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Abusi edilizi, ripartono le ruspe Si comincia da albergo a Ischia

di Gerardo Ausiello – Ruspe di nuovo in azione. Nei prossimi giorni scatteranno le demolizioni di una struttura alberghiera sull’isola d’Ischia (d’intesa con la Regione) e di un edificio a tre piani nella periferia nord di Napoli. Subito dopo toccherà ad alcune abitazioni nei quartieri di Pianura e Marianella e nei comuni di Giugliano e Afragola.

È quanto stabilito dal pool antiabusivismo della Procura, coordinato dall’aggiunto Aldo De Chiara, che – nonostante il pressing della politica – ha deciso di portare avanti il piano per fermare le costruzioni fuorilegge in Campania. La svolta si registra dopo la cancellazione dal decreto milleproroghe della norma che avrebbe dovuto bloccare le ruspe e che ha scatenato violente polemiche costringendo la maggioranza a correre subito ai ripari.

Così è arrivato il semaforo verde per la Procura. «In verità noi non ci siamo mai fermati – chiarisce De Chiara – perché ogni demolizione è preceduta da una complessa ed approfondita attività preparatoria che abbiamo regolarmente svolto. Ecco perché siamo pronti ad intervenire in tempi ragionevolmente brevi».
Alcuni parlamentari del centrodestra, però, non si rassegnano e chiedono al governo di predisporre un decreto legge ad hoc che recuperi la norma accantonata. A tal proposito è stato approvato ieri alla Camera un ordine del giorno, a firma di Amedeo Laboccetta (appoggiato anche dal sindaco di Ischia del Pd Giosi Ferrandino), che impegna l’esecutivo a «emanare norme per la definizione delle pratiche di condono» relative «agli immobili realizzati per necessità».

Una sorta di sanatoria, dunque. «Da oggi in poi si potrà lavorare più serenamente – dice il parlamentare – per configurare un contesto normativo di totale chiarezza che faccia salve le legittime aspettative dei cittadini che aderirono al condono del 2003, versando pesanti importi per oblazione e per contributo di costruzione ai Comuni e che si sono visti poi negare l’accoglimento delle loro richieste. Rivolgo dunque un appello alla Procura, e in particolare a De Chiara, a non avviare le demolizioni in questa fase di vacatio legis».

Via libera anche ad un altro ordine del giorno (proposto da Antonio Milo), che punta però solo al blocco delle demolizioni. Ha invece disertato la seduta a Montecitorio il deputato del Pdl Luigi Muro: «Questa mediazione al ribasso penalizza le giuste istanze della Campania e in generale del Sud – attacca l’ex sindaco di Procida – La problematica legata alla sospensione delle demolizioni delle case di necessità è stata affrontata con superficialità e cinismo politico».

Secondo Muro «una buona soluzione poteva essere rappresentata dalla mia proposta di limitare la sospensione degli abbattimenti a quelle case che erano ricomprese nel condono edilizio del 2003. Tale legge dello Stato, per colpa dell’amministrazione regionale di centrosinistra guidata dall’allora presidente Antonio Bassolino, non si applica in vaste zone della Campania. La stessa norma prevede la sospensione obbligatoria dei procedimenti sanzionatori. E quindi superava l’obiezione di incidere su provvedimenti passati in giudicato. L’anno di moratoria sarebbe stato utile anche alla luce dell’ottimo lavoro che la giunta Caldoro sta compiendo in materia di pianificazione urbanistica e territoriale».

Più cauto il giudizio del vicecapogruppo regionale del Pd Umberto Del Basso De Caro: «Non sono integralista né in un senso né nell’altro. La mia opinione personale è che si tratta di un tema molto delicato su cui è bene non generalizzare. E allora – osserva – bisogna valutare caso per caso.

Di certo c’è differenza tra una famiglia che ha costruito un appartamento di cento metri quadrati in cui vive ed un’altra che ha realizzato un palazzo con otto alloggi che vengono concessi in locazione; allo stesso modo non si può paragonare chi commette un abuso a Capri e in Costiera amalfitana con chi viola la legge a Pietraroja. Su una questione del genere – aggiunge – è necessario muoversi con la massima prudenza».
Sabato 26 Febbraio 2011 – 17:21 Ultimo aggiornamento: 17:39 Fonte il Mattino


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