La storia si ripete la simonia non è morta

di Giuseppe Magaldi. Vi racconto una storia, riportatami fedelmente da un amico fraterno. Non voglio scrivere né contro, né a favore di nessuno, la mia intenzione è solo quella di riportare un fatto di cronaca avvenuto oggi, 17 settembre 2017 lasciando libere riflessioni a coloro che non hanno ancora perso la facoltà del ragionamento autonomo. La mia pennichella pomeridiana è stata turbata da una telefonata, di un caro amico fraterno, di ritorno sull’isola da un viaggio d’affari, con deviazione al Santuario di Monte Vergine. Il caro amico Giuseppe (nome di fantasia), pensando e ripensando all’accaduto ha sentito il bisogno di parlarmene; e veniamo al dunque: Giuseppe recatosi con suo padre e suo figlio (tre generazioni rappresentate) presso il Santuario in questione, dopo aver recitato le sue preghiere, si è diretto in fondo alla chiesa per raggiungere la sala dove originariamente era esposto il Quadro Miracoloso, nel transitare nella navata centrale, ha scorto alla sua destra una stanza con gli sportelli per prenotare, le S. Messe in suffragio dei cari defunti. Su di una mensoletta un porta dépliant in vimini con delle buste bianche ha catturato la sua attenzione, presa una busta ha letto: “buste per Sante Messe se volete prenotare una Santa messa inserite nella busta 15.00€ per ogni messa scrivete il vostro nome e quello del defunto. Inserite nell’apposita buca la busta piegata grazie La Madonna Vi Benedica”.
Se ci si ferma solo a questo si storcerà un po’ il naso ma nulla di che. Giuseppe avvicinatosi allo sportello per chiedere spiegazioni ha scoperto i “santi meccanismi e le sante contrattazioni”.
Fatto presente che i defunti per i quali intendeva far celebrare la S. Messa erano circa venti il Benedettino di turno di bianco vestito, ha spiegato che se facevano tutti parte della stessa famiglia si poteva inserire il cognome soltanto (Dio sa N.d.A.) e la messa sarebbe stata celebrata per un massimo di tre defunti, ma se si trattava di persone che tra loro mancavano di un legame familiare bisognava inserire un solo nome per volta corredato dalla tassa richiesta. A conti fatti 15.00 € X 20 = 300.00 € (una botta…). La contrattazione è stata estenuante e con poca efficacia per la tasca e i cari estinti di Giuseppe. Alla fine Giuseppe sul biglietto di prenotazione ha scritto quattro nomi e il frate che ha ritirato la prenotazione storcendo il naso con una smorfia di rammarico ha accettato, forse perché nella contrattazione Giuseppe ha fatto presente di aver acceso quattro candele votive al prezzi di 1.00€ cada una all’interno del Santuario.
Chi sa a Dio tolte le tasse, le spere e le dovute competenze che percentuale spetta.
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