(ANSA) La  Figisc Anisa – Federazione Italiana gestori impianti stradali carburanti – interviene sulla polemica inerente il prezzo della benzina sull’isola d’Ischia con una nota a firma del segretario provinciale Claudio Burani, in cui si afferma: ”Gli impianti carburanti presenti nell’Isola d’Ischia sono tutti di proprieta’ o convenzionati con societa’ petrolifere di rilievo internazionale, pertanto i prezzi dei carburanti praticati all’utenza finale sono quelli imposti dalle stesse societa’, secondo il marchio di appartenenza, ed uguali per tipologia di impianti e territorio”.
E riguardo alla disparita’ di prezzo con la terraferma per spese di trasporto la Ficisc Anisa precisa: ”Il prezzo dei carburanti per uso autotrazione nell’Isola d’Ischia, rispetto a quelli praticati dalle  societa’ nell’area continentale di Napoli, non tiene conto delle reali spese di trasporto per le isole, in quanto queste vengono assorbite quasi del tutto dalle stesse societa”.
E riguardo alle differenze di prezzo con la terraferma aggiunge: ”Le differenze dei prezzi che molto spesso vengono evidenziate tra quelli praticati nell’Isola d’Ischia con quelli praticati nell’area napoletana o addirittura in altre citta’ italiane, sono giustificate da una serie di fatti e circostanze di cui e’ bene tener conto nel fare tale raffronto:  le societa’ petrolifere applicano con sempre maggiore frequenza diverse tipologie e modalita’ di vendita, secondo una loro discrezionalita’,  in particolare per  tipologia di vendita: impianto self service (senza personale) sconto medio di /lt 0,040 in meno; impianti Iperself appositamente selezionati dalle singole societa’: dove vengono applicati sconti particolari per fasce orarie ed in giorni determinati;  impianti autostradali: dove vengono applicati sconti sia sulla modalita’ del servito sia su quella  dell’self service;  Impianti no-logo (impianti senza marchio), sempre piu’ numerosi: dove il prezzo praticato in media  e’ di /lt.  0,100 in meno rispetto a quelli garantiti dal marchio societario”.
Infine la Figisc Anisa punta l’indice contro ”le accise sulla benzina, applicate in Campania, sono tra le piu’ alte rispetto a quelle applicate nelle altre Regioni italiane”.
”Voler attribuire ai gestori la responsabilita’ di questi aumenti – conclude la nota di Figisc Anisa  – e’ del tutto ingiustificata e gratuita, in quanto il margine del gestore e’ in media di soli  /lt 0.052 par a circa il 2.5% sul prezzo finale, e ben poco potrebbe incidere sulla struttura complessiva del prezzo”. (ANSA).