Servizio idrico, gli utenti devono avere un serbatoio privato
c. s. | Essendosi verificati alcuni spiacevoli e sgradevoli episodi di intolleranza da parte di utenti nei confronti del personale operante in strada, l’EVI spa, che gestisce acquedotto e fognature nell’isola d’Ischia, ricorda e precisa che, ai sensi dell’art. 17 del vigente “Regolamento per la distribuzione dell’acqua potabileâ€, l’utente firmatario di contratto di fornitura idrica deve avere “un serbatoio di accumulo dell’acqua per uso umano di capacità non inferiore al fabbisogno di almeno 48 oreâ€.
In altre parole, nessuna contestazione, specialmente se posta in maniera esagitata, può essere mossa all’EVI se viene interrotta la distribuzione idrica per meno di 48 ore, perché comunque l’utente è tenuto ad avere una propria riserva.
Avere una riserva è necessario sia per crisi da scarsità (storicamente molto note sull’isola d’Ischia) che per guasti; questi ultimi, inoltre, non si annunciano quasi mai per tempo, ma sono generalmente improvvisi ed imprevisti, e quindi è ovvio che l’utenza non possa essere avvertita in anticipo; inoltre, bisogna interrompere l’erogazione per poter procedere alla riparazione.
L’EVI spa avverte, infine, che di fronte ad ulteriori, futuri, spiacevoli episodi da parte di utenti facinorosi, saranno avvertite le forze dell’ordine e sarà notiziata l’autorità giudiziaria.
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