Invincibili come Chisciotte
dedicato a tutti coloro che non si arrendono mai, un ritratto controcorrente del cavaliere di Miguel Cervantes firmato da Erri De Luca su La Stampa:
« “Tu sei il cavaliere invincibile degli assetati”: questo verso appartiene a una poesia di Nazim Hikmet dedicata a Chisciotte (senza “don”, titolo che non gli ha risparmiato nessuna batosta). Invincibile lui che ha perso tutte le sue battaglie: possibile? Sicuro: invincibili non sono quelli che detengono primati e supremazie, perché da quei gradi e gradini presto o tardi rotolano giù. E si sgretolano come le meringhe, i pretesi vincenti.
Invincibili sono al contrario quelli come Chisciotte, vinti innumerevoli volte che si rialzano e si battono di nuovo. Invincibili sono quelli che non si danno per vinti. Chisciotte è il generoso che vuole raddrizzare i torti, ha un programma inflessibile ma non è un politico, non vuole essere seguito. Gli offrono un’isola da governare e lui la cede al suo scudiero Sancho: non è un politico.
È uno che non teme di battersi in inferiorità numerica e con forze insufficienti, senza fare calcoli circa il rapporto costi/benefici. Ecco una lettura inattuale, perciò efficace alla formazione di anticorpi di chi è giovane adesso e si trova preso in giro da un sistema che non sa che farsene del suo valore, del suo studio, delle sue energie. Chisciotte sa che fare di sé in un mondo storto. Leggerlo fa venire voglia di rimboccarsi le maniche».
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