Ischia: l’Ente Nazionale Protezione Animali apre una delegazione sull’isola
Microclima e fertilità del suolo sono i due aspetti che spiegano la ricchezza della vegetazione spontanea dell’isola. L’appellativo di “isola verde“, l’altro nome con cui Ischia è conosciuta in tutto il mondo, non è perciò una trovata pubblicitaria ma la realtà di un territorio talmente ricco di boschi sempreverdi, pinete, macchia mediterranea, specie vegetazionali rarissime da poter essere paragonato a poche altre realtà del Mediterraneo occidentale, e non solo.
In un territorio simile la presenza dell’Enpa è fondamentale, infatti si è assistito nei giorni scorsi a fenomeni di cani sparati o gatti impiccati, inoltre l’isola geograficamente è il fulcro della migrazione sia primaverile che autunnale di moltissimi uccelli.
Al momento i volontari guidati dal delegato Paolella Carmela, stanno assicurando la sopravvivenza di un centinaio di girini del rospo smeraldino, una specie a rischio di estinzione e protetta dalla Convenzione di Berna, che ha cercato di difendere la “fauna minore” disponendo un veto indiscriminato e spesso irrazionale sulla detenzione di tutti i rettili ed anfibi europei.
D’altronde, pur avendo l’Italia accolto le disposizioni contenute nella convenzione di Berna per la protezione della fauna, della flora e degli habitat naturali, poco si è fatto a favore della cosiddetta “Fauna minoreâ€. Eppure nel preambolo della legge n. 503 del 5 agosto 1981 emanata a seguito della Convenzione di Berna si legge all’articolo 3 “Ogni Parte contraente adotterà le necessarie misure affinché siano attuate politiche nazionali per la conservazione della flora e della fauna selvatiche e degli habitat naturali, con particolare riguardo alle specie in pericolo di estinzione e vulnerabili, e soprattutto alle specie endemiche nonché agli habitat minacciati, conformemente alle disposizioni della presente Convenzioneâ€.
In relazione a questa Convenzione, quindi, ogni Stato membro deve adottare le opportune leggi per la salvaguardia delle specie di flora e fauna riportate nei tre allegati annessi alla convenzione. Per far rispettare gli accordi stipulati nella Convenzione, alcune regioni italiane hanno legiferato in materia di protezione soprattutto delle specie considerate “minoriâ€: Rettili, Anfibi, Pesci e invertebrati.
Le successive iniziative riguarderanno la tutela del passaggio dell’avifauna migratoria e del sito di riproduzione del rospo smeraldino, la cooperazione con l’ente Parco Marino per la protezione delle aree interdette alla pesca ed alla balneazione e le verifiche sulla tenuta del canile e sulle diverse colonie feline presenti sul territorio.
L’articolo 11 della legge regionale 16 del 2001 riguarda proprio la protezione dei gatti in libertà , chiarendo che non solo sono tutelati dalle istituzioni, ma che è vietato a chiunque maltrattare o spostare dal loro territorio singoli gatti o colonie feline che vivono in libertà . Possono essere gestite da privati cittadini o dalle associazioni di cui all’art. 16, che assumono l’onere di catturare gli animali, di trasportarli al servizio veterinario per le sterilizzazioni e di riammetterli nel loro gruppo. Inoltre avranno cura di monitorare il numero dei gatti delle colonie in gestione, le loro condizioni di salute e di sopravvivenza, avvalendosi dell’opera di medici veterinari.
Grazie alla nuova delegazione sull’isola ci sarà una maggiore protezione e sensibilità per le tematiche ambientali ed animaliste, migliorando così l’intera comunità .
COMUNICAZIONE ENPA REGIONE CAMPANIA
Dora Mesolella
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