Ricerche, contributi e memorie dell’isola d’Ischia. Aree dialettali

A cura dell’Ente Valorizzazione Isola d’Ischia.
“Sostrato arcaico della lessicografia isclana”, si chiama così un interessantissimo saggio del dott. Giuseppe Baldino redatto per il “Centro di Studi su l’isola d’Ischia” e presentato il 22 aprile 1945. Si tratta di un’indagine sulla “glottologia isclana” dalle inflessioni dialettali alle sopravvivenze fonetiche, passando per la toponomastica e l’onomastica dell’isola d’Ischia. Un problema, quello glottologico, che secondo l’autore è inscindibile da quello storico-archeologico, dal momento che “i relitti linguistici degli odierni dialetti valgono bene – scrive Baldino – a farci individuare la parlata importata nell’isola dai primi abitatori di Pitecuse“. Di seguito, il PDF integrale del saggio in cui, oltre ad approfondire la derivazione dei nomi di luogo (Ischia, Forio, Epomeo, Calimera, Noia, Falanga ecc.) l’autore si sofferma volentieri su cognomi (Polito, Iacono, Calise, Mennella, Regine) e vocaboli dialettali autoctoni (Kresòmmele, skafarèie, kufunature, kràstule ecc.). La ricerca fa parte di una raccolta pubblicata nel 1971 a cura del glorioso Ente Valorizzazione Isola d’Ischia. È nostra intenzione pubblicare altri contributi del presente tomo, tutti straordinariamente ancora attuali, dagli scritti di Paolo e Giorgio Buchner a quelli di Cristofaro Mennella fino a un quanto mai profetico “Previsione sull’avvenire dell’isola d’Ischia” del 1961 a firma dell’allora sindaco di Ischia Vincenzo Telese. Buona lettura.
G. Baldino: Sostrato arcaico della lessicografia isclana
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