di Luciano Burrasca Vabbuò. Diamo per scontato che alla Chiaia non hanno privatizzato, ma hanno solo samaritanamente provveduto a concretizzare un luminoso e cristallino progetto che, cito testualmente, “parte da una iniziativa sociale di livello europeo (e c’è chi ancora parla bene di Prodi e compagni…) e che pone la nostra comunità (Forio? ndr) al vertice del turismo isolano (ah, meno male che siamo modesti ndr 2), con un’offerta unica nel suo genere (e qui c’è poco da contestare ndr 3), e che è una vetrina di eccellenza al pari di altre località nazionali ed estere (qua si allargano, ma è solo questione di entusiasmo giovanile ndr 4), offrire detto servizio di assistenza e garantire una possibilità a chi vive una vita di difficoltà è una priorità nostra e dell’Amministrazione Comunale di Forio.

Scusate lo spazio bianco, ma mi sono commosso.

Dunque quella della Chiaia non è una squallida operazione di privatizzazione, bensì è dar vita (per tutti gli dei del mare!) ad un servizio (ricito testualmente) di “assistenza per garantire una possibilità a chi vive una vita di difficoltà” (bella la rima).

Bene bene.

Non posso che rallegrarmi dell’iniziativa.

Già, il progetto è destinato anche a me.

Vivo notoriamente in grosse difficoltà. Sono un diversamente abile. Per esempio, non sono un grosso nuotatore, sono miope, soffro di cervicale, sono tardo di comprendonio, e, soprattutto, ho lo stomaco delicato.

Dunque a me mi spetta.

Sì, mi spetta il posto.

Nooo. Non dico di vigilino…

No. Dico il posto al sole. Alla Chiaia.

Mi spetta.

Oh, per il forchettone arrugginito di Poseidone!!!

Sono disabile, perciò fatemi capire!!!

Come fo’ a esercitare questo mio diritto sacrosanto?

Mi presento al bagnino col certificato medico?

Che percentuale d’invalidità è richiesta per andarsi a fare sta pisciatina nel mare di Forio (dimenticavo sono pure incontinente)?

E poiché odio borse e bolselli dove lo metto il bollino di portatore d’handicap?

Fa niente se lo metto nel costume?

E se un giorno lo lascio a casa?

Come la mettiamo?

Una domanda finale: quanto mi costa?