L’editore: Graticola è il romanzo più forte di Andrea Esposito

L’appuntamento è per mercoledì 7 dicembre alle ore 18.00 sul lungomare della sua amata Forio, presso il ristorante La Romantica del mitico Franco Porto. A tenerlo a battesimo sarà un “tavolo” di assoluto rispetto: discuteranno del romanzo (ma non solo, anche di Storia contemporanea e sue drammatiche deviazioni) insieme all’autore: lo storico Nino d’Ambra, fondatore del centro di ricerche che porta il suo nome, i giornalisti Gaetano Di Meglio (direttore de Il Dispari), Pasquale Raicaldo (la Repubblica), il redattore di Ischiablog Emanuele Verde e il dott. Giuseppe Castiglione che leggerà alcuni brani dell’opera. Sono solitamente molto attese le avventure nere e i protagonisti delle storie scritte da Andrea Esposito, ma questa probabilmente lo è di più per una serie di motivi che, sommati insieme, sono un vero e proprio spartiacque nelle pubblicazioni del noirista ischitano.
Prima di tutto, nuovo editore: Esposito adesso è pubblicato da MERIDIANO ZERO, notissima casa editrice del nord-Italia, la prima a livello nazionale per pubblicazioni di genere thriller, noir, giallo e simili, insomma un bel salto di qualità. Inoltre, come tutti gli scrittori di noir che si rispettano, anche Esposito stavolta contamina il suo genere: non più la solita caccia al serial killer, ma un romanzo che ha al centro l’ucronia, ovvero quell’ipotesi fantastica attraverso la quale l’autore si chiede “cosa sarebbe successo se la Storia, quella grande, e le storie, le nostre vite, fossero andante diversamente?” e di conseguenza nel romanzo che avremo tra le mani la prima condizionerà le seconde. Non mancherà ovviamente la trama doppia e i commissari Senese e Ranieri, insieme alla loro unità speciale per i crimini seriali (l’avvenente dott.ssa Penelope Arce e l’anziano profiler dall’eleganza anglosassone James Winterbourn, che migliaia di lettori ormai amano), si troveranno in un paesino di provincia a dare la caccia ad uno spietato assassino alla ricerca nientemeno che della vita eterna, non nella concezione filosofica o religiosa del termine, ma la vera e propria eterna rigenerazione cellulare che consentirebbe all’essere umano di non invecchiare mai. Come sempre accade nei romanzi di Esposito ben poco è come sembra, tranne la realtà e il contesto nel quale i fatti si svolgono: nessuno scenario bucolico e idilliaco, i paesaggi mozzafiato del Matese si tingono di rosso sangue, la simpatia dei suoi abitanti fuori alla trattoria si trasforma nello sguardo cupo delle vecchie col tummolo dietro alle finestre, quello che sembra un serial-killer visionario è in realtà la vittima di ricordi drammatici e abusi mai puniti che si perdono nel sud-America degli anni’70. Non mancheranno le soprese inerenti la vita privata dei protagonisti: ad esempio i lettori faranno la conoscenza con la bellissima e dolce Celeste, maestra elementare, figlia del burbero commissario Senese, cieca dalla nascita. Brividi allo stato puro per un Natale assolutamente noir! E a tal proposito siamo riusciti a strappare qualche breve dichiarazione a Marco De Simoni, direttore editoriale di Meridiano Zero, nuova casa editrice di Andrea Esposito. De Simoni è una vecchia volpe dell’editoria italiana, una vita passata dietro la scrivania a lottare per i suoi autori e inventare confezioni vincenti, per far emergere ciò che che piace e che fatalmente talvolta non arriva al pubblico, non per mancanza di qualità, ma per un eccesso di produttività generale che crea un loop drammatico tra chi pubblica e chi legge. Ma l’entusiasmo è rimasto lo stesso a distanza di anni e non ci gira intorno: “Graticola è il romanzo più forte di Andrea, sicuramente la sua opera migliore. Graticola è tante cose, un mix di temi intriganti, intessuti di mistico e misterioso che arricchisce la curiosità del lettore, un contesto particolare e ben definito nel quale l’autore ha raccontato una storia non solo gialla o nera, ma una storia che ha sangue, viscere e un cuore che batte. Esposito è un autore che non risparmia nulla, la sua trama è felice, ben articolata, nella quale si trovano tutte le dimensioni del genere, collezionate con competenza letteraria, senza trascurare l’aspetto dell’introspezione psicologica del protagonista, che poco a poco si apprezza empaticamente. Credo che il libro non solo incontrerà il gusto dei lettori, ma solleverà anche interessanti interrogativi riguardo il contesto storico odierno, com’è giusto che sia per chi raccolta la realtà scrivendo noir”.