Ischia, comune unico? I miei dubbi crescenti e una proposta
di Luciano Venia | Ho dubbi sul comune unico ad Ischia in quanto l’identità, anche dei piccoli centri, e le culture, anche le più locali e specifiche, rappresentano un valore. Sto riflettendo sulla questione tenuto conto che inoltre manca, a mio avviso, una classe politica adeguata; di converso da un punto di vista grossolano verrebbe da dire subito si a un comune unico.
In realtà ciò che è mancata non è la unità di forma ma una unità di sostanza sui problemi che ben si può realizzare conducendo sui grandi temi la pluralità ad unità di orientamento ove sussista appunto maturità e qualità della classe politica.Diciamo la verità in questi anni è mancato un Progetto Gobale per Ischia, una visione del futuro, una capacità di gestione dei servizi e vi è stato il tentativo di neutralizzare le spinte innovative della società negando ai giovani spazi e modelli di partecipazione politica senza peraltro garantire pienezza ai loro diritti e certezza al loro avvenire.
E’ necessaria quindi, una Politica Alta e Qualificata che può dare ottimi risultati anche se i comuni rimangono sei e si custodisce la storia, la tradizione, la cultura, la identità dei nostri singoli paesi.
Il Comune Unico venne realizzato dal Fascismo negli anni trenta ma la società isolana di oggi è ben più complessa e matura e quindi necessita di articolazioni differenti. Tuttavia ove passasse il Comune Unico dopo un eventuale referendum ribadisco la mia originale PROPOSTA INTEGRATIVA: TRASFORMARE GLI ATTUALI COMUNI IN MUNICIPII QUALI ENTI DECENTRATI DEL COMUNE UNIFICATO E ANZI AI SEI ESISTENTI AGGIUNGERE QUELLI DI PANZA, SANT’ANGELO, BUONOPANE, TESTACCIO (GIA’ ANTICAMENTE MUNICIPIO E INOLTRE TRIPARTIRE ISCHIA IN PORTO, PONTE E CASAMPI (dal nome della gloriosa squadra di calcio locale) OVVERO LA COLLINA CHE IDENTIFICA PILASTRI, SANT’ANTUONO E SAN MICHELE.CHE NE PENSATE? aspetto vostre indicazioni
Luciano Venia
post scriptum I dubbi sul comune unico sono nati meditando sulla globalizzazione che standardizza tutto e rende tutto omologato e per un approfondimento su questi argomenti potrebbe essere utile leggere autori di diverso segno come PIER PAOLO PASOLINI (sulla scomparsa delle lucciole), MARTIN HEIDEGGER (conferenze di Brema e Friburgo), HERBERT MARCUSE (l’uomo a una dimensione) E SOPRATTUTTO ZYGMUNT BAUMAN (SOCIETA’ LIQUIDA E VITA LIQUIDA) E JEREMY RIFKIN
ATTENDO DI CONOSCERE IL VOSTRO PENSIERO SULL’ARGOMENTO
3 Commenti, Commenta o fai un Ping
Davide Iacono - Data: 31/10/2010 19:05:36 - IP: 79.9.62.xxx
Una mia personalissima opinione :
Sveglia sulle problematiche sociali ed ambientali attuali
Comune unico SI.
Fuori la metodologia politichese attuale.
Avanti con la partecipazione cittadina attiva.
E vivremo felici e contenti.
Rispettando questi criteri prenderemo la giusta rotta.
Brigida - Data: 31/10/2010 20:51:36 - IP: 217.201.145.xxx
Anche qui: Comune Unico Sì!
L’idea dei municipi la potrei anche considerare ma se si creano poi tutte quelle frazioni e frazioncine… no. Se già ora mettere daccordo 6 comuni sarà ancora più caotico con – diciamo – 20 municipi o frazioni.
Qui bisogna capire che al primo posto ci dovrà essere l’interesse comune per rifiuti, viabilità, sanità e una strategia unica per promuovere Ischia. Tutti viviamo di turismo e se non riusciamo a lavorare a questi obiettivi tutti insieme con un piano unico, prepariamo davvero le valigie a “cercare l’America”. Di nuovo.
antonio - Data: 2/11/2010 16:25:14 - IP: 78.6.226.xxx
Svegliamoci, basta sognare!!
Il comune Unico è indispensabile.
Le tradizioni etc., si possono salvaguardare anche con un organizzazione amministrativa diversa dall’attuale ma più efficientE. Con la finanza pubblica impostata sul decentramento e federalismo sarà un lusso non più sostenibile per il singolo avere sei Enti locali (comuni) per circa 55.000 abitanti .
Comune Unico: SI
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