‘Hanno tentato di boicottare la manifestazione di questa mattina ma nonostante il loro impegno siamo riusciti a fare un corteo con oltre 1000 persone’ dichiara Gennaro Savio, leader della protesta popolare contro gli abbattimenti degli immobili abusivi che la Procura della Repubblica e la Procura Generale del Tribunale di Napoli stanno eseguendo sulle isole di Ischia e Procida (Napoli) in seguito a sentenze penali passate in giudicato. Il corteo si è concluso in piazza Municipio, davanti alla sede comunale, presidiata nell’occasione da un cordone di poliziotti. A seguire un comizio che è terminato poco dopo le 14,30. ‘Noi siamo contro le demolizioni delle prime case, quelle di necessità ma siamo anche per le demolizioni dell’abusivismo speculativo’ aggiunge Domenico Savio, segretario generale del partito comunista italiano marxista leninista, componente del comitato che da mesi sta portando avanti un braccio di ferro contro la Procura e contro lo Stato, in attesa della modifica della legge sul terzo condono edilizio che allo stato attuale non ha efficacia nelle aree sottoposte a vincolo paesitico ambientale, come sono le isole di Ischia e Procida. ‘Vogliamo al più presto un decreto legge perchè possano essere condonate le abitazioni che hanno presentato l’istanza relativa al terzo condono’ ha affermato nel corso del comizio Domenico Savio, che giovedì prossimo a nome del comitato prenderà la parola in consiglio comunale a Forio. Molti gli slogan nel corso del corteo ma soprattutto l’invito da parte dei componenti del comitato all’astensione nelle prossime elezioni regionali. ‘E’ proprio questo nostro invito ad astenersi alle Regionali – ha aggiunto Gennaro Savio – che ha prodotto la reazione dei politici di centrodestra e centrosinistra a boicottare la manifestazione di questa mattina. Ho urlato più volte alla popolazione di stare attenti alle false promesse: stanno promettendo, ora che siamo in campagna elettorale, che approveranno una legge regionale per fermare le demolizioni della Procura ma sappiamo tutti che una legge regionale non serve a niente; occorre una modifica con decreto legge da parte del Governo Nazionale o una modifica da parte del Parlamento’.