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Amo Forio, perciò dico che (forse) è meglio il Comune Unico Ischia

di Luciano Castaldi Se mai ci sarà, al referendum per il Comune Unico dell’isola d’Ischia, pur tra qualche perplessità e molta tristezza, voterò “si”. Gli argomenti migliori che mi spingono a questa sofferta determinazione me li hanno offerti in questi giorni i redivivi consiglieri comunali di minoranza di Forio che, in un manifesto fatto affiggere sulle cantonate del paese, parlano di un sindaco fallimentare, di un territorio abbandonato, di sperequazione tra le tasse a carico dei foriani e quelle del resto dell’isola, di privatizzazione delle spiagge, di mali foriani endemici e apparentemente incurabili. Gli esponenti della minoranza temono (ohibò!) che, con il Comune Unico, Forio possa essere cancellata dalla “cartina geografica”. Ma chi e come dovrebbe curare i mali all’ombra del Torrione? Chi dovrebbe assicurare la rinascita della nostra Comunità? I firmatari del manifesto? Suvvia!!!

A chi teme la scomparsa di Forio rispondo che purtroppo questa è molto più di una triste prospettiva. Il Paese non c’è più da molto tempo. Ed è emblematico che nessuno dei suoi attuali leader politici se ne sia accorto. Questi signori sembrano fare come quel killer che portò la torta di compleanno a casa del caro estinto…

È vero, non è mai esistita una sua “ètà dell’oro”, ma negli ultimi cinquant’anni, Forio è stata irresponsabilmente sepolta sotto una montagna di degrado morale e materiale. Forio è stata coperta da una valanga di cemento e abusivismo edilizio, di egoismo e strafottenza, di volgarità e cafonaggine. Forio è stata cancellata dall’insipienza e dall’incapacità della sua classe dirigente. Forio è stata distrutta dai foriani… che l’hanno ridotta a un’enorme cafon valley con le strade più sgarrupate e sporche dell’isola, un traffico da megalopoli asiatica, i monumenti e le altre splendide testimonianze del passato che cadono a pezzi, le scuole peggiori, infrastrutture carenti o inesistenti, opere pubbliche inutili e a volte persino dannose, un corpo sociale in putrefazione… una casta al potere che si sente onnipotente, e i suoi bei primati (di cui molti vanno pure fieri): il maggior numero di autonoleggi, sale giochi, pub, baracche, slot machine, furti, rapine… Chi vuole farsi un’idea di come è oggi ridotta Forio non deve fare altro che passeggiare per Via Cava delle Pezze: macchine e motorini ovunque e gente in fila per giocare la “bolletta”…

Forio è ridotta come il suo raggio verde: a un’illusione ottica. E se certamente ancora resiste una certa idea di Forio, resiste solo nel cuore di qualche romantico come me, fuori dal tempo e, forse, fuori di testa.

Cari miei, Forio non c’è più e sopravvive solo la sua bruttissima copia. Potrà forse risorgere, ma solo in un contesto superiore, capace finalmente di valorizzare la sua identità, la sua storia, la sua cultura, le sue chiese, il suo patrimonio artistico e culturale, i suoi vicoli, il suo borgo medievale, i suoi palazzi, la sua natura e le sue spiagge. Cioè tutte quelle cose che noi foriani abbiamo rovinato. E appare ridicolo tutto questo “campanilismo” (sentimento bello e nobile, se non si trasforma in risentimento) sopra le rovine del campanile.

Se è vero che Franco Regine incarna la perfetta sintesi di un periodo storico iniziato negli anni ’70 caratterizzato dalla superficialità, dalla fanfaronaggine, dall’assenza di idee, dalla mancanza di una visione strategica, dall’incapacità di assumere decisioni forti… beh, i suoi oppositori non sono stati (e non sono) da meno.

Penso perciò che le ragioni a favore del Comune Unico siano infinitamente superiori a quelle di quanti vi si oppongono adducendo quasi sempre motivazioni dettate dal cuore più che dal cervello. Certezze assolute non ce ne sono, ma paradossalmente ritengo che il miglior modo per dare risposte concrete a quei sentimenti di “forianitudine” genuini e sinceri possa forse essere proprio il comune unico. Se veramente vogliamo salvare quel che resta di Forio, il suo territorio, la sua storia e la sua piccola identità, è urgente rompere con la sua deprimente attualità politica e culturale fatta di clientelismo, di giochi di potere e di sprechi. Il Comune Unico certamente non darà vita al paradiso. Ma nemmeno alla puzzolente fogna attuale. Molti problemi continueranno a esserci. Ma almeno avremo uguali diritti e doveri per tutti: per i tassisti e per i vigili urbani, per chi parcheggia nelle strisce blu e per chi apre un’attività commerciale… Soprattutto avremo una sprovincializzazione del confronto civile, una migliore selezione della classe dirigente, un sistema amministrativo più forte e autorevole.

Il rilancio di Forio e dell’intera isola passa necessariamente attraverso una strategia comune su questioni vitali come la depurazione, il traffico, la promozione turistica, l’assetto urbanistico, il diritto alla casa, il dissesto idrogeologico, i servizi sociali. Da soli non ce la facciamo. Siamo deboli, piccoli, miopi e sciocchi. Abbiamo bisogno di più ossigeno. Di respirare aria fresca e pulita. Abbiamo bisogno di uscire dal pantano putrescente delle beghe paesane per nuotare in mare aperto. Meglio allora provare a nuotare – e forse annegare – nel grande mare del Comune Unico, che farsi sbranare dai pescecani della piccola politicuzza paesana.

No, nel futuro, non c’è spazio per i Regine e nemmeno per i suoi attuali oppositori (nonché ex compagni di merenda…). Non c’è spazio per il peggiore passato. Perlomeno è questa la speranza, in questi nostri giorni amari nei quali è diventato difficile anche sperare, figuriamoci sognare. Perché il sogno ci sarebbe: una Forio capace di autogovernarsi e che non marcisce sulle sue stesse macerie.


8 Commenti, Commenta o fai un Ping

  1. Piero - Data: 28/11/2010 19:07:11 - IP: 93.150.239.xxx

    sono tristemente d’accordo su tutto
    meglio un comune unico a questo punto ke una forio guidata dagli attuali amministratori o dalla vergognosa ed inutile alternativa rappresentata dai vai Colella, Trofa, Cigliano & Company

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  2. Nicola - Data: 28/11/2010 21:09:35 - IP: 95.247.171.xxx

    ma chi sarebbero questi grandi politici che dovebbero amministrare l’I comune unico
    I

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  3. Paraviso e gioventù - Data: 28/11/2010 21:45:21 - IP: 87.6.145.xxx

    Assolutamente d’accordo. Tutti a casa e avanti con il comune unico.

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  4. Nicola - Data: 29/11/2010 21:31:09 - IP: 79.27.138.xxx

    Caro Paraviso e Gioventu’, se sara’ istituito il Comune Unico sull’Isola d’Ischia il primo ad andare a casa sarai tu .CIAO Un cittadino che e’ contro il Comune Unico perche’ ama il suo Paese.

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  5. GAETANO COLELLA - Data: 29/11/2010 22:00:35 - IP: 79.27.138.xxx

    Caro piero o chi per esso, a Forio se c’e’ qualcosa di veramente vergognoso,questo e’ rappresentato da personaggi come te che con tanta disinvoltura sperano che avvenga la cancellazione del nome di Forio dalla carta geografica dell’Italia..Gaetano Colella

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  6. Giovanni - Data: 30/11/2010 13:24:42 - IP: 82.89.174.xxx

    Perchè se approvano il comune Unico Forio sprofonda???

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  7. mari - Data: 30/11/2010 17:17:49 - IP: 82.57.79.xxx

    Meglio che Forio sia cancellata dalla carta geografica che in questa situazione per non scrivere un altra cosa …..e poi vorrei dire al Sig.Colella lui ha avuto la opportunita di fare qualcosa per la sua tanto amata Forio perchè non ha approfitato di quella occasione?Forse era troppo occupato a pensare ai fatti SUOI ?????????

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  8. GIANCARLO - Data: 30/11/2010 23:32:21 - IP: 87.7.144.xxx

    daccordissimo con mari.e’ meglio che forio venga cancellata dalla carta geografica,trattasi della vergogna dell’isola , in quanto e’ l’alcova di personaggi di basso livello provenienti dalla terraferma.meglio perdere un comune, ma salvarne altri cinque…in queste situazioni si fa cosi.quando c’e crisi bisogna sacrificare l’anello debole..la gatta quando non riesce ad allattare piu tutti i figli cosa fa?uccide i piu deboli, ed e’ giusto che sia cosi, lo fa per il bene degli altri.nel caso di ischia il piu debole e’ forio(il piu inguaiato).solo che il gattino non ha nessuna colpa a nascere piu debole degli altri, mentre nel caso di forio sono stati i foriani a renderla debole.per cui senza pensarci piu un taglio netto alla testa di forio e rilanciamo la nostra beata ISOLA DI ISCHIA che di risorse da sfruttare ne ha tante e se sfruttate bene qui ci si puo vivere di rendita senza bisogno piu di lavorare, ve lo dice un albergatore con anni di esperienza alle spalle……

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