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Il futuro politico di Ischia tra Giosi Ferrandino e… l’altro

di Angela Colella. È capitato anche a Matteo Renzi. C’è stato un periodo in cui il PD ha cercato di strattonarlo. Spingerlo nell’angolo. Piegarlo alla ragion di partito. Povero PD…! Non solo ha dovuto ammettere che Matteo Renzi è il PD. Di più… è stato costretto a metabolizzarlo. Il concetto è semplice: senza Matteo Renzi il PD è morto. Di più: incenerito. Polverizzato. Evaporato. Dissolto. Il PD? Cos’è il PD? In Italia non c’è nessun PD. C’è solo lui: Matteo Renzi.

Parlare, sugli organi d’informazione, di un probabile Gianluca Trani candidato sindaco di Ischia per il centrodestra sembra un’ipotesi irrealizzabile. Il centrodestra è in caduta libera. L’Italia ha smesso di credere nel centrodestra. Perché dovrebbe crederci Ischia…? L’alternativa a Giosi Ferrandino non si può costruire a tavolino. È un progetto “ingenuo“. L’alternativa non si “studia“. Essa semplicemente: irrompe. Travolge. Annienta. Cancella ogni cosa. È un foglio bianco su cui tutti possono scrivere il proprio futuro. Ed il futuro arriva. Inevitabile.


8 Commenti, Commenta o fai un Ping

  1. lucia - Data: 29/6/2014 22:49:25 - IP: 79.55.146.xxx

    Cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. A Ischia non esistono politici ma faccendieri. A ischia non esiste il comune ma lo stabile comunale. Ischia è fallita per la lungimiranza di questi signori che non osservono nessun percorso costruttivo e a lungo termine per l’Azienda Ischia. Ciò che serve è inutile elencarlo vista la indifferenza della popolazione racchiusa da sempre nel piccolo orticello memore del favoritismo. Spazio ai giovani che prima di smaliziarsi (non generalizzo) potranno costruire forse fra qualche decennio una alternativa a questa classe politica ormai demenziale ed egoica che senza alcuna consapevolezza lascieranno alla loro discendenza il disastro ambientale e con essa una massiccia insolvenza sia a livello che economico e sociale. Fiumi di parole e spreco di energie che le forze sane (poche) hanno adoperato a poco sono valse fin ora a inculcare nei celebrolesi che ci governano il sostanziale assioma che recita il termine POLITICA. La politica altro non è che: piano di azioni che permettono di guidare le decisioni e le azioni di una pluralità di attori per averne esiti razionali. A Ischia abbiamo da troppi anni solo attori. E spettatori inermi che sono i cittadini

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  2. Rita - Data: 30/6/2014 16:36:51 - IP: 79.22.43.xxx

    l’espressione e la faccia però …è tutta del politico navigato…

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  3. angela colella - Data: 30/6/2014 16:42:57 - IP: 82.49.94.xxx

    Lucia definisce i cittadini: “spettatori inermi”. E’ un giudizio: pessimista. Severo. Ingeneroso.Oserei dire: disfattista. Personalmente ritengo che i cittadini siano gli artefici del proprio futuro. Un consenso politico forte dato ad un candidato significa: ecco TU ci rappresenti! Noi crediamo in TE!
    Lucia ha scritto: cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Cara Lucia questo è vero in matematica. In politica il prodotto cambia. Cambia molto. Anzi…moltissimo!

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  4. lucia - Data: 30/6/2014 19:19:39 - IP: 95.239.150.xxx

    Cambia in matematica e anche tra cittadini affini. Se non ti conoscessi potrei darti della superficiale vista la risposta al mio commento. L’ottimismo è il mio amico di sempre. Nel commento do spazio ai giovani che definisco non ancora smaliziati e non vedo dove tu intravedi “pessimismo e disfattismo” nell’ipotesi di un futuro fresco e giovanile per la politica locale.

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  5. angela colella - Data: 1/7/2014 16:13:33 - IP: 82.49.93.xxx

    Tu dici definisci i cittadini di Ischia: “spettatori inermi”. E’ in questa espressione che intravedo “pessimismo e “disfattismo”. I cittadini di Ischia non meritano di essere apostrofati come “spettatori inermi”. Sono i titolari della sovranità popolare. A loro dev’essere riconosciuto il massimo rispetto.Quanto ai giovani sono d’accordo che meritano di formare la nuova classe dirigente. Prima però devono essere votati dai cittadini. In Democrazia funziona così: prima ti candidi. Poi vieni eletto. Infine amministri la Casa Comunale.
    p.s. sono felice che l’ottimismo sia il tuo amico di sempre.

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  6. lucia - Data: 2/7/2014 12:37:15 - IP: 79.33.88.xxx

    Ribadisco e spero finisca quì questa polemica che non sta portando a nessun costrutto. A Ischia la così detta democrazia partecipativa è stata totalmente assente. I cittadini sovrani hanno sempre demandato alla classe politica qualsivoglia soluzione. Se non fossero stati così inermi parte del territorio non avrebbe subito lo scempio e il saccheggio che ci ritroviamo. Il popolo sovrano a Ischia non sa o non vuole riconoscersi tale per un secolare clientelismo. Ognuno ha dei cadaveri nell’armadio per manufatti abusivi-scarichi fognari alberghieri-licenze non del tutto condivisibili dal punto di vista legale…burocratico. Silenzi assensi del tuo popolo Sovrano che ha scelto di tagliarsi le palle da sole. Albergatori dell’ultima ora docet con scarichi non trattatii in rete. Cara Angela siamo alla frutta. Questo non per il mio disfattismo ma per la mancata presa di coscienza della popolazione che ha assistito inerme alla catastrofe ambientale-economica e quindi sociale. Buon lavoro.

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  7. angela colella - Data: 2/7/2014 17:06:45 - IP: 82.51.73.xxx

    OH… MY GOD!! Quella che descrivi è una…CATASTROFE!
    Sintetizziamo. Io rispetto le tue opinioni. In parte non le condivido. Ma questo non è importante. Rasserenati. Il mondo continuerà a girare nonostante tutto…

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  8. norman - Data: 3/7/2014 21:01:53 - IP: 87.10.145.xxx

    Si vabbe’ il mondo continua, ma intanto il territorio si degrada, il tessuto sociale si sfalda, i giovani validi emigrano, l’economia nera avanza, il profitto alberghiero si assottiglia e il valore delle case ( ah, il mio tessoro…) scende.
    E’ la decrescita infelice.
    Penso che in questa situazione prevista da anni ci siamo finiti non per generiche colpe deila ” gente” o dei ” politici” ma per l’azione di gruppi di potere ristretti, piu’ interessati a tessere rapporti affaristici e clientelari con la terraferma che a dedicarsi ai problemi storici dell’isola; problemi che non a caso incancreniscono. Se non si affronta politicamente – cioe’ da parte di un soggetto politico nuovo – questo nodo di chi comanda effettivamente ( efficacemente) sull’isola, la prognosi e’ infausta.

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