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Napoli, la magia dei rifiuti scomparsi. Dove sono?

Giugliano – “Ogni sera è la stessa storia. Materiali vari accumulati a mo’ di montagna sulle nostre campagne. Arriva un camion di quelli malandati gettano alcool e benzina su tutti i rifiuti e, facendo dei nastri una miccia enorme, si allontanano.
Con un accendino danno fuoco al nastro e tutto in pochi secondi diviene una foresta di fuoco”. “Il tipo di incendio è riconoscibilissimo. E’ un fumo nerissimo, denso, diverso dagli altri che si sprigionano quando brucia erba e molto più dannoso. Lo senti scendere attraverso la gola e dopo pochi minuti hai bisogno di allontanarti perché ti brucia”. Il drammatico ma troppo noto racconto è di un pensionato che vive in un area al confine tra Giugliano e Qualiano. L’uomo ogni sera assiste sempre allo stesso spettacolo che non ha altro nome se non quello di “incendio di rifiuti tossici”. La mattina, ci racconta, “quando scendo di casa per la mia solita passeggiata mattutina mi rendo conto che qualcosa è cambiato. Le ruote che ieri erano su quel po’ di erba che ancora restava non ci sono più, e l’erba è ormai steppa”. “Quando sono venuto ad abitare qui, più di venticinque anni fa eravamo immersi nel verde. Poi certo la tecnologia ha fatto i suoi passi ma ora è la mano dell’uomo che ci vuole distruggere”. “Prima da casa mia non vedevo il fumo ma un campo sterminato di mele annurche. Oggi, però, l’agricoltura di questi luoghi, che esportava verdura e frutta fino in Scandinavia, crolla a picco. I frutti spuntano malati, le terre divengono infertili. Ma la rabbia dei contadini e lo sfacelo diventano ancora una volta un elemento di vantaggio, poiché i proprietari terrieri disperati svendono le proprie coltivazioni”. E intanto aumentano le malattie, le patologie tumorali.
E c’è di positivo solo che le città almeno si stanno liberando dell’immondizia nella quale sembrava dovessero soccombere.
Attualmente – si apprende dallo staff di Bertolaso – la giacenza di immondizia nelle strade viene stimata fra le 8000 e le 9000 tonnellate in tutta la Regione. Solo negli ultimi due giorni sono state raccolte 17mila e cinquecento tonnellate. La mappa dei Comuni ancora bisognosi di raccolta straordinaria si presenta a macchia di leopardo. Prevalentemente, però, le amministrazioni i cui territori aspettano di essere definitivamente ripuliti, sono nell’area a nord del capoluogo campano e nell’area flegrea.
I Comuni di Napoli, Caserta, Giugliano, Pozzuoli, Portici e Torre del Greco, ormai ripuliti dai rifiuti, secondo fonti Ansa, metteranno a disposizione delle altre amministrazioni ancora in difficoltà, i propri autocompattatori. I mezzi saranno utilizzati soprattutto in alcune aree della provincia di Napoli dove esistono delle giacenze di immondizia non raccolta.
Ma c’è chi comunque continua a domandarsi che fine abbiano fatto quelle tonnellate di spazzatura che fino a qualche settimana fa ci rendevano la vita impossibile. Sono tutte nei piccoli centri adibiti a discarica o forse quel miracolo nazionale chiamato “Berlusconi” ha davvero mantenuto le promesse. Di fatto le oltre quattromila tonnellate del Giuglianese e quelle del capoluogo partenopeo sono scomparse, completamente e pare che nessuno si domandi dove sono finite.
Come dire, l’importante è che non siano più in strada. Una prima risposta sembra arrivare allora da questo anonimo cittadino giuglianese: “Ogni sera è la stessa storia. Materiali vari accumulati a mo’ di montagna sulle nostre campagne. Arriva un camion di quelli malandati gettano alcool e benzina su tutti i rifiuti e, facendo dei nastri una miccia enorme, si allontanano.
Con un accendino danno fuoco al nastro e tutto in pochi secondi diviene una foresta di fuoco”.

Iolanda Stella Corradino


8 Commenti, Commenta o fai un Ping

  1. Beppe - Data: 20/7/2008 14:01:17 - IP: 151.67.197.xxx

    Padre Alex Zanotelli, Napoli, 12 luglio 2008

    “Carissimi,
    è con la rabbia in corpo che vi scrivo questa lettera dai bassi di Napoli, dal Rione Sanità nel cuore di quest’estate infuocata. La mia è una rabbia lacerante perché oggi la Menzogna è diventata la Verità. Il mio lamento è così ben espresso da un credente ebreo nel Salmo 12:
    “ Solo falsità l’uno all’altro si dicono:
    bocche piene di menzogna,
    tutti a nascondere ciò che tramano in cuore.
    Come rettili strisciano,
    e i più vili emergono,
    è al colmo la feccia.”
    Quando, dopo Korogocho, ho scelto di vivere a Napoli , non avrei mai pensato che mi sarei trovato a vivere le stesse lotte. Sono passato dalla discarica di Nairobi, a fianco della baraccopoli di Korogocho alle lotte di Napoli contro le discariche e gli inceneritori.Sono convinto che Napoli è solo la punta dell’iceberg di un problema che ci sommerge tutti.Infatti, se a questo mondo, gli oltre sei miliardi di esseri umani vivessero come viviamo noi ricchi (l’11% del mondo consuma l’88% delle risorse del pianeta!) avremmo bisogno di altri quattro pianeti come risorse e di altro quattro come discariche ove buttare i nostri rifiuti. I poveri di Korogocho, che vivono sulla discarica, mi hanno insegnato a riciclare tutto, a riusare tutto, a riparare tutto, a rivendere tutto, ma soprattutto a vivere con sobrietà.
    E’ stata una grande lezione che mi aiuta oggi a leggere la situazione dei rifiuti a Napoli e in Campania, regione ridotta da vent’anni a sversatoio nazionale dei rifiuti tossici.Infatti esponenti della camorra in combutta con logge massoniche coperte e politici locali, avevano deciso nel 1989, nel ristorante “La Taverna” di Villaricca”, di sversare i rifiuti tossici in Campania.Questo perché diventava sempre più difficile seppellire i nostri rifiuti in Somalia. Migliaia di Tir sono arrivati da ogni parte di Italia carichi di rifiuti tossici e sono stati sepolti dalla camorra nel Triangolo della morte (Acerra-Nola- Marigliano), nelle Terre dei fuochi (Nord di Napoli) e nelle campagne del Casertano. Questi rifiuti tossici “bombardano” oggi, in particolare i neonati, con diossine, nanoparticelle che producono tumori, malformazioni , leucemie.
    Il documentario Biutiful Cauntri esprime bene quanto vi racconto.
    A cui bisogna aggiungere il disastro della politica ormai subordinata ai potentati economici-finanziari.Infatti questa regione è stata gestita dal 1994 da 10 commissari straordinari per i rifiuti,scelti dai vari governi nazionali che si sono succeduti. In 15 anni i commissari straordinari hanno speso oltre due miliardi di euro, per produrre oltre sette milioni di tonnellate di “ecoballe”, che di eco non hanno proprio nulla : sono rifiuti tal quale, avvolti in plastica che non si possono nè incenerire, né seppellire perché inquinerebbero le falde acquifere. Buona parte di queste ecoballe, accatastate fuori la città di Giugliano, infestano con il loro percolato quelle splendide campagne denominate “Taverna del re “.
    E così siamo giunti al disastro! Oggi la Campania ha raggiunto gli stessi livelli di tumore del Nord-Est, che però ha fabbriche e lavoro.Noi, senza fabbriche e senza lavoro, per i rifiuti siamo condannati alla stessa sorte. Il nostro non è un disastro ecologico -lo dico con rabbia- ma un crimine ecologico, frutto di decisioni politiche che coprono enormi interessi finanziari. Ne è prova il fatto che Prodi, a governo scaduto, abbia firmato due ordinanze:una che permetteva di bruciare le ecoballe di Giugliano nell’inceneritore di Acerra, l’altra che permetteva di dare il Cip 6 (la bolletta che paghiamo all’Enel per le energie rinnovabili) ai 3 inceneritori della Campania che “trasformano la merda in oro -come dice Guido Viale- Quanto più merda, tanto più oro!”.
    Ulteriore rabbia quando il governo Berlusconi ha firmato il nuovo decreto n.90 sui rifiuti in Campania. Berlusconi ci impone, con la forza militare, di costruire 10 discariche e quattro inceneritori. Se i 4 inceneritori funzionassero, la Campania dovrebbe importare rifiuti da altrove per farli funzionare. Da solo l’inceneritore di Acerra potrebbe bruciare 800.000 tonnellate all’anno! E’ chiaro allora che non si vuole fare la raccolta differenziata, perché se venisse fatta seriamente (al 70 %), non ci sarebbe bisogno di quegli inceneritori. E’ da 14 anni che non c’è volontà politica di fare la raccolta differenziata. Non sono i napoletani che non la vogliono, ma i politici che la ostacolano perché devono ubbidire ai potentati economici-finanziari promotori degli inceneritori. E tutto questo ci viene imposto con la forza militare vietando ogni resistenza o dissenso, pena la prigione. Le conseguenze di questo decreto per la Campania sono devastanti. ”Se tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge (articolo 3 della Costituzione), i Campani saranno meno uguali, avranno meno dignità sociale-così afferma un recente Appello ai Parlamentari Campani Ciò che è definito “tossico” altrove, anche sulla base normativa comunitaria, in Campania non lo è; ciò che altrove è considerato “pericoloso”qui non lo sarà. Le regole di tutela ambientale e salvaguardia e controllo sanitario, qui non saranno in vigore. La polizia giudiziaria e la magistratura in tema di repressione di violazioni della normativa sui rifiuti, hanno meno poteri che nel resto d’Italia e i nuovi tribunali speciali per la loro smisurata competenza e novità, non saranno in grado di tutelare, come altrove accade, i diritti dei Campani …
    Per questo sono andato con tanta indignazione in corpo all’inceneritore di Acerra, a contestare la conferenza stampa di Berlusconi, organizzata nel cuore del Mostro, come lo chiama la gente. Eravamo pochi, forse un centinaio di persone. (La gente di Acerra, dopo le botte del 29 agosto 2004 da parte delle forze dell’ordine,è terrorizzata e ha paura di scendere in campo). Abbiamo tentato di dire il nostro no a quanto stava accadendo.Abbiamo distribuito alla stampa i volantini :”Lutto cittadino.La democrazia è morta ad Acerra.Ne danno il triste annuncio il presidente Berlusconi e il sottosegretario Bertolaso.” Nella conferenza stampa (non ci è stato permesso parteciparvi!) Berlusconi ha chiesto scusa alla Fibe per tutto quello che ha “subito” per costruire l’inceneritore ad Acerra! (Ricordo che la Fibe è sotto processo).Uno schiaffo ai giudici! Bertolaso ha annunciato che aveva firmato il giorno prima l’ordinanza con la Fibe perché finisse i lavori! Poi ha annunciato che avrebbe scelto con trattativa privata, una delle tre o quattro ditte italiane e una straniera, a gestire i rifiuti.Quella italiana sarà quasi certamente la A2A ( la multiservizi di Brescia e Milano) e quella straniera è la Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua e la seconda al mondo per i rifiuti. Sarà quasi certamente Veolia a papparsi il bocconcino e così, dopo i rifiuti, si papperà anche l’acqua di Napoli.Che vergogna! E’ la stravittoria dei potentati economici-finanziari, il cui unico scopo è fare soldi in barba a tutti noi che diventiamo le nuove cavie. Sono infatti convinto che la Campania è diventata oggi un ottimo esempio di quello che la Naomi Klein nel suo libro Shock Economy, chiama appunto l’economia di shock! Lì dove c’è emergenza grave viene permesso ai potentati economico-finanziari di fare cose che non potrebbero fare in circostanze normali. Se funziona in Campania, lo si ripeterà altrove. (New Orleans dopo Katrina insegna!)…
    Non abbandonateci. E’ questione di vita o di morte per tutti. E’ con tanta rabbia che ve lo scrivo.Resistiamo!”.

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  2. davide - Data: 20/7/2008 19:09:27 - IP: 87.6.167.xxx

    Anche se non sono napoletano, ormai posso dire con certezza: COL PIFFERO CHE L’EMERGENZA RIFIUTI E’ FINITA!!! In tutto il resto della Campania a quanto pare non è cambiato nulla!!! E a Napoli credo che i rifiuti siano ancora in periferia e nascosti nei siti di stoccaggio provvisori (e penso che infatti nelle vicinanze di questi ultimi se ne possa sentire il “buon profumino”!!!). A tutti i cittadini campani, NON ASPETTATE A TESTIMONIARE!!! CI VOGLIONO TESTIMONIANZE A RAFFICA, FATEVI SENTIRE, PER CARITA’!!!

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  3. Beppe - Data: 22/7/2008 18:25:41 - IP: 151.67.198.xxx

    Emergenza finita ? Italia paese democratico ? La VERITA’ !
    http://it.youtube.com/watch?v=mtHnPYgEVJ0

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  4. Beppe - Data: 22/7/2008 18:33:42 - IP: 151.67.198.xxx

    Le dichiarazioni sulla pulizia sono un cumulo di spazzatura
    [The Independent]

    Silvio Berlusconi ha dichiarato ieri di aver “civilizzato” Napoli portando a conclusione la crisi dell’immondizia – sebbene delle fotografie dimostrino che i mucchi di spazzatura sono stati semplicemente spostati in periferia.

    Il Primo Ministro italiano ha detto di aver onorato una promessa fatta due mesi prima per risolvere la situazione che ha paralizzato la città e la regione Campania per piú di sette mesi.

    I residenti hanno visto migliaia di tonnellate di spazzatura accumularsi nelle loro strade ritenendo responsabile il coinvolgimento della corruzione e della mafia nella raccolta dei rifiuti. Quest’estate gli abitanti sono ricorsi all’incendio dei maleodoranti cumuli di rifiuti – rilasciando sostanze chimiche tossiche nell’ambiente.

    Parlando al Consiglio dei Ministri tenutosi presso il porto meridionale della città, Berlusconi ha detto: “Napoli è ritornata una città civile dell’Occidente”. “Ció che è accaduto in Campania è il frutto di una follia generale, della quale il mondo politico, civile e criminale sono responsabili. Appena mi sono insediato al potere, l’ Europa aveva trovato un’Italia messa all’angolo, ma nel giro di poche settimane la musica è cambiata.”

    Fotografie aeree sono apparse per mostrare che il centro di Napoli è libero dai nauseabondi cumuli di rifiuti che lo hanno rovinato da gennaio. Tuttavia altre fotografie pubblicate sul sito internet de “La Repubblica” hanno mostrato che i sacchi d’ immondizia sono stati spostati nella periferia esterna.

    Berlusconi ha confermato che ci vorranno tre anni per risolvere il problema rifiuti in Campania e che la costruzione di 4 inceneritori è il suo obbiettivo principale.

    Articolo pubblicato Sabato 19 Luglio 2008, in Inghilterra.

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  5. daniele - Data: 23/7/2008 17:38:09 - IP: 87.19.19.xxx

    ciao volevo sapere se a forio e cambiato qualcosa o del tutto risolto il problema rifiuti
    grazie un saluto

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  6. Beppe - Data: 29/7/2008 16:59:06 - IP: 151.67.198.xxx

    Vecchi alla fame (tranne uno)

    Gennaio 2009. II° anno dell’Era Psiconana. 760.000 persone perdono la pensione sociale. I veri italiani esultano. L’assegno sarà tolto agli sfruttatori del popolo. Una vera manovra di sinistra. La Destra sociale applaude. I leghisti mostrano (con orgoglio) il dito medio alle vecchiette che succhiano il sangue degli imprenditori lombardo veneti.
    Verranno tagliate le pensioni sociali a tutti coloro che hanno più di 65 anni e con meno di 10 anni di contributi. Casalinghe, disoccupati, immigrati rientrati in Italia per la vecchiaia, frati e suore. Questa massa di nullafacenti percepisce ogni mese 395,54 euro. Dall’anno prossimo potranno passare i pomeriggi a frugare nei cestini o raccogliere gli scarti dei mercati rionali.
    Tremonti è più avanti del ministro dell’economia argentino Cavallo. In Argentina prima del fallimento dello Stato furono ridotte le pensioni del 30%. Tremonti le taglia del 100%. Lo psiconano risparmierà ogni anno circa 300 milioni di euro (300.648.400).
    I vecchi possono morire di fame. Intanto ci sono i 300 milioni regalati all’Alitalia, i 329 milioni di multa della Comunità Europea per Rete 4 abusiva (ad oggi), il miliardo di euro all’anno per l’editoria assistita per pagare gli stipendi a Scalfari, Mieli, Belpietro, Ferrara, Polito, Padellaro, Feltri, le pensioni ai parlamentari dopo due anni e mezzo. Quando lo Stato chiama i vecchi possono schiattare. Dicono che la legge sia stata fatta per 23.113 immigrati che vivono in Italia. Il 2,6% delle pensioni sociali. E che per non passare da razzisti non si è voluto fare prigionieri.
    Affamarli tutti per salvarne uno. Lui, l’uomo più ricco d’Italia.

    http://it.youtube.com/watch?v=asgClaRnOYc

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  7. alberto palumbo - Data: 8/7/2009 21:25:23 - IP: 82.56.148.xxx

    Sono un napoletano che vive ormai da oltre trent’anni in provincia di Torino ma almeno una volta all’anno mi reco nella mia città, e ho vissuto un un certo modo la vicenda rifiuti, parlando con i miei parenti mi dicono che berlusconi è stato l’unico a risolvere il problema immondizia e mi fa piacere, però penso che sia una bomba pronta a scoppiare da un momento all’altro, semplicemente mi chiedo, se il termovalorizzatore non funziona, se le discriche sono piene e quelle nuovo non sono ancora attive, se l’immondizia non va più in Germania, allora i rifiuti prodotti dove vanno a finire?

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