La tempesta di Ischia, 1 e 2 Gennaio 2010 (video)
di Umberto Spurio Il 31 dicembre 2009 sul Golfo di Napoli c’è alta pressione, calma di vento, mare poco mosso ed è una bella giornata di sole. Dalla notte dello stesso giorno inizia a soffiare un forte vento da sud-ovest, che ruoterà ad ovest e poi a nord-ovest, correnti d’aria che cresceranno di forza il giorno 2 gennaio con raffiche che raggiungeranno i 90 km orari.
La causa scatenante di questa violenta tempesta è stato lo scontro tra grandi masse di aria calda, localizzate nell’area tirrenica meridionale, in particolare tra Sicilia e Sardegna, e grandi masse di aria gelida localizzate sul nord Italia. Il giorno 1 ed il giorno 2 la tempesta si abbatte dunque su tutto il Mar Tirreno flagellando coste e zone interne, intere spiagge vengono inghiottite dalla furia delle onde che raggiungono anche i 6 metri di altezza. Piazzetta Aragonese, sul mare di Ischia Ponte, è invasa da onde vive alte un metro che si riversano per le stradine contigue; nel Porto d’Ischia entra una massa d’acqua così prepotente che le bitte sulla Rive Droite sono quasi del tutto sommerse dal mare; sul litorale di Forio, nei pressi degli Scogli Innamorati, si abbattono le onde più potenti per oltre 36 ore scavando una caverna sotto la strada costiera che viene chiusa al traffico. Nel Golfo di Napoli i collegamenti di traghetti e aliscafi sono interrotti e migliaia di turisti giunti per le vacanze di Natale restano bloccati. Tutto l’evento sull’isola d’Ischia è stato monitorato dai sensori della stazione meteo amatoriale di IschiaMeteo.com; sul sito web della stazione e su un mega schermo nella piazza più centrale di Ischia viene emesso già il 31 dicembre un avviso di burrasca diretto a turisti e residenti, quando le condizioni meravigliose non lasciavano intuire quello che sarebbe accaduto da lì a poche ore. Eppure, nonostante tutto, un evento meteo più potente è stato registrato nell’anno 1998.
Fonte: IschiaMeteo.com
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