Ischia: 31 salva tutti con il trucco
Per la serie “Esopo newsâ€
di Bruno Mancini. Fa parte dei miei stabili ricordi d’infanzia un gioco collettivo con il quale ogni sera, in gruppi più o meno numerosi, avevamo il permesso da parte dei nostri genitori di divertirci nel quadrivio compreso tra corso Colonna e le traverse di via Cortese e via D’Avalos, ossia nell’attuale piazzetta San Girolamo tanto cara alle comparizioni dell’Ingegnere Giosi Ferrandino (ex Sindaco della Città d’Ischia sospeso da un provvedimento prefettizio).
Chi non conosce le regole del gioco del 31?
Giusto per una rinfrescatina mnemonica, il gioco consiste nella sfida di uno contro tutti. Infatti, uno dei partecipanti, per uscire dalla penalizzazione in cui si trova a dovere agire in un particolare turno, deve scoprire il nascondiglio di ciascuno degli altri compagni d’avventura impedendo loro, dopo averli stanati, di giungere prima di lui a toccare il luogo del salvataggio. Giusto?
Una particolare concessione, almeno nella forma in cui si giocava quel tempo nella Piazzetta, consisteva nell’ammettere la possibilità del “trentuno salva tuttiâ€. Ossia, raggiungendo la “base†prima del guardiano, uno dei partecipanti poteva salvare TUTTI gli altri e costringere il guardiano ad un altro turno da “solo contro tuttiâ€.
A voi non pare che ci siano analogie con ciò che si sta verificando in qualche luogo della città d’Ischia?
Però, se analogie vi fossero, allora ora staremmo assistendo ad un gioco truccato nel quale un personaggio esterno al gioco, e non facente parte dei partecipanti, si proponga come salvatore del gruppo attraverso un cavillo interpretativo che stravolge realtà acclarate grosse come cavalle.
Il cavillo e le cavalle!
Prima, ai miei tempi, in Piazzetta, il 31 era un passatempo giocato da “pupiâ€, dove il termine “pupi†deve intendersi quale sinonimo di “bambini†e non di “burattiniâ€.
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