Danni da mareggiata: Ischia si lecca le ferite

Alla Mandra scomparsa la spiaggia libera, mentre è sprofondata parte della strada che costeggia la spiaggia dei Pescatori
di Gennaro Savio. Come un pugile messo al tappeto dal suo avversario, Ischia si lecca le ferite dopo le violenti mareggiate di scirocco che hanno caratterizzato l’ultimo weekend. Quasi non bastassero i danni provocati ovunque dalle mareggiate dei giorni scorsi, tra sabato 24 e domenica 25 novembre 2019 una nuova ondata di maltempo che ha portato acqua alta e mare in tempesta, ha messo in ginocchio il litorale del comune di Ischia dove il mare, in alcuni frangenti, ha raggiunto persino le case così come abbiamo ampiamente documentato con i nostri servizi giornalistici. Danni provocati, più che dalle mareggiate, dalla mancanza di scogliere a difesa dell’abitato di cui praticamente è sguarnito il litorale ischitano a causa dell’insensibilità e dell’incapacità politica delle amministrazioni comunali degli ultimi quarant’anni i cui rappresentanti, nonostante le reiterate promesse in campagna elettorale, una volta eletti non hanno mai fatto nulla per far si che il mare nono continuasse a fare danni e a creare pericoli. E così i marosi continuano a tenere campo libero e a distruggere tutto ciò che si trovano davanti. A Ischia Ponte come al porto. E mentre sulla spiaggia di San Pietro sono scomparsi interi tratti di arenile, alla Mandra la spiaggia libera adiacente il ristorante “Lucia” è totalmente scomparsa, mentre parte della strada che costeggia la spiaggia dei Pescatori è letteralmente sprofondata, proprio nel punto in cui da anni denunciamo la pericolosità che le tempeste di mare costituiscono per le case adiacenti e i cui abitanti si vedono giungere i cavalloni sin sulle mura dei palazzi. Le onde del mare hanno scavato talmente in profondità da creare un’enorme voragine. La strada è stata chiusa alle macchine e ora il pericolo è che il mare giunga alle fondamenta dei palazzi. La qual cosa preoccupa e non poco chi qui ci vive. Cosa aggiungere. Quanto sta accadendo in questi giorni è la dimostrazione che ci avevamo visto giusto e che già da anni Ischia aveva il bisogno impellente di realizzare scogliere a difesa dell’abitato. Come sosteneva da sempre anche il geologo di fama internazionale Franco Ortolani scomparso di recente. E allora, cari amministratori comunali e caro sindaco Enzo Ferrandino, impegnati per calcoli di potere ad effettuare continui rimpasti di giunta senza muovere un dito a difesa degli interessi collettivi, cosa facciamo, aspettiamo che accada l’irreparabile oppure vogliamo correre finalmente ai ripari? Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista guidato dal Segretario generale Domenico Savio continuerà a battersi affinché lungo tutto il litorale ischitano vengano realizzate le necessarie scogliere a difesa dell’abitato.
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