Serrara Fontana commemora i morti, ma con due grosse pecche
Cerimonia per l’incidente aereo del 1947: ma la data è sbagliata, e sugli sciacalli neanche una parola.
di Massimo Coppa | Qualche giorno fa l’amministrazione comunale di Serrara Fontana ha tenuto una cerimonia di commemorazione delle vittime del disastro aereo avvenuto nel 1947, quando un velivolo militare della “Royal Air Force” britannica, adibito a trasporto passeggeri e partito dal Cairo, si schiantò contro il Monte Epomeo, in località Bocca di Serra.
Nello schianto morirono tredici persone: cinque membri dell’equipaggio ed otto passeggeri.
Sciacalli provvidero a derubare tutti gli oggetti di valore ed il denaro presenti sull’aereo ed addosso alle vittime. Alcuni furono arrestati e condannati, ma la maggior parte della refurtiva non fu recuperata ed i principali responsabili mai formalmente accusati.
Alla cerimonia erano presenti anche i discendenti di alcune vittime.
È stata una bellissima iniziativa del sindaco Caruso, che fa il paio con quella tenuta nel 2007 da Cesare Mattera.
Però ci sono due nei che favoriscono la disinformazione storica e sono pure diseducativi.
Il primo è un errore marchiano: ho dimostrato, attraverso testimonianze, giornali d’epoca, libri stranieri ed archivi militari che l’incidente avvenne sabato 8 marzo 1947. Invece nelle riprese di Teleischia si sente il sindaco Caruso indicare la data del 9 marzo. Quindi questa data, sbagliata, è stata impressa anche nella lapide commemorativa? Si è eternata una data falsa? Incredibile esempio di pressappochismo!
Ma la cosa principale, su cui batto da anni e di cui ho parlato anche personalmente col sindaco, ma a quanto pare inutilmente, è che si continua a tacere e far finta di niente sulla circostanza orribile e vergognosa per la quale qualche delinquente derubò i morti, e per cui tutti noi isolani venimmo odiati dai militari inglesi; la cosa ci costò lo sputtanamento letterario eterno ad opera di Truman Capote e, ancora oggi, viene dibattuta su forum in Internet!
Né il sindaco Mattera prima, né l’attuale hanno sentito il bisogno civile di chiarire questa pagina, chiedendo scusa all’umanità per quanto accaduto. Si sono entrambi chiusi a riccio, ritenendo che questo diffamerebbe la comunità di Serrara Fontana. Invece è questo silenzio ostinato a diffamarla veramente.
Il Papa chiede scusa per fatti avvenuti mille anni fa e di cui certamente gli uomini e la Chiesa di oggi non hanno colpa. Non capisco perché un consiglio comunale non possa fare altrettanto e chiudere davvero, e senza ipocrisie, quella storia.
www.massimocoppa.it
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