La mostra, organizzata e ideata dalla curatrice Gina Affinito, sarà visitabile fino al 3 giugno e saranno esposte opere di diversi artisti

di Henry Camilo Bermudez. Da sempre l’onirico è un tema che affascina il genere umano. Quando avanzano le tenebre tutto sembra confuso, labile e velato da una vaghezza che conferisce alla notte una carica di stimoli davvero eccezionale. Grazie all’oscurità e al sonno possiamo dar sfogo al nostro inconscio che viene represso e messo in un angolo dagli impegni della giornata. Da queste riflessioni nasce la mostra “ONIRICAmente il sogno creativo di una realtà nascosta”, organizzata e ideata dalla curatrice Gina Affinito. Nei suggestivi ambienti dei Giardini Ravino, a partire dal 26 maggio, vedremo artisti provenienti da tutta Italia che, attraverso le loro opere, cercheranno di far fuoriuscire la più intima essenza del sogno e di tutte le sue sfaccettature. Abbiamo raccolto i nomi di tutti i partecipanti a questa mostra: Alasci Liberato, Bandini Alessio Luca, Battistelli Simona, Buzzi Paolo, Carrisi Milena, Damiano Alessandra, De Miguel Miguel, Dominici Laura, Dragani Raffaele, Falli Francesca, Giordano Margherita, Giordano Massimo, Le Donne Marco, Lovati Patrizia, Lusignani Rosita, Michieletto Maria Pia, Montalbano Riccardo, Mussolini Alessandra, Rizzo Miriam, Rosina Francesco, Scotto Di Carlo Raffaele, Siracusano Marco, Sorvillo Emilio, Zheng Luhan. Per avere maggiori informazioni sulla mostra “ONIRICAmente il sogno creativo di una realtà nascosta”, abbiamo intervistato la curatrice Gina Affinito che si è detta entusiasta di questa nuova avventura:

Come è nata l’idea di realizzare una mostra incentrata sul tema dell’onirico?
«Nella mia tesi di counselling, discussa qualche anno fa, c’era tutta una parte dedicata all’Onirico ‘creativo’, ossia quella parte sopita (inconscia) che ogni artista tenta di contattare quando fa dell’arte espressione di sè. Di lì a poco il passo è stato breve nell’ideare un progetto espositivo e quindi una mostra dedicata a questo tema».

Perché proprio Ischia come location?
«La location ‘Giardini Ravino’ sull’isola d’Ischia mi era stata consigliata da amici curatori già da qualche anno, ma il mio calendario espositivo era in programma in altri spazi. Avevo conservato le foto e l’inverno scorso, dovendo calendarizzare una mostra tra maggio/giugno, ho pensato proprio a questa location molto suggestiva e che si presta non poco al tema così delicato ‘in cantiere’. Ho contattato la direzione, Luca D’Ambra, ed insieme abbiamo concordato le date».

Che tipo di opere d’arte saranno esposte e con quale criterio di valutazione sono state scelte?
«Avremo in esposizione quattro sezioni: pittura, scultura, digital art e fotografia. Ogni artista ha espresso se stesso e la sua parte inconscia attraverso l’opera; spaziano dal figurativo all’astratto e al concettuale. Per ogni mostra i parametri di valutazione sono quasi sempre: appartenenza al tema, capacità di utilizzare modalità espressive contemporanee e sperimentazione, valore della ricerca artistica, utilizzo dei linguaggi in modo trasversale».

Quali sono le sue aspettative?
«Come per ogni progetto espositivo che vedo nascere, svilupparsi, prendere forma ed esprimersi, la mia aspettativa è proporzionata alla cura che dedico in ogni passaggio, dall’ideazione alla conclusione: una mostra che traduca il senso del progetto, con artisti ed opere che esprimono una chiara visione dell’arte contemporanea oggi».

Un plauso va alla direzione, Luca d’Ambra ed Elettra Carletti, per essere sempre attenta e sensibile all’arte e, più in generale, a qualsiasi tipo di evento culturale. Sembra utile ricordare gli appuntamenti. L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 26 maggio alle ore 18,00 presso la saletta Moby Dick dei Giardini Ravino e resterà aperta fino a domenica 3 giugno rispettando i seguenti orari: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 9,00 alle 19,00 mentre martedì e giovedì i Giardini resteranno chiusi.