di Gennaro Savio. “Enzo Ferrandino, da vicesindaco onnipresente a sindaco ‘latitante’”. Potrebbe essere questo il titolo della parabola politico-amministrativa che negli ultimi mesi ha visto protagonista l’attuale primo cittadino ischitano. Infatti nei mesi precedenti le elezioni dello scorso 11 giugno, quando cioè Ferrandino ricopriva la carica di vicesindaco ed era stato designato quale futuro candidato a sindaco dell’”ammucchiata” di centrodestra e centrosinistra che oggi regge le sorti del paese, l’attuale sindaco mostrava un attivismo ed una disponibilità verso le problematiche che attanagliavano il paese e la cittadinanza veramente fuori dal comune. Ricordo che persino quando ho personalmente indetto delle riunioni con i genitori della scuola media di Ischia sulla vergogna della palestra lasciata letteralmente marcire dalla sua amministrazione, Ferrandino, senza che nessuno lo avesse mai invitato, si presentava con al seguito altri amministratori, ed interveniva quasi a voler dire ‘io sono qui a vostra disposizione come sempre e il problema lo risolveremo”. Tutto questo, secondo me, al solo scopo di cercare di non perdere consenso elettorale da parte della cittadinanza scolastica. E quando davanti a tutti gli rammentavo che il suo insolito attivismo era dovuto al fatto che fosse candidato sindaco ed andava alla ricerca di consenso elettorale, si arrabbiava e quasi si risentiva. Ma come si suole dire “il tempo è sempre galantuomo” e lo è stato anche in questa occasione. Infatti, passate le elezioni e finite le “sausicciate” elettorali, quasi come d’incanto Enzo Ferrandino si è rintanato nelle stanze del potere e sembra essere “scomparso” dalla circolazione. Per lui, in pubblico, solo apparizioni alle processioni religiose e la dovuta presenza in Consiglio comunale. Per il resto, l’attivismo e la disponibilità antecedente al voto che lo portavano ad essere onnipresente in paese, sembrerebbero essersi “andati a benedire”. Qualche esempio? Eccoli. Dopo averglielo accennato per strada per ben due volte, da giorni lo telefono per fissare un appuntamento con i cittadini di via Giovan Battista Vico che chiedono lumi sulla modifica del piano traffico riguardanti la loro strada di pertinenza, ma il telefono di Enzo suona a vuoto e l’unica risposta che ricevo sono i messaggini in automatico del tipo: “Adesso non posso parlare, ti chiamo più tardi”. Peccato che poi non mi abbia mai richiamato. Per carità, liberissimo di farlo, ci mancherebbe, ma vi posso garantire che prima delle elezioni l’atteggiamento era del tutto differente. La stessa cosa è avvenuta nel pomeriggio di martedì 5 settembre 2017. Dalle ore 15.00 in poi, ora in cui ho verificato di persona la scandalosa e pericolosa presenza sul belvedere del Castiglione di cateteri usati, alcuni dei quali pieni di urina, ho cercato di contattarlo, quale massima autorità sanitaria del paese, per segnalargli la cosa e cercare di ottenere un suo celere intervento visto la situazione di grave pericolo igienico-sanitario. Niente da fare e per risposta i soliti messaggini. Al contrario, quando lo contattavo durante la fase in cui è stato vicesindaco, non solo rispondeva sempre o richiamava, ma interveniva anche celermente dove necessario a risolvere le problematiche che sollevavamo. Oggi, col suo prevedibile atteggiamento politico che avevamo ampiamente previsto, sul Municipio di Ischia abbiamo, e non poteva essere diversamente, la perfetta continuità politico-amministrativa di quella che è stata la precedente amministrazione capitanata da Giosi Ferrandino, una delle peggiori della storia repubblicana del nostro comune. Ma visto l’esordio, Enzo potrà fare anche peggio. Non è facile, ma può riuscirci. Per quanto ci riguarda, invece, pur non essendo presenti in Consiglio comunale, nel Comune di Ischia col nostro incessante impegno continueremo a rappresentare l’unica forza politica e sociale di opposizione all’attuale malgoverno del paese.