di Vicente Schiano. Il Sindaco del Comune di Serrara Fontana ha convocato, per lunedì 04 giugno alle ore 18,30, gli albergatori di Succhivo e Sant’Angelo per discutere della tassa di soggiorno.  L’incontro non ha evidenziato la presenza di tutti i titolari delle attività turistico ricettive. La discussione si è incentrata:

a) sull’obbligo di pagare tale tassa fino a quando non si concluderà l’accordo tra i comuni di farla versare direttamente,  dai graditi ospiti, all’imbarco per Ischia;

b) sull’uso della somma incassata;

c) sulla richiesta degli albergatori di avere in consegna un apposito blocchetto di ricevute intestato al Comune,  da utilizzare volta per volta che l’ospite versa quanto prescritto.

I presenti all’incontro hanno accettato di continuare a versare ogni mese per tutti i non residenti del Comune di Serrara Fontana,  fino ad un massimo di tre giorni consecutivi,  con l’esenzione dei minorenni,  chi soggiorna per effettuare periodi di studio o segue corsi di formazione attestati dalle rispettive università, scuole o enti di formazione e i lavoratori che soggiornano per ragioni di lavoro.

Pure la proposta,  fatta sempre dall’Amministrazione di utilizzare la somma incassata per una copertura dell’aria di stoccaggio e travaso dei Rifiuti solidi urbani sita a Cava Grado fatta in modo artistico, tipo l’apposizione di una o più vele, è stata accolta con gradimento.  A tal proposito penso che sia una buona idea purchè venga realizzata a regola d’arte e mantenuta bene.

L’amministrazione ha altresì preso l’impegno di consegnare, ai titolari delle attività ricettive, un apposito blocchetto di ricevute al fine di alleviare il compito amministrativo delle attività.  Ritengo che sia una prassi più elegante nei confronti di chi versa e meno imbarazzante per i titolari delle attività ricettive.  Molto pratica per l’ospite che dopo i primi tre giorni cambia albergo e deve poter dimostrare l’avvenuto pagamento.  Tutto sommato,  l’incontro pare abbia avuto esito positivo. Resistono le osservazioni fatte nei bar, lungo le strade e le piazze,  quelle,  come si suole dire,  a microfono spento. Tutte riferite alle tariffe e al sospetto che non tutte le attività sono controllate
sull’effettivo pagamento dell’imposta di soggiorno,  erroneamente chiamata tassa.

La prima osservazione è che la Giunta Comunale ha applicato una tariffa in barba al rispetto delle categorie degli alberghi.  Infatti,  far pagare al cliente che sceglie un albergo ad una stella (Euro 1,00) la stessa cifra di colui il quale sceglie un tre stelle crea un ingiusto vantaggio all’attività turistico ricettiva a tre stelle e un indubbio svantaggio per l’attività ad una stella.  La cosa che sorprende è che il tutto sia stato pure avallato dai responsabili dei settori comunali coinvolti.

L’altra critica è basata sul sospetto (non si sa se fondato) che non tutti effettuano il versamento dovuto.  Anche se è compito istituzionale di chi è stato indicato per volontà popolare a dare risposte ai quesiti,  soluzioni ai problemi e indicazioni ai funzionari e responsabili dei servizi per legge gestori della cosa pubblica,  lo scrivente,  pur essendo l’ultima ruota del carro,  si permette di suggerire all’Amministrazione tutta ed in particolar modo a chi preposto alla gestione,  di pubblicare sul sito del Comune i nominativi solo di chi effettua i versamenti.  Sarebbe un’operazione di trasparenza che darebbe lustro all’Amministrazione oltre la possibilità di verificare in tempo reale eventuali evasori.  Cosa molto importante è quella di far conoscere l’effettivo gettito dell’imposta.  Queste operazioni di trasparenza farebbero acquistare sempre più fiducia e se fatte porrebbero uno scudo di difesa dalle malelingue.