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“Caro Paolo De Gregorio ti scrivo…”. Risposta su Ong e migranti

di Francesco di Crescenzo. Sono rimasto sorpreso dalla lettura dell’articolo di Paolo de Gregorio (vd. sotto) tuttavia esso ha davvero un merito: aver concentrato in sequenza, in un unico scritto, una serie di affermazioni alle quali l’opinione pubblica italiana è sottoposta ripetutamente, con riferimento alla questione #Migranti, negli ultimi tempi. Esse creano un “racconto” della vicenda, condiviso da molti – fortunatamente non da tutti – che merita una replica, non foss’altro per “seguire quel filone di pensiero della cultura laica, che ci impone di rifiutare quanto umilia e offende la ragione”, come ammoniva Edoardo Malagoli.
1) Si dice “Non vi è più alcun dubbio che le ONG (tutte o alcune?) operavano in collaborazione con trafficanti e scafisti”. E la presunzione di innocenza, principio che vale fino a sentenza? Qui siamo solo alle indagini della magistratura (tra l’altro i reati penali sono personali. Poi ci sono le leggi del mare, dove l’autorità spetta al comandante della nave – ricordate Schettino?)
2) Sulle parole di Zuccaro. Il procuratore parlò di ipotesi investigative, senza aggiungere nulla di concreto (si veda ciò che ha scritto Enrico Mentana in proposito sul suo profilo Facebook)
3) Si dice “almeno il 90% dei richiedenti asilo non ha alcun titolo o diritto a essere accolto”. I dati ufficiali 2016 per l’Italia parlano di 60% di dinieghi e 40% di protezione accordata (mentre in UE il dato è il 60% di protezione accordata in prima istanza)
4) Si argomenta “il disagio per questa invasione è grande”. Se c’è un disagio, questo è creato da chi usa scientemente termini come “invasione”. Sempre stando alle cifre, per l’Italia parliamo 181mila migranti nel 2016 e 153mila nel 2015, su una popolazione italiana di 60 milioni di abitanti, tra l’altro a saldo naturale demografico negativo (- 134mila nel 2016 e – 162mila nel 2015, leggere Fabrizio Gatti su l’Espresso n. 29). Pensiamo che nel 2015 la Germania da sola ha accolto un milione di Rifugiati. Dov’è l’invasione?
5) Sulle Ong che dovrebbero recarsi nelle aree di partenza di migranti…
Le Ong, l’UNHCR Italia – Agenzia ONU per i Rifugiati e l’OIM sono nelle varie regioni di crisi del mondo da anni, con progetti di sviluppo e di assistenza alle popolazioni locali. Esse non possono certo fermare la fuga delle persone da conflitti recenti o passati che non si sono risolti, guerre ignorate dai nostri media e dagli stati europei, almeno fin quando questi esuli non vengono a chiedere la protezione che non ricevono nel loro paese.
A voler fare qualcosa, l’UE potrebbe implementare un piano Marshall per l’Africa, come fu fatto esattamente 70 anni fa nel dopoguerra in Europa dagli USA e che ha portato alla ricostruzione e benessere nei decenni successivi.

Leggi anche:
Care ONG vi scrivo…


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