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Antonio Pinto sulla questione acap

Lo avevamo già detto:“Nel Golfo di Napoli non esistono ancora reali condizioni di mercato, e vista la vicenda Caremar, che senza dubbio si trascinerà ancora, l’unica soluzione per iniziare a ridurre i disagi è la previsione di regimi di contributi o sovvenzioni regionali nel comparto dei trasporti marittimi in via straordinaria, a favore dell’utenza, magari fino a quando queste condizioni non verranno raggiunte. Lo scostamento del contesto economico attuale rispetto a quello in cui furono definite le ultime condizioni tariffarie, 2006-2007, va affrontato non con un rialzo delle tariffe, ma bensì con la previsione di ribassi delle tariffe attuali per consentire una reale rispondenza alle capacità economiche dell’utenza attraverso l’intervento straordinario, vista l’emergenza straordinaria connessa al grave stato di crisi economica generalizzata, da parte dell’autorità competente in materia”. Ed ancora: “L’obiettivo della integrazione e dell’uniformità fra i diversi sistemi e modi di trasporto nel territorio regionale non può raggiungersi se si escludono interventi atti ad adeguare, a parità di servizi economicamente corrispondenti alle reali esigenze dell’utenza, le tariffe del trasporto marittimo rispetto quelle già garantite negli altri comparti del trasporto regionale”.Anche questo lo avevamo già detto, anzi lo stiamo ripetendo al muro di gomma della Regione dal 2008. Questo è un punto infatti che il Comune di Ischia ha fatto presente più volte in Regione, anche attraverso un deliberato di Consiglio Comunale, deliberazione n. 42 del 2008 con la quale, è stato esplicitato l’invito allo stesso Ente “ad aderire a quanto previsto all’art. 57 del D.lvo n. 112, convertito in legge il 25.07.2008, ed impegnare il proprio bilancio per assicurare i fondi necessari per lo svolgimento dei servizi minimi oltre a quelli che verranno in parte stanziati dallo Stato ridistribuendo le risorse secondo le necessità con prioritaria attenzione al diritto alla mobilità delle popolazioni isolane”. Ma fino ad oggi siamo rimasti in attesa. Con l’ultima deliberazione giuntale del Comune di Ischia in materia, la 124 dello scorso 23 giugno abbiamo insistito oltre proponendo una reale e concreta soluzione che consentisse di mantenere i livelli tariffari bloccati almeno fino al 31 dicembre di quest’anno, ma ancora una volta non siamo stati ascoltati. L’assessorato regionale ha rimandato la nostra richiesta di incontro a settembre ed il presidente della IV commissione trasporti, che dovrebbe essere sensibile più degli altri rispetto questa gravissima situazione, considerato che anch’egli è un isolano come noi, solo il 4 luglio scorso, nel corso dell’audizione presso la stessa commissione che presiede, non ha voluto trattare l’argomento ritenendo preferibile trattare la questione CAREMAR. Lo ribadisco, come ho avuto modo di ribadirlo in quel consesso: la COREMA non potrà mai essere il vaso di Pandora. Essa rischia, se continuerà a rappresentare solo il 30% del trasporto marittimo, di svolgere funzioni ausiliarie rispetto gli operatori privati e non viceversa e quanto sta avvenendo oggi da ragione a queste mie affermazioni. L’intero comparto dei trasporti marittimi nel golfo di Napoli è oggi ostaggio delle Compagnie marittime private, le quali pur avendo non poche ragioni per quanto hanno intendimento di fare a partire da mercoledì, pur tuttavia danno prova degli errori commessi da una superficiale  politica regionale che continua a non voler affrontare la necessità di regolamentare il sistema. Come amministrazione faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per ottenere delle risposte nell’immediato al fine di non dover arrecare ulteriori danni ai nostri concittadini e pendolari, ma al contempo chiederemo l’apertura di una gara internazionale per mettere a bando tutte le linee da e per le isole, cosa che sino ad oggi non è mai stata fatta. Gli armatori privati del Golfo dovevano pensarci prima: nel mentre firmavano tutti quegli atti di sottomissione univoci alla Regione pur di ottenere il controllo del trasporto marittimo campano, dovevano valutarne i costi in termini aziendali. Oggi pensano ai contributi mentre dovrebbero agire da imprenditori!

I punti salienti della deliberazione di giunta n. 124 del 23.06.2010
La giunta del Comune di Ischia, su proposta dell’Assessore ai trasporti marittimi, Antonio Pinto, ha così deliberato:
1.“Chiedere all’Assessorato ai Trasporti della Regione Campania di istituire in via straordinaria, vista la crisi economica in atto, l’inesistenza di reali condizioni di mercato nel comparto trasporti del Golfo di  Napoli, lo scostamento del contesto economico attuale rispetto quello in cui furono siglate le convenzioni con le Compagnie attualmente operanti nel Golfo per il Trasporto marittimo da e per l’Isola d’Ischia, regimi di contributi o sovvenzioni a favore dell’utenza delle isole per il trasporto marittimo al fine di definire un ribasso delle tariffe attualmente praticate in capo all’utenza senza ulteriori maggiorazioni per le Compagnie di navigazione;
2. Chiedere altresì allo stesso Assessorato di prevedere per tali regimi, qualora istituiti, la concessione finchè non siano state raggiunte e definite condizioni reali di mercato, nel rispetto del principio di concorrenza dettato dalla CEE, nell’intero comparto dei trasporti marittimi del Golfo di Napoli, od almeno fino al 31.12.2010.;
3. Chiedere l’istituzione del biglietto unico terra-mare attraverso una concertazione tra pubblico e privati atta a garantire una mobilità integrata quanto a servizi offerti ed economicamente vantaggiosa per l’utenza.


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