Il presidente dell’associazione per la ‘difesa dei pini e la valorizzazione del patrimonio ambientale isola d’Ischia’, Anna Sena, ha presentato questa mattina un’articolata denuncia alla stazione dei carabinieri di Ischia avente ad oggetto la costruzione di una caserma all’interna della pineta del Castiglione, nel Comune di Casamicciola. L’assopini rimarca che le attività poste in essere sono ‘illegittime in quanto realizzate in luogo ove vige vincolo di inedificabilità assoluta e divieto di qualsivoglia modifica dello stato dei luoghi come formalmente ribadito più volte anche dalla competente Sopraintendenza’. Vari i destinatari della denunciante, tra cui il Sindaco ed il dirigente dell’ufficio tecnico di Casamicciola. Nei mesi scorsi la Procura della Repubblica di Napoli aveva dapprima sequestrato il cantiere – dove, evidenzia l’associazione – sono stati tagliati circa 100 pini in piena vegetazione e successivamente, la stessa Procura aveva disposto il dissequestro perchè ‘trattandosi della costruzione di una caserma il permesso a costruire del Comune non è necessario’. Nella denuncia inviata al procuratore Lepore il presidente dell’associazione ambientalista evidenzia: ‘rilevato che non hanno sortito alcun effetto le varie diffide stragiudiziali notificate al Sindaco ed al responsabile dell’ufficio tecnico comunale che pure, con motivato provvedimento, aveva disposto la sospensione dei lavori, ordinanza oggi decaduta solo perché sono trascorsi i quarantacinque giorni di sua vigenza, e che i medesimi soggetti hanno a tutt’oggi, dopo la ripresa dei lavori, colpevolmente omesso di ordinare la demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, e ciò malgrado, come detto, siano stati già formalmente più volte diffidati da questa associazione a provvedere in tal senso come loro imposto dalla legge così perseverando i medesimi in tale volontaria condotta omissiva ritenendo forse di poter così procedere perché giustificati dall’inopinato provvedimento di dissequestro del cantiere emesso dal Suo Ufficio in data 3 novembre scorso, provvedimento che si palesa peraltro non condivisibile e comunque non in grado di sollevare i responsabili della tutela del territorio comunale dalle rispettive dirette specifiche responsabilità’. In ordine all’avvenuto dissequestro l’assopini evidenzia: ‘se è vero che le opere pubbliche non necessitino di formale permesso di costruire, ciò è vero sempre che esse siano non in contrasto con gli strumenti urbanistici e paesistici. Diversamente è necessaria delibera del consiglio Comunale che approvi l’intervento in deroga’. La denuncia dell’associazione si conclude con la richiesta di ‘disporre con urgenza il sequestro delle opere abusive che stanno devastando una zona ancora del tutto integra del territorio isolano impedendo così che gli illeciti in atto vengano portati a conseguenze ulteriori nonché di verificare la eventuale sussistenza degli ipotizzabili reati di omissione d’ufficio e favoreggiamento reale a carico dei soggetti summenzionati’.