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Il mio Sì al comune unico

Di Michele Capezza Aldilà della storia, delle tradizioni che comunque rimarranno per sempre, oggi nel 2011 è impensabile che su un’isola di 33kmq vi siano bene 6 COMUNI, con relativi consigli comunali, società di nettezza urbana, ecc ecc. Io penso che tutti voi vi sentiate ISCHITANI….prima di tutto e poi casamicciolesi, lacchesi ecc ecc. Questo perché noi SIAMO CITTADINI DELL’ISOLA e l’intera isola è la nostra casa. Questa divisione in comuni poteva avere senso nel 1800, quando non vi erano strade carrabili e le persone vivevano tutta la loro vita nel proprio comune e casomai andavano a Ischia porto solo una volta nella loro vita e quello per loro era un viaggio. Oggi questo non esiste più nel mondo globalizzato. Ormai tutto un continente è sotto la stessa bandiera, l’EUROPA e noi non vogliamo che un’isola, la nostra isola di pochi chilometri quadrati non sia unita sotto un unico COMUNE, be questo per me è un po assurdo. Inoltre avendo un comune unico, raggiungeremo una popolazione di ben 60mila abitanti, quanto la città di AVELLINO che è un capo luogo di provincia.

Questo è per farvi rendere conto che a livello regionale, provinciale avremmo tutt’altro peso, tutt’altra forza e potremmo farci sentire molto di più e quindi portare benefici alla nostra isola. Inoltre non verrebbero più elette nel consiglio comunale persone che hanno la terza media e che promettono mare e monti. Quindi il fenomeno del clientelismo paesano, avrà vita dura in quanto non si dovrà più cercare di comprarsi i voti nel proprio quartiere o strada, ma si dovrebbero comprare i voti di un’isola intera. Per quanto riguarda diciamo la tradizione e il nome di ogni singolo comune, quella rimarrà sempre perché è tradizione della NOSTRA isola.
Infatti come è per la città di Napoli, anche Ischia potrebbe essere divisa in municipalità con i rispettivi uffici amministrativi, anagrafe, uffici tecnici ecc ecc. Tutto questo ovviamente dovrebbe essere fatto gradualmente, perché non si può stravolgere un’assetto politico, sociale, culturale e sopratutto di mentalità dell’isolano in un momento all’altro. Il problema dell’abusivismo e degli abbattimenti è un problema che va aldilà del comune unico, quello c’è e ci sarà con o senza il comune unico. Purtroppo per risolvere questa problematica non c’è altra soluzione che venga fatto un decreto legislativo appositamente, per la CAMPANIA perché non è un problema solo nostro, ma della regione intera. Contemporaneamente dovrebbero essere rivisti i piani paesistici che vincolano totalmente l’intera isola
( basti pensare che per la nostra isola in questo piano vengono anche specificati quali tipi di arbusti e piante devono essere piantati e protetti in determinate zone. Questo per farvi rendere l’idea), ma non solo, tutte le zone di rilevante importanza paesistica della regione vedi Posillipo, i Campi flegrei ecc ecc. Tutto questo deve essere modificato a monte, cioè dal governo centrale.
Ma dato che siamo 6 comuni piccoli di dimensioni e popolazione, abbiamo poco o quasi nullo peso politico, alla regione e in su, anche grazie all’incapacità dei nostri politici.

L’unica differenza è che se riuscissimo ad essere un unico comune, che porterebbe una quantità significante di voti alla regione, avremmo tutt’altro peso politico e potremmo avere qualche speranza di essere presi in considerazione. Io penso che le persone e sopratutto i politici, assessori ecc, non vogliano il comune unico, perché sanno che perderanno il loro potere, la loro poltrona, in quanto non basteranno più 400 voti per essere eletti ma 4000.

Quindi dato che non hanno la forza di accaparrasi 4000 voti perché appunto la loro credibilità, le loro capacità e professionalità sono molto limitate, saranno conseguentemente messi da parte e andranno a casa. Questo per farvi capire che il comune unico porterà giovamento anche alla classe politica, perché verrà fatta in un certo senso una schermatura naturale. Teoricamente ad essere eletti, saranno persone con grande capacità comunicativa e sopratutto preparate, perché oggi per amministrare un paese c’è bisogno di persone laureate preparate e non più gente con la terza media che riesce a suscitare la simpatia della gente facendo promesse senza senso.
Ma questo dipenderà da noi, perché ad essere eletti un giorno saremo noi giovani dell’isola d’Ischia e non più i Giosy Ferrandino e adepti. Ricordate che se un solo comune dell’isola affonda, è l’isola intera che affonda, perché ogni singolo comune è l’isola d’Ischia. Quindi basta con questa stupida differenziazione, e cerchiamo di pensare al bene dell’INTERA ISOLA.

Bene questo è il mio pensiero, spero di avervi in un certo qual modo fatto capire il perché sia necessario il COMUNE UNICO dal mio punto di vista.
Un saluto MICHELE CAPEZZA.


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