Rinnovo delle concessioni demaniali tra Unione Europea, Stato italiano e Regioni. Il convegno
Al convegno organizzato da SIB/FIBA/OASI al Salone Internazionale dell’Outdoor (Rimini, 10 ottobre 2009), i gestori degli stabilimenti balneari hanno sottolineano l’attenzione all’aggiornamento professionale e alle problematiche del settore, specie in un momento molto incerto per il futuro delle attività che l’adeguamento alle normative europee per i meccanismi di rinnovo delle concessioni demaniali.
Riccardo Borgo, Presidente S.I.B. Confcommercio, ha evidenziato i bisogni di risposte e di riferimenti certi per la categoria, che nel 2009 si è vista minare i presupposti stessi della propria imprenditorialità con il cambiamento del regime di assegnazione delle concessioni demaniali.
Spiega che il 2 febbraio la Commissione Europea ha inoltrato all’Italia un avviso di messa in mora rispetto all’art. 37 del Codice di navigazione (quello che regola le concessioni sulle spiagge) perché in contrasto con l’art. 43 del Trattato fondativo dell’Unione sulla parità di opportunità di fare impresa per tutti gli operatori all’interno degli stati membri. Il 7 aprile il Governo ha dato riscontrato l’avviso senza tuttavia prendere alcuna posizione e, di conseguenza, il 4 agosto la Comunità ha informato che in caso di mancato adeguamento dell’Italia entro l’anno 2009 scatterà la procedura di infrazione. Dichiara che, stando così le cose, dal prossimo gennaio le concessioni saranno soggette a regime di bando di gara a evidenza pubblica, aperte a tutti e che questa situazione è in contrasto con le leggi 4 e 88/2001 dello Stato che avevano dato sicurezze alle imprese balneari sancendo la natura turistica di queste aziende e favorendo gli investimenti nelle attività.
Informa che le regioni stanno cercando di trovare soluzioni autonome al problema, ma che il Governo ha recentemente impugnato la legge dell’Emilia Romagna davanti alla Corte Costituzionale, ritenendola non in linea con i disposti comunitari. Spiega che è necessario un coordinamento tra le azioni di tutte le regioni e che le sigle sindacali devono promuovere una grande manifestazione a livello nazionale per sostenere gli interessi delle oltre 25.000 imprese balneari italiane.
L’Onorevole Sergio Pizzolante (PDL) nel suo intervento dichiara che “il Governo non sarà complice di un delitto perfetto”, sostenendo che il settore turistico va aiutato soprattutto dove funziona e che, tra le tante lacune, proprio il sistema balneare nel suo complesso rappresenta un caso di eccellenza. Dichiara che il Ministro per gli affari con le Regioni, Raffaele Fitto, ha impugnato la Legge della Regione Emilia Romagna perché prevede un meccanismo automatico dei rinnovi delle concessioni demaniali, che non è accettato in sede comunitaria. Informa che lo stesso Ministro ha già convocato per i prossimi giorni una riunione della Conferenza Stato-Regioni per affrontare il problema. Spiega che il Governo si dovrà muovere in sede comunitaria per sostenere la non attuabilità di un processo di omogeneizzazione immediata così come richiesto, definendo un periodo di transizione e i necessari criteri di indennizzo e di riconoscimento degli investimenti effettuati dalle imprese che dovessero in futuro perdere la concessione.
L’Onorevole Gianluca Pini (Lega Nord), Vicepresidente della Commissione Politiche dell’UE a Montecitorio, conferma che il Governo deve andare in sede comunitaria a trattare una omogeneizzazione graduale della normativa e che tale compito spetterebbe al Ministro Brambilla. Sostiene che il Ministro Fitto ha sbagliato a impugnare la Legge dell’Emilia Romagna e ad avviare una trattativa Stato-Regioni, riconducendo l’origine del problema alle disposizioni contenute in
materia di concessioni nella finanziaria 2006. Informa che in prima persona ha fissato un incontro con i funzionari europei che hanno promosso l’azione di messa in mora rispetto al Codice marittimo italiano e che, con la partecipazione dei rappresentanti di tutte le categorie che lo desiderano, andrà a trattare la sospensione della procedura di infrazione, cercando di ottenere un nulla osta per l’introduzione di una legge delega al Governo nel decreto salva infrazioni (da emanare entro il 2 dicembre), con due anni di tempo per l’armonizzazione delle leggi.
Ricorda infine, rispondendo ad alcune domande, che la normativa comunitaria sulle pari opportunità di impresa che prevede la non applicazione ai settori economicamente rilevanti (art. 1) non si applica al turismo, non essendo stato ricompreso tra questi.
Il Senatore Vidmer Mercatali (PD) ricorda che nella finanziaria 2006 era stato inserito un emendamento per evitare la quadruplicazione dei canoni demaniali e per confermare il principio della durata di sei anni delle concessioni e la possibilità di rinnovarle fino a un massimo di venti anni (con un meccanismo di rivalutazione Istat retroattivo a partire dall’anno 1998). Dichiara che il settore turistico è la prima industria del Paese per fatturato e per numero di addetti e che, pertanto, deve essere tutelato come e più di altri settori, che hanno già risolto, come nel caso delle autostrade,
le problematiche relative alle concessioni demaniali. Sostiene. Infine, la necessità di una legge quadro nazionale per l’adeguamento del Codice di navigazione.
Guido Pasi, Assessore al turismo e commercio Regione Emilia Romagna, ricorda che alla fine dell’anno 2008 fu sottoscritto un protocollo di intenti tra Governo, Regioni e rappresentanze di categoria, controfirmato dall’allora Sottosegretario Michela Vittoria Brambilla, protocollo in seguito sottoposto a parere negativo dallo stesso Governo. Spiega che l’Emilia Romagna ha comunque legiferato autonomamente nel corso dell’estate 2009 (lr n.8) nel rispetto delle norme nazionali e senza introdurre nuovi elementi, come quello dell’insistenza delle attività come avviene
per gli impianti di acquacoltura e per i porti turistici, che del resto godono di concessioni di 25 anni in regime di indennizzo finale.
Dichiara che la Regione Emilia Romagna, nonostante il ricorso alla Corte Costituzionale del Governo, continuerà nell’applicazione della propria legge, rinnovando i contratti in scadenza e concedendo proroghe fino a 20 anni.
Il Vice Sindaco di Rimini Maurizio Melucci evidenzia la preoccupazione dell’Amministrazione per cosa potrà succedere sulle spiagge e alle possibili conseguenze sulle innovazioni e sulle novità che gli imprenditori non potranno più introdurre nei prossimi anni. Spiega infatti che se è vero che le spiagge sono patrimonio dello Stato è anche vero che la gestione privata delle imprese balneari è divenuta strategica per la qualità del turismo che, basandosi sugli investimenti di questi operatori, non può dipendere da una asettica riassegnazione periodica delle licenze con semplici bandi di gara.
Vincenzo Lardinelli, Presidente FIBA Confesercenti, è chiamato a fare le conclusioni del convegno. Ringrazia i politici e gli amministratori intervenuti non tacendo comunque che da troppo tempo la categoria riceve rassicurazioni che alla prova di fatti si rivelano solo promesse non mantenute. Riserva comunque un particolare apprezzamento all’assessore Pasi per la determinazione con cui lui e la Regione Emilia Romagna stanno difendendo gli imprenditori balneari invitando le altre Regioni a seguirne l’esempio. Le considerazioni che seguono sulla situazione attuale creano nuovi
argomenti di riflessione e prima di concludere il suo intervento sollecita gli interventi dalla platea per far emergere la voce dei moltissimi intervenuti (oltre mille nel corso di tutta la durata del convegno), ricordando di nuovo che ogni proposta deve avere un obbiettivo finale di concretezza e non di sfogo per la frustrazione che sta assalendo tutta la categoria balneare, anche se questo atteggiamento è del tutto comprensibile in una situazione come quella attuale. Al termine dei molti interventi, ha concluso sottolineando l’importanza di questa nuova coesione che fa muovere
all’unisono le sigle che rappresentano la quasi totalità delle imprese balneari (FIBA Confesercenti, SIB Confcommercio e OASI Confartigianato), nonché la partecipazione attiva di tutti gli iscritti a tutte le attività che saranno programmate per sostenere le azioni future. Riassume perciò le linee guida che governeranno l’impegno delle organizzazioni fin dalle prossime ore, ovvero:
Prosecuzione delle attività di confronto e di richiesta di modifica della normativa nei confronti del Governo
Coordinamento delle attività delle varie sigle sindacali
Organizzazione di una manifestazione nazionale da realizzare a Roma entro il prossimo mese di novembre.
64 Commenti, Commenta o fai un Ping
MARCO - Data: 17/5/2010 20:41:48 - IP: 79.32.26.xxx
ieri a report hanno fatto proprio un gran bel servizio..però si sono concentrati solo sui ricconi del tirreno…la gli stabilimenti fatturano nell’ordine dei 3-5 milioni di euro…mica pizza e fichi..e pagano 5mila euro di canone …li sono pienamente daccordo che bisogna fare qualcosa…però come dice alberto..50 anni fa non le voleva nessuno quelle concessioni..mio nonno era sommerso di debiti ed è morto coi debiti che sta ancora pagando mio padre..per cui gli stabilimenti balneari non sono miniere d’oro..o almeno..la maggior parte non lo è..comunque a cesenatico la spiaggia libera cè..e non è neanche messa malissimo..anzi…poi da me e nella mia zona la spiaggia è a libero accesso…solo in liguria credo facciano pagare l’entrata,..in romagna non esiste..è ovvio però che non puoi piantare il tuo ombrellone e startene appollaiato alla faccia dei clienti che pagano..o no?..sono dell’opinione che la cosa vada regolamentata senza dubbio..ma non in maniera cosi semplicistica del tipo che a fine anno tutto all’asta! cazzo è? scherziamo? ecc ecc soliti discorsi.. saluto!
pierre - Data: 25/7/2010 09:25:13 - IP: 94.160.13.xxx
finalmente aste !!!!!! evviva !!!!! un’ altra categoria a cui l’europa sta cercando di schiacciare la testa . In nome della libera concorrenza. chissa quanti saranno li a provare ad aggiudicarsi le spiagge?. mi farebbe piacere sapere se FABIO ( e chi come lui) avrà le palle per partecipare. o sta scrivendo solo paginate di chiacchere in favore dei veri ricchi.Prepara i tuoi soldini oppure fatti finanziare , grande imprenditore!
E’ IL TUO MOMENTO!
Fabio - Data: 25/7/2010 17:24:49 - IP: 87.24.246.xxx
Non posso! Io non ho amici in alto che mi truccano l’asta per favorirmi
bobby soli - Data: 26/7/2010 14:27:30 - IP: 151.56.57.xxx
speriamo bene
pierre - Data: 26/7/2010 17:36:55 - IP: 94.160.4.xxx
ti sei risposto da solo su come potrebbe andare. noi le licenze le abbiamo comprate senza nessun amico, rischiando capitali dei genitori perche come ben sai noi giovani non metteremo piu niente da parte. questa purtroppo è la “grande europa”…per tutti (o quasi).
vedrai che odierai molto di più chi ci sarà dopo di noi…..(SE CI SARA’)
oronzo - Data: 2/8/2010 00:43:24 - IP: 87.18.79.xxx
20 anni di di duro lavoro per valorizzare la mia impresa turistica’normative senza criterio .lobbi del potere politico vogliono tutto.nesuno potra ripagarmi di 20 anni di lotte per realizzare la strutura non ancora completata,………pronti alla lotta per difendere i nostri diritti.
ENRIQUE - Data: 20/8/2010 22:32:22 - IP: 95.226.154.xxx
Purtroppo per colpa di troppi permessivismi ci si riduce a questo!!!!
Se il controllo della concessione fosse fatta bene come succede nalla maggior partedel nord Italia non ci sarebbero tutte queste polemiche!!!! nel 90% delle spiagge del veneto private, qualsiasi persona puo accedere, mettersi con il suo asciugamano e godersi la spiaggia , usufruendo dei servizi tipo docce, sicurezza , bagni ecc ecc pagato dai gestori!! se vuole piazzarsi con ombrellone e sdraio va in zona libera!! poi ci sono i gestori che invece approfittano e fanno pagare anche l’aria che respiri.
Basterebbe un adeguamento dei canoni che è veramente basso!! ma non bandi di gara!!! con questo sistema si regalano le piccole imprese ai grandi che hanno soldi per schiacciare chi ha fatto investimenti per tutta la vita!!!
Se però a certa gente gli piace questa forma di gestione non sarebbe bello fare ogni 5 anni bandi di gara per i dipendenti statali, operai di megafabbriche , banchieri ecc ecc !!! cosi abbassiamo i costi di produzione!!!!! Chissà se a Fabio Gli raccontano che il suo posto di lavoro va al bando e un bel cinese o indiano lo frega guadagnando un terzo del suo stipendio!!!!! VORREI VEDERE COSA DIRESTI IN QUEL CASO!!!
Fabio - Data: 21/8/2010 22:46:11 - IP: 79.36.13.xxx
Gia fatto Enrique! Il mio Chinese si chiama Euro e mi ha fregato mezzo stipendio!
Matia - Data: 12/10/2010 18:19:36 - IP: 82.57.129.xxx
Ho 25 anni e porto avanti con orgoglio un’attività che mi è stata tramandata da generazioni…. è un lavoro come tutti gli altri.. con i suoi pro e i suoi contro… ma non si può fare “di tutta un’erba un fascio”.. pur essendo in Romagna…. Cesenatico ha una realtà diversa da Cervia o Bellaria Igea Marina da Rimini… ogni stabilimento ha la sua storia… la sua tradizione… e parlando per noi in Romagna… i nostri clienti non vedono l’ora tutti gli anni di trascorrere le loro vacanze qua… non solo per il mare.. per le nostre colorate e pulite spiaggie.. ma anche per la nostra cortesia e vi assicuro per i prezzi molto bassi rispetto ai numerosi servizi che offriamo… (PROVARE PER CREDERE)… c’è la giusta collaborazione tra “bagnini” albergatori e commercianti che puntano insieme ogni anno ad offrire un servizio innovativo di qualità e al giusto prezzo… La crisi c’è è vero… ma il turismo “tiene botta” fortunatamente… e allora perchè rovinare tutto questo??? come possiamo paragonare la nostra realtà con quelle francesi o spagnole se ci sono delle diversità anche tra le nostre Riviere Italiane??? Sarebbe giusto un bando di gara che andrebbe ad aggiudicarsi solo chi ha la possibilità di investire milioni di euro nel giro di poco tempo??? la maggior parte della nostra collettività ha queste possibilità economiche??? … Volete le spiaggie libere?? è giusto ma… poi bisogna pensare alla loro manutenzione e pulizia (e penso che i nostri comuni non abbiano tanti soldi da investire ora)…è un argomento delicato ma che dovrebbe far pensare un pò tutti visto che stiamo parlando di un “bene della collettività” gestito da pochi… quei pochi che negli anni hanno fatto tanti sacrifici…. che oltre all'”affitto” , agli investimenti… hanno tante altre spese (servizio di salvamento… la pulizia dell’arenile all’alba???)Non è un negozio che alla sera chiudiamo… abbiamo tutta l’attrezzatura esposta a rischio mareggiate… vandalismi… danni.. ci sono dei filmati in rete che dimostrano tutto questo.. e vi assicuro che svegliarsi alla mattina scendere in spiaggia e vedere che una tromba d’aria vi ha portato via il lavoro di una vita… non è gradevole… ma ripeto non voglio fare del vittimismo e aggiungo… è UN LAVORO COME GLI ALTRI!!! e che se faccio è perchè dà anche tante soddisfazioni.
Speriamo che il governo e le regioni capiscano la nostra diversità e possano trovare una soluzione a misura di tutti…
in bocca al lupo colleghi o meglio per rimanere in tema… in C…O alla balena…
alberto - Data: 12/10/2010 22:15:01 - IP: 79.43.94.xxx
ma fatemi il piacere, gestite il bene demaniale ( cioè di tutti) come se fosse vostro, senza pagare tasse e con quattro soldi di concessione, e pretendete di tramettervi le concessioni di padre in figlio, ma che credete che glia ltri sono fessi ad elemosinare un lavoro in albergo? Datecele a noi le spiagge che quello che c’è da fare lo facciamo noi senza stare pure a piangere come fate voi. Ben venga la legge europea a mettere ordine a diritti acquisiti ma mai concessi. La spiaggia è di tutti siamo stufi … avete riempito le spiagge di baracche e baracconi e pretendete pure le scogliere per proteggerlle, ma ve la ricordate Ischia 4 anni fa?
Fabio - Data: 13/10/2010 10:49:19 - IP: 69.112.89.xxx
E no caro Alberto a sentire i nostri amici “bagnini” di professione, e un po come fare l’armatore privato il medico o l’avvocato. Bisigna essere nati in una certa casta altrimenti non si puo fare il mestiere bagnino. Se uno non e gia figlio di medico e molto difficile che entra a studiare medicina. Beh fare il balniatore segue la stessa logica. Uno nasce balniatore per scelta divina.
alberto - Data: 13/10/2010 17:20:47 - IP: 79.53.57.xxx
infatti!!!
Daniela - Data: 13/5/2011 20:24:13 - IP: 188.218.174.xxx
Ciao sono Daniela, penso che se il demanio vuole togliere le concessioni,chi vince l’asta deve pagare il valore effettivo dell’attivita ,cosi’ tutti possono avere la possibilita’ di gestire una spiaggia,ma chi vende recupera i soldi di una vita di sacrifici ,e puo’ iniziare un’altra attivita’ e tutti sono contenti.e poi credetemi la maggior parte della gente vuole stare in una spiaggia pulita con tutte le comodita’ ed i confort. Io gestisco una spiaggia che ho rilevato 8 anni fa da un signore che andava in pensione,a fianco c’e una spiaggia libera , tutti i turisti mi chiedono di affittarla perche’ sempre sporca e tenuta male,io non sono d’accordo perche’ e’ giusto che ci siano le spiagge libere, noi andiamo a pulirla e metterla a posto, proprio perche’ il demanio e’ di tutti. Pero’ questi tutti se ne fregano di tenere il nostro patrimonio in ordine e pulito.quindi invito le persone che vogliono usufruire del patrimonio terrestre, a tenerlo pulito in ordine ed avere rispetto per l’ambiente,cosa che non succede mai,perche’ siamo tutti capaci a parlare ma a tirare su cartacce ,lattine, plastica,non frega niente a nessuno. Comunque non importa a chi andranno le spiagge l’importante e’ che chi vince l’asta ci paghi il valore reale della nostra attivita’ .
alberto - Data: 14/5/2011 12:46:27 - IP: 79.42.5.xxx
Per daniela….
non è logico quello che dici, e come se io vedendo che hai un terreno non coltivato me lo prendessi in gesttione per 99 anni, tu protesteresti? bene anche la spiaggia è mia ed io protesto, chi dice che altri non potrebbero gestirla meglio ed amigliori condizioni di chi oggi la gestisce solo per un favoritismo ricevuto molti anni fà e che oggi pretende di trasormare inun diritto?
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