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Nel cimitero di Casamicciola i defunti non riposano in pace

Dopo la rimozione delle salme del catastrofico terremoto del 1883 dove morirono i genitori di Benedetto Croce e gli antenati di Luchino Visconti, rimosse per far posto ai nuovi loculi, l’Amministrazione comunale di Casamicciola Terme ha deciso di rimuovere anche quattro tombe dell’800 una delle quali annovera come ornamento un’opera scultorea del famoso scultore napoletano Francesco Nasti. Verrebbero spostate per far posto a un monumento funebre da ergere a memoria di un cittadino di casamicciolese, ha dichiarato Ida Trofa la quale assieme ad altri cittadini di Casamicciola ha fondato un Comitato per la tutela del patrimonio artistico e architettonico del Cimitero. E intanto continua la vergogna di mancanza di posti per le nuove sepolture e che possono avvenire solo di mattina.


Il Cimitero di Casamicciola Terme è senz’altro uno dei più fioriti e panoramici dell’isola d’Ischia. Varcando il suo ingresso si ha quasi l’impressione di entrare in un grande giardino dove la varietà dei colori dei fiori piantati in ogni dove rendono meno triste il luogo dove riposano i nostri cari. Ma c’è un’altra caratteristica che rende il camposanto di Casamicicola più unico che raro. All’entrata ad accogliere i visitatori c’è una lastra di marmo con sopra impressa una poesia scritta in onore del cimitero casamicciolese da Eduardo Nicolardi, il grande poeta napoletano autore delle più belle poesie d’amore di tutti i tempi tra cui “Voce e Notte”, testo diventato nel tempo una delle canzoni più importanti e rappresentative della canzone napoletana. Ma non è tutto perché all’interno di questo camposanto è presente l’unica copia al mondo della Nike di Samotracia la cui opera originale è vanto del museo del Louvre a Parigi. Una copia il cui prestigio è stato sottolineato persino nel corso di un quiz televisivo del 1975 condotto da Mike Buongiorno, come ci ha raccontato Peppino Zabatta. Quello di Casamicicola, dunque, è un cimitero unico al cui interno ci sono altre peculiarità storiche e artistiche ma, purtroppo, questo sembra interessare poco o nulla agli Amministratori comunali di turno. E così per far posto ai nuovi loculi invenduti, le salme del catastrofico terremoto del 1883 dove oltre tra residenti e villeggianti morirono anche i genitori di Benedetto Croce e gli antenati di Luchino Visconti, sono state arrotolate in dei lenzuoli e chiusi all’interno della Chiesetta mentre le lapidi vecchie di circa 130 anni sono state messe per terra in un angolo del Cimitero alla stregua di un qualsiasi rifiuto: che vergogna! Ma non è tutto. Ora la Giunta guidata dal Dott. Vincenzo D’Ambrosio ha deciso di rimuovere altre quattro tombe, anch’esse risalenti al 1800 una delle quali annovera come ornamento un’opera scultorea del famoso artista napoletano Francesco Nasti.

Lo scopo sembra essere quello di far posto ad un monumento moderno da dedicare a un defunto casamicciolese, opera che, naturalmente, potrebbe essere realizzata in un altro angolo di questo cimitero, come ci ha dichiarato la giornalista Ida Trofa che ha annunciato la nascita di un Comitato cittadino per la tutela del patrimonio artistico e architettonico del Cimitero. Quello che ora ci chiediamo è questo: la Sopraintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Napoli consentirà la rimozione di queste tombe che rappresentano parte della memoria storica di questo cimitero e con essa la scultura di Francesco Nasti, oppure no? Intanto il nascente Comitato cittadino per la tutela del patrimonio artistico e architettonico del Cimitero annuncia che darà battaglia affinché quelle tombe restino al loro posto. Ma all’interno della necropoli casamicciolese c’è qualcosa di ancora più inquietante che negli ultimi mesi si sta verificando. E’ la mancanza di posti per le inumazioni che sta creando non pochi disagi alla cittadinanza. Infatti sembrerebbe che per ricavare qualche fosso, spesso i parenti dei defunti debbano scavare in fretta e furia i propri cari e questo nonostante il Comune abbia a disposizione un vasto pezzo di terreno inutilizzato da anni. Ma a tutto questo, come ha dichiarato Ciro Pesce, responsabile della sicurezza dei lavoratori di “Marina di Casamicciola”, bisogna aggiungere anche che i necrofori operano al Cimitero solo in mattinata e quindi bisogna attendere la mattina successiva per atterrare i corpi dei defunti i cui funerali si svolgono di pomeriggio e che i loro contratti non sono adeguati alle mansioni che svolgono”. Come abbiamo potuto vedere la situazione creatasi all’interno del Cimitero di Casamicciola ha davvero dell’assurdo. La Giunta D’Ambrosio si deciderà di far riposare finalmente in pace almeno i morti?


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