Alcuni amici mi hanno segnalato una bella intervista a Lucia Beringer, attuale amministratrice dei Poseidon, pubblicata giorni fa da “Repubblica”. Le sue dichiarazioni meritano qualche brevissima nota di commento. Prima una lunga e doverosa citazione dell’intervista: «Più che tedesca, mi sento europea. Ma ora sto conoscendo meglio anche la mentalità degli italiani e a volte faccio fatica a capire certe cose…». Malgrado i Giardini diano lavoro a circa 150 dipendenti, tra cui 10 giardinieri, il rapporto con gli isolani è un tasto delicato sul quale Lucia misura le parole: «Quando sono arrivata sull’ isola mi hanno guardato in maniera un po’ strana: trovandosi di fronte una donna, e per giunta straniera, taluni hanno pensato che potevano rendermi la vita difficile». Denunce, controlli, ispezioni al limite della legalità: il potentato locale non le perdona di essersi sottratta alla logica dei favoritismi e degli ingressi gratuiti al Parco. Ma lei non arretra: «Ci sono delle regole e io sono abituata a rispettarle. Sì, ho tagliato gli ingressi di favore perché questo non è un ente pubblico, è una struttura privata. Anche Angela Merkel paga il biglietto dell’aliscafo quando viene a Ischia». Nel breve tempo trascorso sull’ isola, Lucia ha imparato a conoscerne i tanti difetti con lunghe passeggiate a piedi: le strade rotte, l’ immondizia, il traffico caotico, la mancanza di parcheggi. Ma soprattutto si è resa conto delle potenzialità sprecate: «Qui pochi hanno una visione chiara del futuro. Eppure Ischia è una delle isole più belle del Mediterraneo e vive di turismo. Bisognerebbe difenderne le bellezze, non deturparle, invece molti non rispettano alcuna regola: basta vedere con Google Earth che cosa hanno costruito nell’ ultimo anno. Sembra che la politica locale non abbia interesse allo sviluppo». Anche sui rapporti con l’ amministrazione comunale di Forio, Lucia Beringer misura le parole: «Io sono aperta a ogni forma di dialogo perché per carattere non sono affatto una donna litigiosa. Al contrario. Ma mi sento come Sisifo… Nessuno vuole mettersi intorno a un tavolo e discutere su che cosa fare di buono per il turismo locale». Nei giardini affacciati sulla splendida baia di Citara fervono i lavori di ristrutturazione per la prossima stagione. Lucia sa che sarà un’ estate difficile per via della grave crisi economica. Ma non dispera. «Forse avremo la fortuna che la gente, non potendo andare lontano, verrà a Ischia. Specie gli italiani del nord». E i tedeschi? «Il flusso è diminuito molto, solo un 20 per cento degli ospiti arriva ormai dalla Germania».(…).

Lucia non ha ancora deciso quanto tempo rimarrà a Forio: «Per ora faccio la pendolare tra la Germania e Ischia e sono contenta. Dell’ Italia, che considero uno dei più bei paesi del mondo, mi piacciono la cultura, il mare, il cibo, la gente. E anche i poeti: sto leggendo le poesie di Ungaretti. Non mi piacciono invece certi modi di fare che sono in contrasto con l’ educazione che ho ricevuto e col mio senso del dovere». Non è sempre facile farsi accettare dall’ ambiente, specie se si è tedeschi e donna. Ma Lucia ci tiene molto a migliorare le relazioni con l’ ambiente e a sfatare certe dicerie. Dice: «Qui ho ancora tante idee da realizzare. Cerco sinceramente la collaborazione con tutti perché voglio fare dei Giardini Poseidon un vero e proprio modello ambientale. Da quest’ anno come prima cosa ho messo al bando ogni recipiente di plastica: piatti, bicchieri, bottiglie… Vogliamo diventare il punto di eccellenza per tutto il turismo ischitano».

Il commento?

Possibile che se certe cose le dice una affermata e ricca manager tedesca tutti (sindaco ed assessori esclusi, forse) applaudono e persino Repubblica si precipita a darle spazio, ma se a fare le stesse dichiarazioni è un morto di fame come il sottoscritto piovono quasi sempre insulti?

E possibile che, mentre a chiacchiere si dice di condividere quelle giuste osservazioni, poi si continua a vivacchiare come se nulla fosse?

Ed ancora: ma non vi sentite male (come mi sento male io) di fronte ad affermazioni del tipo “Pochi hanno la visione chiara del futuro. Faccio fatica a capire certe cose. Non mi piacciono certi modi di fare. Non ci si rende conto delle potenzialità sprecate. Sembra che la politica locale non abbia interesse allo sviluppo. Bisognerebbe difendere le bellezze, non deturparle, invece molti non rispettano alcuna regola”?.

Non so voi. Ma a me girano le scatole a sentirmi definire come una sorta di barbaro sottosviluppato incapace di progettare il proprio futuro.