Ischia, cede parte del ponte Aragonese tra la vergognosa indifferenza di tutti
Il mare continua a scavare indisturbato la parte sottostante del pontile Aragonese. Finiti a mare circa cento basoli ottocenteschi che non sono mai stati recuperati. Cosa si aspetta ad intervenire, che crolli prima tutto? L’incuria e la mancanza di interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione rendono il pontile ischiapontese lo specchio fedele dell’abbandono e del degrado sociale in cui versa il territorio del Comune di Ischia. E il Sindaco Giosi Ferrandino in campagna elettorale parlava di decoro urbano…
Sono anni che attraverso i nostri servizi giornalistici denunciamo la fatiscenza strutturale del tratto di pontile che si trova nelle prossimità dell’ingresso del castello Aragonese di Ischia. Nei pochi metri in cui manca da sempre la scogliera, a causa delle mareggiate degli ultimi anni che nella baia di Cartaromana sono periodiche e sempre violente, i basoli ornamentali del muro di contenimento del ponte risalenti al 1800, sono ormai caduti quasi tutti a mare e non sono stati mai recuperati per ripristinare lo stato dei luoghi e ridare così dignità ad uno degli angoli più belli e caratteristici del Comune di Ischia, frequentato ogni anno da milioni di turisti che giungono a Ischia Ponte per assaporare l’antica magia della storia millenaria della nostra Isola. Con le ultime mareggiate un intero muretto che fiancheggiava gli scalini che portano sulla scogliera sottostante è crollato e ora fa triste mostra di se riverso sugli scogli. Ma oltre ai segni di cedimento del muro di contenimento, ai basoli caduti in acqua e al crollo del muretto anch’esso ornato dai basoli ottocenteschi, ora preoccupa pure la staticità di un tratto di ponte che si trova a ridosso del Castello dove si è aperta una vera e propria voragine per la quale sono franati giù anche alcuni basoli componenti il calpestio: da non credere. Al momento l’unico intervento che è stato fatto è la collocazione di una piccola transenna e nulla più. Ma quello che preoccupa di più è certamente l’opera di scavo che il mare sta compiendo da anni sul muro di contenimento e sotto il ponte preludio a possibili e più consistenti cedimenti che potranno essere scongiurai solo con un ampio e dettagliato intervento di risanamento.
La progressiva e sempre più preoccupante fatiscenza di questo tratto di ponte che porta dritto, dritto all’ingresso del castello Aragonese è dovuta alla totale mancanza dei necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che l’Amministrazione comunale non ha mai avuto la volontà politica e amministrativa di mettere in essere. Cosa si aspetta ad intervenire, che frani prima tutto a mare? Stremo a vedere. Intanto la trascuratezza del ponte Aragonese è lo specchio fedele del triste stato di pietoso abbandono in cui versa l’intero territorio del comune di Ischia con periferie e pinete del centro cittadino completamente in balia del degrado sociale. E pensare che in campagna elettorale l’attuale sindaco Ferrandino assicurò che la sua amministrazione avrebbe garantito un certo decoro. Ma evidentemente erano solo effimere promesse elettorali visto i risultati…
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