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Busta paga con importi superiori a quelli erogati

Lettera aperta di Lucia Manna - Dipendenti costretti a firmare buste-paga con importi superiori a quelli erogati. Succede da anni ad Ischia . Triplicato il ma l tolto nella crisi. E INPS non contemplata.

Il datore di lavoro che minaccia il proprio dipendente di non rinnovargli il contratto di lavoro se non firma busta paga con importi superiore rispetto a quelli erogategli, rischia un incriminazione per estorsione. E il datore stesso la reclusione. La Corte di Cassazione da poco ha condannato un imprenditore. Il mal capitato, giustificandosi con la crisi economica in atto, ha costretto un suo dipendente ad accettare, sotto minaccia di licenziamento, somme inferiori a quelle spettanti per legge. Sempre senza voler generalizzare alcuni mascalzoni, proprietari di alberghi e ristorazione, da anni perpetuano ciò che la Corte Costituzionale ha condannato come estorsione .Una seria battaglia fu intrapresa anni fa da Domenico di Meglio, passionario della giustizia. Alcuni datori di lavoro furono sensibilizzati dalle pagine del Golfo, modificando in toto il loro atteggiamento. Oggi con l’attenuante della crisi si sono triplicati i casi del mal tolto. Disperazione. Frustrazione. Sono queste le conseguenze che stanno portando i lavoratori alberghieri e non sull’orlo della depressione. Impotenti nel denunciare la distorsione, chi contribuisce al solo ed esclusivamente al benessere economico delle strutture recettive locali, il lavoratore si vede sottratta, oltre alla propria dignità anche la dovuta retribuzione. Una vergognosa faccenda che ha avuto il suo fulcro dopo gli anni novanta. In quegli anni un manager della terra ferma chiamato a dirigere alberghi ora a cinque di stelle, incominciò a dare l’esempio di come trarre altro profitto . Vincolare su banca più stipendi rendevano interessi comodi alle stesse strutture. E mentre il dipendente, si indebitava e si indabita a tutt’oggi per sopperire alle primarie esigenze di pane-luce acqua gas, gli albergatori fraudolenti si arricchivano. L’ischitano di sua natura non era così sporco all’inizio degli anni sessanta. Veniva da educazione contadina. Sana. Talvolta anche generosa. Sappiamo che, quando le economie sono veloci, (e Ischia ha avuto una rapida ascesa economica) si tralasciano i discorsi culturali per inseguire velocemente solo e quelli economici. L’onestà sull’isola Verde è dunque diventata un disvalore. L’amicizia resa ai minimi termini: “cosa posso ricavare da Tizio e Caio?… Allora me lo faccio amico” Un inbarbarimento di sentimenti che oggi più che mai viene amplificato con la scarsità di ospiti. Chi si occupa di turismo, oggi è diventato inavvicinabile. E se ti accosti potrebbe anche morderti visto lo scompenso economico per esempio di E.1000, 00 in meno di guadagno al giorno per ristorante, rispetto agli anni d’oro .” Oggi ho incassato solo 500,00 e. Per me il netto è di 100,00 e. Pensate Voi lettori se qualcuno di loro un un solo giorno con 10 coperti: ”Se un giorno incasserà solo o,ooo di Euro, si impiccherà perché ormai sono venuti meno le manne dal cielo e le galline dalle uova d’oro? Quando del denaro si fa la propria forza, defraudando in contempo gli stessi , propri lavoratori vuol dire che la camorra non va combattuta solo in terra ferma ma ora più che mai in casa nostra. Camorra alberghiera. Estorsione perpetrata oggi con l’inganno della crisi . Ieri con menzogne di insolvenza dettata da questo o quel problema della stesa Struttura alberghiera. E di ristrutturazione con incremento di decine di camere per la stessa. E non finisce qui. Molti dipendenti si accorgono con ritardo che i contributi Inps non sono stati versati in toto. Alle loro rimostranze la categoria( parliamo solo di quella di sterco …di sterco) mercanteggia fino a versare pro-manibus meno della metà del dovuto. Il lavoratore sottomesso economicamente e psicologicamente accetta. E torna a casa con la depressione e l’impotenza di sempre. Vogliamo porre fine a questa deplorevole piaga socio- economica. Vogliamo dare una VOCE a chi non può usarla visto il continuo ricatto che viene loro fatto. Auspichiamo che la fetta di IMPRENDITORI isolani che hanno da sempre sposato l’ETICA del Lavoro, sensibilizzino qualche loro conoscente albergatore. Diciamo conoscente poiché i “Primi” giammai possono essere amici dei secondi.

luciamanna@email.it


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