prime località del mondo?
Ho cercato di trovare una spiegazione sulla “forza del sistema”. Ho sostenuto – guarda un po’ da un pulpito laico fortemente convinto dell’intervento pubblico in Economia e sostenitore di una seria Programmazione Economica e di una altrettanto seria Pianificazione Territoriale – che Ischia ha un buon sistema imprenditoriale. Ho citato Einaudi. Un Maestro di VERO Liberalismo. Oggi si troverebbe molto più a Sinistra di Renzi e del Partito Democratico se avesse ancora un senso la divisione tra “destra” e ”sinistra”. Einaudi fu sostenitore della Cassa per il Mezzogiorno, della Riforma Agraria, del Piano Straordinario per il Lavoro, del Piano Straordinario per la Casa. Ma diceva che “migliaia di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Così si spiega come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi”.
Nell’isola d’Ischia ci sono circa 3mila grandi, piccoli e medi imprenditori – dal grande albergatore al più piccolo dei ristoratori – che “lavorano e producono” anche per il “gusto di vedere la propria azienda prosperare” per acquistare la “fiducia di una clientela sempre più vasta”. È questa enormità di grandi, medi e piccoli imprenditori che manda avanti un sistema economico complesso che vede impegnati almeno 9500 lavoratori stagionali di cui almeno 1000 extra-comunitari poiché siamo diventati un’isola di immigrati e non più di emigrati. Questo sistema – da molti anni – tenta di sopperire alle deficienze della Pubblica Amministrazione, alla sua incapacità di guidare uno sviluppo ormai economicamente maturo e quello che appare sempre più urgente è di “razionalizzare” l’intervento pubblico che è stato decisivo negli anni ‘50 e ‘60 del ‘900 con la grande azione della Cassa per il Mezzogiorno. Mettere ordine ed efficienza nel sistema pubblico dei poteri statali e locali. Da qui l’inevitabilità di un SOL Comune in luogo di SEI per l’isola d’Ischia ad evitare sprechi di risorse pubbliche che oggi non sono più soltanto statali ma europee per “riequilibrare” uno sviluppo e curare le ferite strutturali ed infrastrutturali che si vedono ad occhio nudo o ancor meglio con la lente di ingrandimento della Scienza Economica.
Se questo è una spiegazione del successo con la lente di ingrandimento della Scienza Economica perché noi della stampa – come SEMPRE – ricerchiamo l’Obiettività e non facciamo personalismo e non siamo prigionieri delle nostre credenze politiche proviamo ad utilizzare un’altra lente che è quella della Sociologia, la Scienza di Max Werber, anche perché Economia Politica e Sociologia sono scienze indivisibili.
Nell’isola d’Ischia ci sono almeno 150 associazioni di volontariato. Centinaia di persone di ogni ceto sociale si sono messe insieme per sopperire all’assenza dello Stato, della Regione, della ex-Provincia con la Città invisibile, e degli stessi Comuni, la prima cellula della Democrazia. Questo volontariato ha preso il posto dei partiti “solidi” della Prima Repubblica, dei sindacati, della stessa “classe politica” che ha quasi vergogna di dichiarare una appartenenza solidale al “Partito Democratico” o a “Forza Italia” così la consigliera regionale di Forza Italia Maria Grazia Di Scala non sa nulla e non interviene sui “suoi” sindaci di Casamicciola e Lacco Ameno mentre il mancato eurodeputato Giosy Ferrandino nella sua Città di Ischia non ha più neanche un formale “segretario di un circolo”. Così è il Volontariato che difende lo “Stato Sociale”. Difende con tenacia ed orgoglio i Luoghi in cui vive.
La “Catena Alimentare” offre aiuto a 300 famiglie in stato di indigenza e la stessa straordinaria protagonista, Nunzia Mattera, è “spaventata” dall’incessante aumento della povertà in quest’isola opulenta. Il CUDAS (Comitato Unitario per il Diritto alla Salute) presieduto dalla signora Gianna Napoleone interloquisce con il direttore generale dell’ASL n. 2 dottor D’Amore dopo la manifestazione di 3mila persone del 28 luglio ed indica in 20 punti la richiesta per difendere e potenziare l’Ospedale Rizzoli. A Casamicciola si sono costituiti due Comitati di genitori per difendere l’edificio Manzoni e l’edificio Sanseverino per i bambini ed i ragazzini e per il DIRITTO ALLO STUDIO.
Una associazione di promozione turistica – la Pro Loco Panza – organizza “Andar per Cantine”, la più bella manifestazione autunnale dell’isola alla scoperta ed alla valorizzazione di una economia agricola antichissima da sostenere e da potenziare. Una associazione di architetti organizza un premio nazionale per la difesa dei “paesaggi rurali” di tutta Italia e naturalmente vengono esposte le nostre “parracine” dei nostri “eroici” Precursori. Il Circolo Sadoul ed il Centro Studi su l’isola d’Ischia alimentano la vita culturale della gloriosa Biblioteca Antoniana. L’Associazione Amici del Teatro è stata capace di allestire, organizzare e potenziare un Teatro Stabile dell’intera isola collegato ai circuiti teatrali nazionali con il “Premio Aenaria”. L’Associazione “Borgo di Celsa” tiene viva Ischia Ponte ed ancora l’Associazione Amici del Presepe che fra poco come ogni anno allestisce il circuito dei presepi in tutta l’isola ed ancora l’Associazione “Villa di Campagnano” che organizza il magnifico presepe vivente. Ed ancora le iniziative civili dei Lions Club, del Rotary, della FIDAPA, del Garden Club. Mi fermo qui ma chiedo scusa a tante altre Associazioni di Volontari che mantengono in vita la Comunità Civile e lo stesso sviluppo economico.
Questo Volontariato governa di fatto l’isola d’Ischia.


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