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Torri in Festa, Torri in Luce: a Ischia i luoghi diventano spazio d’incontro

L’architettura e la bellezza sono il filo conduttore, dal 18 al 28 maggio, di una manifestazione che abbraccia convegni e concerti, mostre e sfilate, proiezioni e serate di gala

Ci sono le Torri, le fortificazioni attraverso le quali l’isola proteggeva le sue coste dalle incursioni dei Saraceni. E ci sono le luci, quelle con le quali per l’ottavo anno consecutivo gli edifici più belli di Ischia si illumineranno, non soltanto metaforicamente, dal 18 al 28 maggio.Torna “Torri in festa Torri in Luce”, la manifestazione che esalta il bello del territorio e, grazie anche a un finanziamento della Regione Campania, abbraccia convegni, concerti, serate di moda, contest fotografici, workshop, mostre e visite teatralizzate. Un vero e proprio caleidoscopio di eventi per un mosaico in grado di raccontare Ischia e di promuovere la conoscenza, la valorizzazione e la fruizione del suo straordinario patrimonio naturale, storico e architettonico, con la regia dell’architetto Aldo Imer, ideatore della manifestazione, che celebra la sua ottava edizione. “L’obiettivo – spiega – è quello di ascoltare i luoghi tramite momenti di riflessione e meditazione congiunta puntando alla valorizzazione del territorio ed alla conseguente promozione turistica che vengono perseguite attraverso un’ottica orientata al concetto di immagine coordinata, quale strumento capace di consolidare e salvaguardare il Genius loci, ovvero il senso di appartenenza che permette di conoscere e rispettare gli aspetti naturalistici, storici e culturali del luogo in cui si vive. Promuovendo un’immagine diversa dell’isola d’Ischia – prosegue
Imer – puntiamo al conseguimento di un alto valore aggiunto in termini di integrazione con il comparto del turismo sostenibile con risonanza nazionale ed internazionale”.
Un turismo che si lascia affascinare dal patrimonio dell’isola, impreziosito dai vicoli e dalle torri del centro storico di Forio, che si disveleranno attraverso itinerari guidati e teatralizzati con le associazioni culturali, Vicoli Saraceni, Actus Tragicus e Le Carucce, in collaborazione con Radici.
Undici giorni per undici straordinarie occasioni di ascoltare il paesaggio (programma completo sul sito www.torrinfestatorrinluce.com): la filosofia è chiara, il jazz impreziosirà le serate di piazza Santa Restituta (si parte con Peppe Servillo, live il 18 maggio) e del Castello aragonese, dove si parlerà di bellezza e architettura, vino e paesaggio. Il 20 maggio, per esempio, “Vinarch” il Terrazzo degli Ulivi del Castello aragonese ospita un incontro tra i produttori di vini e distillati dell’isola con gli esperti di architettura: un dialogo attraverso il tempo, con interventi di Benedetto Migliaccio, presidente dell’Associazione culturale L’Isola delle Torri, e dell’enologo Andrea D’Ambra, di Marina Fumo del Centro Interdipartimentale per lo studio delle Tecniche Tradizionali dell’area Mediterranea (Università degli studi di Napoli Federico II) e di Alessandro Castagnaro, presidente ANIAI – DIARC dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Da Tokyo arriva invece l’architetto Hidenobu Jinnai dell’Università Hosei.
E per tutta la durata della manifestazione rivivono anche le facciate del Pio Monte della Misericordia, l’edificio abbandonato che affaccia sul lungomare di Casamicciola, eccezionalmente impreziosito da una serie di gigantografie retroilluminate dell’architettura fortificata, delle torri e del castello di Ischia.
E del resto “Torri in festa Torri in Luce” è anche arte: la creatività dello scenografo Bruno Garofalo si traduce nella suggestione delle visite attraverso la “Light Architectural”, la manifestazione abbraccia esposizioni di arte contemporanea e proiezioni visive sui temi del convegno. Le foto di Florian Castiglione, negli spazi del Castello aragonese, raccontano “L’isola degli Dei”. Ischia, naturalmente.
E si aprono alla cultura anche gli spazi storici dell’isola, come la Tenuta Villari, che il 22 maggio si rende ambasciatrice di un messaggio universale contro il degrado della bellezza.
L’asse tra Ischia e l’Oriente si declina nel convegno internazionale del 24 maggio al Regina Isabella, dove si discute di legami paesaggi culturali ed emozionali con Kizuna-Bonka-Teki e Kanjo-teki Kelkan. Spazio anche a un altro legame, per certi versi insospettabile: quello tra moda e architettura, che si celebra nel porticato di Ignazio Gardella, nell’accorsato hotel lacchese. Proprio così: per la prima volta sull’isola il porticato del regina Isabella si trasformerà in una grande passerella live, dove creazioni di haute-couture, di ispirazione internazionale, sfileranno a Lacco Ameno in una magica atmosfera “da mille e una notte”, indossato con collane di corallo mediterraneo.
Anche quest’anno, peraltro, la manifestazione si conclude con la serata-evento dedicata alla premiazione del PRAM (Premio sul Restauro delle Architetture Mediterranee), un momento di confronto critico tra architetti, ingegneri, giovani laureati e studenti e allo stesso tempo una opportunità di incontro tra istituzioni e cittadini, con l’intento di promuovere la partecipazione attiva al dibattito sulla valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio del territorio e delle risorse paesaggistiche e culturali del Mediterraneo. “Obiettivo primario – spiega Aldo Imer – è incentivare l’educazione alla tutela e al recupero del patrimonio culturale e paesaggistico del Mediterraneo, inteso come strumento di sviluppo e come importante eredità culturale da salvaguardare; le sue finalità riguardano anche il tema della salvaguardia dei paesaggi fortemente a rischio per fenomeni antropici e naturali. Saranno premiati coloro che elaboreranno proposte progettuali capaci di coniugare aspetti conservativi per la salvaguardia delle testimonianze stratificate, dell’identità dei siti, con quelli della sicurezza del territorio, non trascurando lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali. Il premio vuole essere un focus culturale, che partendo dall’isola d’Ischia, si estende e si diffonde all’intera Area Mediterranea, con le sue straordinarie risorse paesaggistiche ed architettoniche nonché con le sue particolari criticità fisiche e di degrado”. La manifestazione è curata dall’Associazione culturale L’Isola delle Torri, con i patrocini – tra gli altri – della Soprintendenza per l’Archeologia, Belle Arti e del Paesaggio di Napoli, del Comune di Lacco Ameno, dell’Università Degli Studi di Napoli “Federico II”, del Dipartimento di Architettura, della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia e dell’Ordine degli ingegneri di Napoli e Provincia.


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