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Il compagno massone, il porto di Forio le terme di Ischia

(Il mio commento per “IL DISPARI” che sulla vicenda dedica ampi servizi. Lo trovate in edicola fino a mercoledì)
ATTENTI AI LUPI… E AL RITORNO DEI PESCECANI
di Luciano Castaldi In Italia a parole tutti, ma proprio tutti, si dicono “liberali”. Tutti, anche gli ex comunisti del PCI-PDS-DS- PD. E persino D’Alema… In Italia poi, tutti si dicono per la trasparenza, la legalità, la coerenza, la verità. Tutti, finanche Giosi Ferrandino e Franco Regine… Così come tutti si dicono per la moralità che – tutti dicono-, è altra cosa dal moralismo… E dunque, tutti dicono di credere nell’etica della politica. Tutti. Anche l’ex giovane virgulto dei “democrat” foriani Nicola Monti… E ho detto tutto.

Poi però, quando si tratta di passare dai “buoni propositi” alle azioni concrete… di procedere, per esempio, alle “liberalizzazioni”… di aprirsi alla concorrenza… di rispettare le logiche del mercato… di applicare le giuste procedure nell’affidamento degli appalti…più nulla. Avviene anzi che, peggio di quel che si verificava ai tempi della così detta “Prima Repubblica”, la “politica” (scritto tra mille virgolette) continua a farla da padrona. E la perversa commistione tra politici privi di scrupoli e faccendieri in cerca di facili guadagni si solidifica al punto da diventare granitica. Così, quelli che prima facevano affari col “pubblico”, ora continuano sulla stessa strada grazie al “privato” compiacente che, prima si aggiudica l’appalto e poi, a tempo debito, “ripaga”. Il tutto in attesa che il “nuovo” vento (determinato anche dai recenti referendum) rimetta nelle mani pubbliche ciò che confusamente si stava provando a “privatizzare”… E la storia riparte dall’inizio. Tanto cosa cambia? “Pecunia non olet” dicevano i latini. Che tradotto vuol dire: “Il denaro non ha odore”. Non puzza. Mai. Sia esso “pubblico” o “privato”; lecito e non; di “destra” o di “sinistra”; frutto di vincita al “Bingo” o di una semplice “regalia”… C’è gente che nemmeno ha idea di cosa vuol dire la parola “crisi”. Che non saprà mai cosa significhi alzarsi alle 7 del mattino per recarsi a lavoro. No, non bisogna andare lontano con lo sguardo… anche se è solo lì che puntano il dito gli “indignati” speciali di ogni razza. Purtroppo, invece, quando pensiamo alla “Casta” ci vengono in mente solo i grandi personaggi della politica, dell’economia e del giornalismo nazionale. Sbagliato. La Casta vive accanto a noi. In mezzo a noi. Spesso siamo noi ad alimentarla, a sostenerla, a farla crescere e moltiplicare. Non solo con il voto. La Casta ingrassa nei nostri municipi, negli uffici tecnici, nei cda delle municipalizzate, nei consorzi. Perché a questo è ridotta oggi la politica: a uno strumento per far soldi. Magari per pagarsi il mutuo della villetta panoramica… o per provare il “brivido” di parcheggiare la Maserati in Piazza San Leonardo… Oppure – per chi si accontenta – semplicemente il mezzo per non esser costretto a sudarsi il pane quotidiano… Perciò si da libero sfogo alla fantasia: si creano i settimi assessori e le presidenze dei consigli comunali… e “l’aria nuova” promessa dai “trentenni”, quelli con tanto di laurea in legge, divenne aria fritta!

SIA CHIARO: SONO SOLO COINCIDENZE.

I Comuni di Forio e Ischia hanno l’esigenza di affidare a terzi la gestione rispettivamente del porto e dell’Ischia Thermal Center. Nel primo caso si opta per una gestione “mista” pubblico-privato. Nel secondo si procede alla privatizzazione della gestione attraverso un bando di gara. Emerge uno strano quadro i cui contorni si vanno pian piano delineando. Ci sono innanzi tutto i comuni interessati, reduci da decenni di sprechi, di cattiva amministrazione, di clientelismo, di insipienza. Poi ci sono una serie di “soggetti privati” molto discussi e discutibili (sia chiaro, i processi dimostreranno l’estrema pulizia di ciascuno). E che soggetti!!! Per esempio, c’è questo tale… questo Vittorio Casale, ex re delle Sale Bingo, esponente di spicco (secondo il Fatto Quotidiano) della massoneria dell’Emilia Romagna, arrestato per bancarotta fraudolenta, immobiliarista di fiducia di Giovanni Consorte, amico di D’Alema, e coinvolto anni fa nello scandalo UNIPOL, il grosso gruppo finanziario legato alla Lega per le cooperative…. Il Casale, come avrete letto altrove, è personaggio “importante”. È sufficiente una piccola ricerca sul web per capire di chi stiamo palando. Casale sbarca sia nel porto di Forio divenendo socio di Marina di Raggio Verde con “Immofinanziaria”, sia a Ischia con Operae spa che si aggiudica la gara per la futura gestione delle Terme Comunali. Dunque ricapitoliamo: Bingo, Unipol, Cooperative rosse, alta finanza, appalti, privatizzazioni pilotate, forniture per i comuni, leader della sinistra, giovani virgulti paesani… Un bel quadro non c’è che dire… Solo immaginazione??? Solo frutto di malvagie illazioni di chi scrive, magari suggestionato dalle notevoli “esperienze” personali e professionali di alcuni soggetti locali coinvolti nella faccenda? Oppure qui è semplicemente l’indovinare di chi pensa male?

Non è mia competenza –né consuetudine- emettere sentenze o infliggere condanne. Questa specialità la lascio in esclusiva ai giornalisti “democratici”? Però ci sono alcune domande da fare. Per esempio, com’è possibile che prima di affidare la gestione di servizi pubblici o, peggio ancora, di costituire insieme delle società, non si sia sentito la necessità di informarsi circa il “ricco curriculum” di certi personaggi e delle loro creature finanziarie?

Non è strano che una delle società messe su da questo Casale, la Operae spa, sia a sua volta composta da società che nascono e muoiono del giro di pochi mesi? Possibile che nessuno abbia pensato di farsi un giretto su internet alla ricerca delle credenziali di questi signori???

Ve la immaginate voi la reazione dei vari Santoro, Travaglio o Scalfari isolani (su tutti quelli del corrierediferrandino…) nel caso in cui, anziché avere soggetti legati alla sinistra, ci fossero stati amministratori di centro-destra e imprenditori legati a Mediaset? A ogni buon conto, che siano solo “compagni che sbagliano”, semplici “furbetti da quartierino”, o peggio ancora, lupi affamati… un fatto è certo: è meglio tenerli alla larga. Non vorrei che questa vicenda ci facesse dimenticare i disastri causati dai pescecani della partitocrazia… Tuttavia, se si vuol “liberalizzare” sul serio occorre certezza delle regole, legalità e trasparenza. È qui che diventa decisivo il ruolo delle Istituzioni e della Politica: il loro compito è valutare, vigilare, accogliere e, se nel caso, respingere. Nell’interesse di tutti. Questo sì che significa buon “opera(r)e”. Il resto sa di truffa.


1 Commento, Commenta o fai un Ping

  1. massimiliano atzei - Data: 26/5/2012 13:13:22 - IP: 151.37.168.xxx

    Salve,sono massimiliano .sono arrivato su questo sito casualmente,mentre cercavo notizie su Vittorio Casale,persona eccezionale !Non voglio entrare in merito alle questioni sollevate nei confronti di quest’uomo,ma vorrei ricordare a molti illustri che adesso tacciono, di tutto il bene che ha fatto nella propria vita e quanto ne farà in futuro!un’uomo che ti aiuta senza nulla a pretendere.,Sono stato a stretto contatto con Vittorio,e posso assicurarvi che in questo momento stà pagando errori commessi da altri individui ! Purtroppo nel nostro bellissimo paese quando un piatto va in frantumi non si và alla caccia di chi l’ha gettato dalla finestra,ma piuttosto si tende ad accusare chi ha creduto nella propria azienda!!!Cordiali saluti.

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