Aspettando L’Ultimo Tango, il film girato a Ischia di Giuseppe Iacono

Coesione, sinergia, talento, passione, indipendente, libertà, sacrifici, moderno, adeguatezza, fiducia. Soprattutto, “farcela da soli“. Prestare attenzione alle parole, metterle in fila, resta sempre un esercizio utile per provare a capire chi hai di fronte.
Del resto, visto il riserbo sulla trama, gli ambienti e i protagonisti de “L’Ultimo Tango”, l’unico modo che avevamo in questa fase per saperne di più era, appunto, fare due chiacchiere con alcuni dei protagonisti del film. Su tutti, il regista, primattore e mattatore della compagnia Giuseppe Iacono.
Il “maschio alfa“. Un tipo che dice di avere qualche problema di ego, ma invece sembra assai capace a far gruppo, a tenere dentro tutti in quell’impresa sempre “in-divenire” che è il cinema. Ancor di più quando hai un budget risicato e devi far quadrare tutti i conti, economici e caratteriali.
Quanto al rapporto con Ischia, ci piace la voglia di raccontarne altri aspetti, altri luoghi che non siano i soliti stereotipi o le solite cartoline. E, quando invece lo sono, provare a trasfigurarli, renderli inusuali.
In fondo, l’”altra Ischia” è un pò la suggestione anche di questo blog. Dare voce a chi è restio a farsi normalizzare dalla pressione del “così fan tutti“, senza rinunciare però ai toni leggeri (che non vuol dire superficiali) della commedia. Perchè, come dice Giuseppe Iacono riprendendo Ennio Flaiano, “la situazione è grave ma non è seria“.
Di seguito il promo del film:
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