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Casamicciola l´eredità di Ferrandino, la bella addormentata alla ricerca di un nuovo principe

La politica di Casamicciola esplonde davanti le telecamere di IschiaCityNetwork…..

di Silvia Buchner Alla sua seconda puntata “L’isola di Rubik”, trasmissione ideata e condotta da Riccardo Sepe Visconti, realizzata dalla webTV Ischiacity Network (www.ischiacitynetwork.it) e dedicata alle mille e una faccia della complessa realtà dell’isola d’Ischia, sbarca a Casamicciola Terme, per consacrare oltre due ore di programma alla quanto mai vivace (e per alcuni tormentata) vita politica di quel Comune.

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Terzo per importanza (abitanti, numero di strutture ricettive) dopo Ischia e Forio, con una notevole potenzialità economica nel settore termale che però sembra essere entrato in crisi, è giunto nelle mani dei suoi ultimi amministratori in ordine di tempo portando in dote una serie di delicate questioni ed eredità politiche, finanziarie ed amministrative. Da una parte, i contenziosi (i più gravi, ma non i soli, sono quelli per il Villa Savoia e per l’occupazione delle pinete del Pio Monte della Misericordia) iniziati anni prima per errori commessi in un passato ancor più lontano e giunti al loro esito (purtroppo negativo) con l’attuale amministrazione, e che hanno posto sulle esili spalle delle casse comunali un debito di circa 3 milioni e mezzo di euro; dall’altra il quinquennio 2002-2007, quello della sindacatura di Giosi Ferrandino, che ha visto Casamicciola spiccare il volo, passando da Cenerentola (o bella addormentata?) dell’isola, ridotta ad essere un pezzo di strada da percorrere per andare da Ischia verso Lacco e Forio, a cittadina cui si è guardato e si guarda con interesse. Oggi Casamicciola ha un vivace e gradevole centro pedonale, una parte dei suoi numerosi rioni è stata riqualificata, è ripartito l’eliporto e poi c’è il cosiddetto fiore all’occhiello, gioia e dolore, la “cassa del Comune”: il porto turistico. Ferrandino lo ha voluto fortemente, ha creato la Marina di Casamicciola, una società partecipata di cui il Comune è socio unico, che ne seguisse le attività (l’altra partecipata, l’AMCa, si dedica esclusivamente al servizio di N.U.), ha iniziato (ma non è riuscito a terminare) i lavori per il suo ampliamento, con l’obiettivo di un interessante ritorno economico per la cittadina. Le cui piazze rinnovate hanno ospitato eventi, offrendo la prima illuminazione natalizia degna di questo nome mai vista su tutta l’isola, mentre l’attività della macchina comunale – attraverso le partecipate – ha assunto nelle convinzioni dei suoi amministratori un ruolo nell’economia del paese. Un paese che nel maggio 2007, quando diviene sindaco Vincenzo D’Ambrosio, si poteva definire in mezzo al guado, zavorrato dai debiti di cui si è detto e al tempo stesso portatore di un nuovo volto, che ha però ancora bisogno di essere consolidato, messo a regime e forse affiancato da altre attività (è proprio sicuro che il termalismo come attrattore turistico debba considerarsi un discorso chiuso per Casamicciola?).

E’ pur vero che la nuova amministrazione sarebbe dovuta essere la diretta emanazione della precedente, naturalmente senza Giosi Ferrandino: il dottor D’Ambrosio è stato il suo vicesindaco e la popolazione lo ha portato a palazzo Bellavista a capo di una lista unica, Rinascita per Casamicciola, che ha stravinto, e nella quale sono confluiti gli attori come le comparse della stagione Ferrandino (molti di costoro hanno aumentato il loro pacchetto di voti) e in aggiunta qualche giovane new entry. Eppure sembra proprio che il giocattolo si sia rotto.

Se la lista era unica, le anime della Rinascita nell’era post Ferrandino sono molte ed inquiete. Entrano fatalmente in conflitto fra loro e contemporaneamente (e forse non casualmente) i lavori ancora in corso – il porto su tutti – si bloccano più e più volte o non partono proprio, i nodi gordiani dei debiti fuori bilancio vengono al pettine, le spese correnti imposte dalla struttura amministrativa sono quelle che sono (troppe? Eque?). E intanto defenestrazioni dalla maggioranza, passaggi da questa all’opposizione e viceversa si susseguono, scanditi da tensioni sotterranee e profonde ed eclatanti manifestazioni di superficie, fino a culminare l’estate scorsa nella riassegnazione (a circa un anno dalle elezioni) di finanze, partecipate e personale, vale a dire le deleghe che costituiscono la spina dorsale dell’amministrazione.

Di tutto questo si è parlato nella puntata de L’isola di Rubik dedicata a “L’eredità Ferrandino”: abbiamo avuto ospiti i rappresentanti di entrambi gli schieramenti, il sindaco D’Ambrosio ed il consigliere di maggioranza Salvatore Sirabella, l’avvocato Francesco Capezza, eletto con la maggioranza, ma al momento alquanto distante da essa, il capo dell’opposizione ing. Giuseppe Conte e due consiglieri che sono passati all’opposizione l’architetto Maurizio Pirulli e Riccardo Cioffi (quest’ultimo durante la trasmissione ha pubblicamente fatto dichiarazioni di apertura al Sindaco che meriterebbero di essere prima capite e poi approfondite); c’erano inoltre l’avvocato Massimo Ferrandino, ex componente del CdA di Marina di Casamicciola e Gennaro Savio, reporter che segue il caso del costruendo distributore ERG, ennesima tegola sul capo di questa litigiosa amministrazione.


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