Dopo la richiesta di integrazione avanzata dal Ministero dell’Ambiente alla società IschiaGeotermia, secondo fonti accreditate ci sarebbe stato un incontro tra i vertici della società, esponenti ministeriali e dell’Osservatorio Vesuviano. In quella sede, IschiaGeotermia avrebbe acconsentito a fornire tutti gli approfondimenti richiesti, con la significativa eccezione di quelli scaturiti dalla relazione della Prof. Tiziana Vanorio, docente di Geofisica – Fisica delle rocce presso la Stanford University, California, Usa.
Più nel dettaglio, IschiaGeotermia (Gruppo Gavio) avrebbe fatto presente l’impossibilità di portare a termine entro la fine di agosto una campagna di sismica ad alta risoluzione. Due gli ostacoli: l’invasività dell’intervento (è un tipo di indagine che contempla l’utilizzo di esplosivo per registrare le onde sismiche e tirare fuori altre informazioni dal sottosuolo) e naturalmente la stagione turistica in corso.
Da qui la proposta di utilizzare altri metodi di indagine geologica del sottosuolo per soddisfare la richiesta di integrazione fatta dal Ministero. Si è parlato di geoelettrica e magnetotellurica, tecniche che dalla loro avrebbero minore invasività (non sono richiesti scavi e/o altre operazioni invasive) e perdipiù potrebbero esser effettuate nelle ore notturne.
Insomma, si continua a parlare di geotermia sull’isola d’Ischia e questo, secondo i bene informati, dimostrerebbe che il Gruppo Gavio è convinto della bontà dell’investimento e difficilmente, perciò, mollerà la presa.
Noi, dal canto nostro, continueremo a seguire gli sviluppi della vicenda. Stay tuned!